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aprile

Celebrity MasterChef: senza Cracco ci si sazia lo stesso

Celebrity Masterchef

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Si è conclusa ieri sera la prima edizione di Celebrity MasterChef Italia e a trionfare è stata come da copione Roberta Capua. La sua vittoria scontata ha tolto un po’ di fascino alla finale senza però cancellare il buono che c’è stato nel programma; meno forte del fratello maggiore ma comunque divertente e ricco di sorprese, soprattutto riguardo ai signori vip che si sono messi in gioco e ai fornelli.

Celebrity MasterChef: il bello e il brutto dei vip ai fornelli

Negli anni i famosi si sono dati molto nei talent e nei reality: hanno imparato a ballare, a pattinare, hanno cantato, si sono trasformati in naufraghi affamati e si sono anche fatti spiare rinchiudendosi nella casa del Grande Fratello. Ma stavolta hanno fatto qualcosa di inedito, hanno tirato fuori una passione ed un talento diversi da quelli che li hanno resi famosi regalando al pubblico una parte di loro privata e per questo interessante, che qualche volta li ha resi più simpatici e qualche volta li ha invece penalizzati, smontando in parte la loro immagine pubblica.

Se per esempio Mara Maionchi ha confermato la sua genuinità (qui il suo spassoso esordio) e Marisa Passera ha tirato fuori la grande dolcezza che di solito nasconde dietro l’ironia, Maria Grazia Cucinotta si è mostrata fragile e al tempo stesso troppo competitiva, destabilizzando i telespettatori, così come Alex Britti, rivelatosi alla fine dei giochi troppo saccente e convinto delle proprie idee.

Ci sono poi state le grandi rivelazioni, in primis il secondo classificato Nesli, concentrato e preciso come mai lo avremmo immaginato (qui la nostra intervista in cui si confessa a 360 gradi), che ha reagito con le lacrime alla sconfitta; e poi Filippo Magnini, vero talentuoso. Peccato invece per Serra Yilmaz, che è uscita troppo presto non potendo così condividere la sicuramente particolare idea di cucina che la contraddistingue.

Celebrity MasterChef: la giuria funziona anche senza Carlo Cracco

I concorrenti vip in definitiva se la sono cavata, pur non essendo all’altezza di quelli della versione “normale” del programma: basti pensare a quante poche portate ci sono state nei menù degustazione della finale rispetto a quelle delle solite ultime puntate. Ma Celebrity MasterChef è stato un esperimento importante perchè ha dimostrato che la giuria funziona anche senza Carlo Cracco, assente nella prossima edizione classica e che sarà forse sostituito.

Antonino Cannavacciuolo e Bruno Barbieri hanno fatto fatica ad essere severi con concorrenti che in molti casi conoscevano evidentemente bene fuori dagli studi, ma sono stati sempre credibili ed inflessibili. Mentre Joe Bastianich è di fatto diventato il nuovo cerimoniere del programma, ereditando da Cracco anche l’onere e l’onore della proclamazione.

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2 Commenti dei lettori »

1. Travis ha scritto:

7 aprile 2017 alle 12:17

Io ho preferito di gran lunga la versione celebrity: meno saccenza da parte dei concorrenti (che ovviamente non hanno la pretesa di diventare chef), più ironia e finalmente un pò più di leggerezza anche da parte dei giudici. Dovevano arrivare i vip per far prendere meno sul serio la cucina, insomma.



2. Giovanni Renda ha scritto:

7 aprile 2017 alle 13:02

alla fine si può fare a meno di tutti, però ognuno porta qualcosa e cracco secondo me porta quel tocco di coolness (si dice così? avete capito però) e quindi la sua assenza un po’ si sente. Ma niente di grave

non concordo però con l’utente sopra di me. Sicuramente vedere delle celebrity in meccanismi già così conosciuti dal pubblico fa effetto e colpisce, anche se poi di edizione in edizione potrebbe venire meno.
Però non ho avvertito il senso di gara che c’è nelle edizioni nip e alla fine il cuore di masterchef è quello.



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