Di solito le seconde edizioni dei programmi, anche dei migliori, lasciano un po’ a desiderare. Viene meno quel sapore di novità che intriga ed incuriosisce. Nel caso di Matrimonio a Prima Vista, partito giovedì 13 aprile 2017 su SkyUno, il fatto di avere un precedente alle spalle si sta rivelando invece un valore aggiunto. E non da poco.
Recensioni
Di Padre in Figlia: un dramma così marcato da offuscare la speranza
La fiction italiana ci ha insegnato che si può raccontare tutto con leggerezza senza per questo perderne in credibilità o veridicità, basti pensare a La Mafia uccide solo d’Estate per averne l’esempio più eclatante. Sarà per questo e per il fatto che gli anni ’60, televisivamente parlando, sono da sempre sinonimo di sorriso, ma Di Padre in Figlia all’esordio è risultato ostico ed eccessivamente drammatico per essere gustato davvero.
Primo Appuntamento: su Real Time un dating show romantico e vecchia maniera che non riesce a sfondare
La ricerca dell’anima gemella è un argomento carissimo al piccolo schermo, dai lontani tempi dell’ingenuo Colpo di Fulmine fino ad oggi, con persone che prima si sposano e poi si conoscono sotto l’occhio vigile delle telecamere, come avviene in Matrimonio a Prima Vista, ed altre che si incontrano per la prima volta nudi in un letto, come in Undressed. Ma tra i tanti dating show che spopolano e che spingono sempre più avanti l’asticella, con meccanismi complicati e trasgressivi, ce n’è qualcuno che in qualche modo la genuinità e le emozioni del primo incontro è riuscito a preservarli: ci riferiamo a Primo Appuntamento, il programma in onda nel martedì sera di Real Time che fa incontrare due sconosciuti nel corso di una semplicissima cena a lume di candela.
The Sweetman: Iginio Massari più che zucchero ci mette pepe
“Massari, Massari, Massari, Massari… ci offriremo volontari. Massari, Massari, Massari, Massari… Massari ci massacrerà e saranno ca**i amari“. Così recita l’ironica canzone di Massimiliano “Maxino” Cernecca che fa da sigla finale per il programma di Sky Uno “Iginio Massari - The Sweetman“, nel quale il re della pasticceria giudica le creazioni di “sventurati” concorrenti che si presentano al suo cospetto ben sapendo che dolce, lui, non lo è per niente.
Il posto giusto, la collocazione sbagliata: Rai3 racconta il lavoro con contenuti inediti
Il posto giusto sta nel posto sbagliato. Il programma di Rai3 dedicato al mondo del lavoro andrebbe spedito in un centro per l’impiego (in fasce più adatte del palinsesto). La sua attuale collocazione – ogni domenica alle 13 – appare infatti poco adatta a raggiungere il pubblico di riferimento fatto da giovani e universitari, che a quell’ora difficilmente stanno davanti alla tv. Così, il rischio è che gli spunti offerti e le realtà virtuose documentate non arrivino ai destinatari, come comprovato dagli ascolti bassi registrati.
Sorelle: l’assassino era il maggiordomo
Quando si indaga su un giallo, che sia al cinema, in tv o tra le pagine di un libro, arriva spesso il momento in cui si dà la colpa al maggiordomo. E’ il momento in cui si getta la spugna e ci si arrende dinanzi alla soluzione più semplice, più elementare, quella che è sotto gli occhi di tutti: il maggiordomo è sempre presente, è dappertutto, in bella mostra e proprio per questo nessuno lo nota più. Ecco: in Sorelle il colpevole era al centro della scena, lo è stato fin da subito, così tanto che veniva da scartarlo perchè troppo banale.
Celebrity MasterChef: senza Cracco ci si sazia lo stesso
Si è conclusa ieri sera la prima edizione di Celebrity MasterChef Italia e a trionfare è stata come da copione Roberta Capua. La sua vittoria scontata ha tolto un po’ di fascino alla finale senza però cancellare il buono che c’è stato nel programma; meno forte del fratello maggiore ma comunque divertente e ricco di sorprese, soprattutto riguardo ai signori vip che si sono messi in gioco e ai fornelli.
Tredici: Netflix rivisita il teen drama, con l’asciutto e avvincente realismo della sofferenza adolescenziale
Per la sua ultima novità del mese, Netflix si è affidata a un teen drama velato di mistero. Descrizione tuttavia fin troppo semplicistica per poter rendere davvero giustizia a Tredici, dietro il cui titolo stringato si annida in realtà un universo decisamente più complesso. Tredici sono infatti le ragioni che hanno spinto la giovane Hannah Baker (Katherine Langford) a togliersi la vita, non prima però di averle tutte accuratamente registrate su alcune musicassette. Chiunque sia destinato a riceverle sarà quindi costretto ad affrontare la scomoda verità di aver contribuito, in maniera più o meno diretta e feroce, a spingerla a un gesto tanto estremo. Il primo prescelto è Clay (Dylan Minnette), che con Hannah ha condiviso abbastanza tempo da raccoglierne le confidenze e invaghirsene, e che, timido e schivo, ne rivive ora ogni sofferenza, cercando di spiegarsi quale ruolo gli spetti nella vicenda.