Di solito le seconde edizioni dei programmi, anche dei migliori, lasciano un po’ a desiderare. Viene meno quel sapore di novità che intriga ed incuriosisce. Nel caso di Matrimonio a Prima Vista, partito giovedì 13 aprile 2017 su SkyUno, il fatto di avere un precedente alle spalle si sta rivelando invece un valore aggiunto. E non da poco.
Matrimonio a Prima Vista 2: buona la prima
In un esperimento in cui due persone vengono messe insieme da un team di esperti e fatte sposare nel giorno stesso in cui si incontrano per la prima volta, la cosa importante non è tanto che scatti subito la scintilla -perchè quello può rivelarsi inutile- ma che ci sia di base la voglia di impegnarsi e costruire qualcosa per il futuro. Nella prima edizione questo era mancato, perchè i protagonisti si erano presentati al provino iniziale senza sapere di cosa si trattasse e, una volta selezionati, avevano accettato di andare avanti semplicemente perchè ormai erano in ballo.
E ballare non è stato facile, non essendo predisposti in molti casi a condividere, a rinunciare a qualcosa, ad accettare l’altro. I sei novelli sposi della seconda edizione (qui tutto su di loro) si sono invece presentati ai provini con la consapevolezza di accettare una sfida grossa e di doversi prendere un impegno importante con il matrimonio: questo non garantisce successo all’esperimento, ma di certo gli dà una marcia in più.
Matrimonio a Prima Vista 2: l’esordio delle tre coppie
Le tre coppie formate hanno una compatibilità scientifica che va dal 67% di Stefano e Wilma all’85% di Francesca e Stefano. I primi due sono considerati dagli esperti l’esperimento nell’esperimento, per il carattere particolare di Wilma, artista ansiosa ed insicura che deve fare un grande lavoro su se stessa ancor prima che sulla coppia; Francesca e Stefano, invece, hanno dalla loro l’alta percentuale ma anche la forte attrazione scattata a prima vista, sulla quale sperano di costruire dell’altro.
Nella terza coppia, infine, c’è Steven, colui che è stato considerato dai test il “concorrente” ideale di Matrimonio a Prima Vista, dato il suo grande desiderio di farsi una famiglia; per lui è stata scelta Sara, una ragazza che ha da poco perso la madre, dunque bisognosa di calore e rassicurazione, e la loro percentuale di riuscita è del 78%. Un ruolo centrale lo stanno avendo anche le famiglie, che con il loro appoggio o rifiuto per la scelta dei ragazzi ne stanno segnando il percorso con il rischio -qualche volta- di rovinarlo o di allontanarsi da loro.
Ci sarà stavolta almeno una coppia non destinata a scoppiare, dopo il fallimento dello scorso anno? La speranza c’è.