TG/Informazione


16
aprile

REPORT, MILENA GABANELLI PROPONE: ABOLIRE I CONTANTI, SOLO CARTE DI CREDITO

Milena Gabanelli, Report

Milena Gabanelli con il suo Report ha formulato una proposta d’intervento per contrastare l’evasione fiscale.

Abolire le banconote: ecco, in sostanza, il provvedimento che secondo Milena Gabanelli potrebbe risanare l’Italia. L’utilizzo dei contati favorirebbe infatti il dilagare dei pagamenti in nero e, secondo la conduttrice, incrementando le transazioni tracciabili potremmo recuperare 150 miliardi di gettito fiscale. Forte di queste argomentazioni, Report ha raggiunto Mario Monti per sottoporgli l’idea. La trasmissione di Rai3 ha chiesto al premier le ragioni che hanno spinto il governo a fissare a mille euro il tetto oltre il quale non si possono fare pagamenti in contanti.

Sul tema, superMario ha risposto che “sarebbe stato un po’ paradossale dichiarare non utilizzabile una banconota che esiste“, cioè quella da 500 euro. Davanti al premier Report ha anche lanciato un’altra proposta: imporre una tassazione sull’uso del contante che prevede una ritenuta, ad esempio del 33%, su prelievi o depositi.

Non sono molte le trasmissioni che oltre a guardare la realtà ti fanno addirittura proposte di politica economica” ha commentato Monti, assicurando di valutare l’idea.

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15
aprile

L’INTERVISTA DELLA DOMENICA: SU TGCOM24 LA NUOVA RUBRICA DI ALESSANDRO BANFI

Alessandro Banfi

C’è un nuova rubrica nel palinsesto festivo di Tgcom24. Da oggi, 15 aprile, il canale all news di Mediaset trasmetterà infatti L’intervista della domenica, uno spazio d’approfondimento sui principali temi d’attualità che andrà in onda dalle 14.30 alle 15. A condurlo sarà il giornalista e condirettore di Videonews Alessandro Banfi, che nel corso di questa stagione televisiva abbiamo già conosciuto come timoniere dello sperimentale talk show di Rete4 La versione di Banfi.

L’intervista della domenica darà voce ai principali protagonisti del mondo della politica e non solo, toccando di volta in volta gli argomenti più scottanti che occupano le prime pagine dei giornali. Oggi l’approfondimento di Tgcom24 aprirà le danze con un’intervista al segretario del Pd Pierluigi Bersani, che commenterà l’attualità politica ed i principali temi di dibattito pubblico. Dall’articolo 18 al finanziamento pubblico ai partiti. Le telecamere di Mediaset lo hanno raggiunto in una piccola località della Toscana.

In soli trenta minuti, ogni domenica il nuovo programma di Tgcom24 proverà a fornire un’istantanea del Paese attraverso il punto di vista di una personalità, proprio come accade in un’altra trasmissione che va in onda lo stesso giorno nello stesso momento: In mezz’ora di Lucia Annunziata. Va da sé che, vista la concomitanza, i due approfondimenti si contenderanno il pubblico che cerca rubriche d’attualità anche dopo il pranzo del dì di festa.


13
aprile

LEGA, ROBERTO MARONI FA MEA CULPA IN TV E LANCIA LA STRATEGIA DELLA RAMAZZA

Roberto Maroni

Tra i politici è una gara a chi scopa di più. E i leghisti, al momento, sono scatenati: ci danno dentro di brutto. Da quando una valanga giudiziaria ha investito il loro partito, i Lumbàrd hanno impugnato la ramazza (perché di questo si parla) come segno di un’immediata pulizia tra le loro fila. Via i corrotti e gli infamoni: il mantra padano ha trovato spazio anche nei tanti dibattiti televisivi sull’argomento. In particolare, in tv la riscossa leghista ha preso il volto di Roberto Maroni, il quale ha inaugurato una strategia inedita, non solo per il Carroccio.

Mercoledì sera, ospite a Porta a Porta Primaserata, l’ex Ministro dell’Interno ha ammesso le mancanze del proprio partito. “Non credo sia un complotto della magistratura né dei servizi segreti (…) Solo noi dobbiamo fare mea culpa perché non abbiamo saputo controllare” ha detto Bobo Maroni, col piglio del leader. Le sue parole, pronunciate davanti al pubblico del prime time, hanno segnato un netto cambio di registro nella dialettica da talk show.

Fino a pochi mesi fa, il politico chiamato a motivare le grane giudiziarie del proprio movimento avrebbe agito diversamente. Per lui, l’imperativo sarebbe stato uno solo: negare tutto, negare sempre. L’onorevole di turno avrebbe denunciato una mega cospirazione e tirato in ballo pure la macchina del fango. Maroni, invece, si è mostrato al pubblico come parte lesa e si è dichiarato intenzionato a far pulizia tra i furbetti. Ha lanciato la strategia della ramazza: funzionerà? 





11
aprile

RAFFAELLA ZARDO: MI HANNO EPURATA CON FEDE, NON CONDURRE PIU’ SIPARIO E’ UNA LIBERAZIONE

Raffaella Zardo

Raffaella Zardo è tornata a parlare della chiusura della sua rubrica Sipario, e lo ha fatto con toni inaspettati. A sorpresa, la soubrette ha spiegato che il suo spazio su Rete4 iniziava ad andarle stretto e che quindi la sua cancellazione, avvenuta per decisione del neodirettore del Tg4 Giovanni Toti, non è stata quel gran trauma (!). Così, disoccupata e felice, Raffaella si è confidata in un’intervista al settimanale A.

È vero, sono stata epurata insieme a Emilio Fede. Ma per me non dover più condurre Sipario è una liberazione. Mi stava un po’ stretto, era una rubrica piccola, di tre minuti, mi tarpava le ali. Ho molto altro da fare” ha affermato la Zardo, spiegando che ora la attendono una serie di attività come organizzatrice di eventi e sfilate. Il suo pensiero è corso poi al ‘giorno dei lunghi coltelli’, quello che ha visto il licenziamento di Emilio Fede dal suo ventennale incarico e la conseguente chiusura di Sipario, il programmino che l’ex direttore aveva ideato a margine del Tg4.

Certo, Mediaset aveva l’obbligo di darmi il preavviso… comunque io sono molto triste per Fede, mi spiace per come è stato liquidato. Dava l’anima e il cuore per quel tg. Il giovedì, dopo il licenziamento, ero in ufficio con lui. Avevano tutti una faccia da funerale, io ero in lacrime e leggevo i giornali. Ma lui era pimpante, rincuorava gli altri” ha raccontato la Zardo.

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10
aprile

MARIO TOZZI A DM: “IL PLASTICO DELLA CONCORDIA E’ FINE A SE STESSO, IO INVECE LO FACCIO IN 3D. IN TV HO CONOSCIUTO I NAUFRAGHI DI PROFESSIONE”

Mario Tozzi

Mario Tozzi non fa promesse da marinaio, soprattutto se parla di naufragi ed ‘inchini’, di tragedie ed abissi. Perciò viene da credergli quando, in un’intervista che ci ha concesso, assicura che racconterà l’affondamento della Costa Concordia senza speculazioni di sorta. Il 20 aprile prossimo, il popolare geologo condurrà in prime time su La7 lo “Speciale Atlantide: Titanic-Concordia, la notte dei naufragi”. Tozzi analizzerà due grandi incidenti nautici della Storia: 100 anni fa toccava al transatlantico inglese, oggi alla crociera di Schettino. Il divulgatore di La7 presenterà una sua inchiesta girata all’Isola del Giglio e introdurrà anche il docu-drama della BBC Inside The Titanic, basato su testimonianze reali. Il tutto, seguendo un filo rosso teso tra presente e passato.

Mario, ma c’è ancora qualcosa che non sappiamo della Concordia?

Noi quell’incidente lo ripercorriamo tutto, perché il Titanic è stato molto raccontato, sceneggiato, cinematografato e invece della Concordia abbiamo i video amatoriali, le telefonate vere, le tracce Gps… Però ancora non sappiamo delle cose. Innanzitutto ad oggi la scatola nera non è stata analizzata nel dettaglio, poi non sappiamo le ragioni, se il ritardo nell’abbandono della nave fosse dovuto solo a trascuratezza, non sappiamo come mai la Concordia si sia messa in quella posizione e cosa accadeva in plancia di comando. C’è ancora parecchio da dire…

Non ti sembra che nel racconto televisivo della tragedia ci stata un’eccessiva spettacolarizzazione?

Senz’altro. Tanto è vero che noi facciamo un programma molto più sobrio e misurato. Tanto per cominciare non ci occupiamo nel dettaglio delle storie dei singoli naufraghi, e questo è successo molto per la Concordia, pure troppo. Il nostro intendimento è quello di analizzare quello che è accaduto dal punto di vista dei fatti, senza lasciarci andare troppo a giudizi. Se c’è stato un errore lo mettiamo in luce, ma non stiamo a entrare nell’animo del comandante Schettino o a vedere se c’era la moldava.

Quindi da voi non ci saranno i cosiddetti naufraghi di professione?

No, per carità di Dio! Io ne ho conosciuti! Ho partecipato a una ventina di trasmissioni e vedevo sempre ricomparire gli stessi personaggi. Hanno pure scritto subito libri, fatto video… una cosa incredibile!

Quando sei stato ospite a Porta a Porta hai anche ammirato da vicino il tanto discusso ‘plastico’ della Concordia. Pensi che una simile rappresentazione possa aiutare il pubblico a capire meglio l’attualità?





9
aprile

TG4: DA STASERA MONICA GASPARINI CONDUCE L’EDIZIONE DELLE 19. IN ARRIVO ANCHE ALTRE NOVITA’

Monica Gasparini

Al Tg4 la Pasquetta porta novità. Da stasera, l’edizione delle 19 sarà condotta da Monica Gasparini, la quale ha abbandonato Studio Aperto per spostarsi alla redazione di Rete4 guidata da Giovanni Toti. Si tratta di una svolta storica: la giornalista andrà infatti in onda nel notiziario che tradizionalmente era presentato da Emilio Fede in persona. Ora che l’ottantenne direttore è stato ‘defenestrato’, si cambia aria.

Al suo posto troveremo la giovane Gasparini, che negli anni ha lavorato per tutte le testate di Mediaset. Approdata al nuovo Tg4, da stasera la giornalista assumerà la guida del notiziario delle 19, pare nel ruolo di capo redattore. Nella conduzione si alternerà ad un’altra collega, almeno fino a settembre. Dunque, sembra proprio che a Rete4 abbiano già archiviato la concezione di telegiornale introdotta da Emilio Fede, che plasmava l’edizione serale su di sè con commenti e considerazioni personali.

E’ iniziata una nuova era, e l’arrivo della Gasparini è solo uno dei cambiamenti apportati da Giovanni Toti. Il neodirettore, infatti, ha subito voluto dare un segnale di svolta chiudendo la rubrica Sipario e mandando in pensione le meteorine. E, come ha riportato il Corriere, sono in arrivo altre novità.

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5
aprile

BOSSI SI E’ DIMESSO: SPECIALE TG4 – TGCOM24 IN ONDA QUESTA SERA

Umberto Bossi

Ce l’avevano duro, durissimo, ma oggi qualcosa si rotto. Irrimediabilmente. Il cosiddetto cerchio magico si è spezzato e, dopo gli scandali giudiziari che hanno travolto il suo partito, Umberto Bossi si è dimesso da segretario della Lega Nord. Una vera bomba politica, che segna la fine di un’era e l’apertura di nuovi scenari dai contorni incerti.

Dell’argomento si occuperanno stasera Tg4Tgcom24, che trasmetteranno in prime time lo Speciale “L’addio di Bossi, Lega nella bufera”, in  onda su Rete 4 e TgCom24. Per le due redazioni sarà il primo lavoro giornalistico post-Emilio Fede. In contemporanea, le emittenti faranno il punto sulla giornata politica con analisi e commenti sul terremoto che ha travolto il movimento leghista. A partire dalle dimissioni rassegnate oggi dal Senatùr.

La decisione di Bossi è giunta al termine del Consiglio Federale che avrebbe dovuto discutere anche della successione dell’ex tesoriere Francesco Belsito, accusato dai magistrati di aver utilizzato alcuni fondi pubblici per foraggiare interessi privati. A un mese dalle elezioni, la Lega subisce un colpo potenzialmente mortale che avrà conseguenze significative all’interno del partito, ma non solo.

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5
aprile

TAPIRO D’ORO A RENZO BOSSI. IL TROTA A STRISCIA: MAI RICEVUTO SOLDI DELLA LEGA

Renzo Bossi, Tapiro d'oro

Il ciclone giudiziario che ha travolto la Lega non si ferma. Anzi, pare che le carte in mano agli inquirenti contengano informazioni piuttosto dettagliate in merito ai fondi che sarebbero stati utilizzati per gli interessi privati della famiglia Bossi. Secondo l’accusa, il denaro pubblico sarebbe stato destinato anche al figlio del Senatur, Renzo Bossi. Proprio a lui, meglio noto col soprannome di Trota, Striscia la Notizia ha recapitato un Tapiro d’oro.

La consegna, ad opera di Valerio Staffelli, verrà trasmessa questa sera nel corso del tg satirico. Raggiunto dall’inviato di Stricia, Renzo Bossi ha dichiarato di non aver mai ricevuto e usato soldi della Lega, neppure in campagna elettorale. “Nessuno mi ha mai aiutato economicamente. Si, un aiuto c’è stato quando papà è venuto a Brescia per il  comizio della campagna elettorale” ha detto. Stando invece a quanto emerge da ambienti investigativi, le casse del partito avrebbero foraggiato pure il Trota.

Parte dei soldi, in particolare, sarebbero stati utilizzati per pagare anche le lezioni private sostenute da Renzo. A riguardo, Staffelli ha chiesto a Bossi Jr. se la Lega gli avesse comprato il diploma. E lui: “Mi sono diplomato quando non avevo la pressione dei giornalisti. Non ho vissuto bene gli anni della scuola con i giornalisti fuori per avere notizie su mio padre. Ho perso un anno quando papà era malato”.