Fiction


6
aprile

DA TIERRA DE LOBOS A TIERRA DE LOCOS. RETE4 CENSURA L’AMORE LESBO DELLE “CRISABEL”

Isabel e Cristina (Crisabel) in Tierra de Lobos 2

Da Tierra de Lobos a Tierra de Locos il passo è breve. Basta un piccolo gioco di parole per riassumere l’assurdo e insensato trattamento riservato da Rete4 alla popolare serie spagnola con protagonisti Alex Garcia, Silvia Alonso e Juan Fernandez. Non contenta di una programmazione ballerina che ha visto i primi quattro appuntamenti saltellare dalla domenica al mercoledì, passando per il mercoledì, salvo poi tornare al giorno festivo, la rete diretta da Giuseppe Feyles si è data da fare con un taglia e cuci degno delle tv più bigotte e conservatrici.

La seconda stagione di Tierra de Lobos, peraltro già penalizzata nel ritmo in quanto rimontata in modo da formare 10 episodi di circa 90 minuti, contro i 13 episodi da 70 minuti della versione originale, ha dovuto, infatti, fare i conti con la censura di numerose scene incriminate. A finire sotto la mannaia non poteva che essere la storia d’amore lesbo tra Isabel Lobo (Adriana Torrebajano) e la prostituta Cristina (Berta Hernandez). Una storia passionale che in Spagna ha conquistato tutti, al punto da ribattezzare la coppia di ragazze le “Crisabel”, ma che – a quanto pare – deve aver turbato i vertici Mediaset al punto da ricorrere alla censura.

Censura piuttosto pasticciata, se si considera che alcune scene in cui si mostrava un bacio saffico tra Cristina e Isabel, dopo essere state mostrate nel promo, in coda all’episodio di martedì 26 marzo, non sono poi state mandate in onda nella puntata successiva in onda domenica 31. A finire sotto la mannaia della censura anche la scena in cui Isabel, intenta a farsi il bagno, si masturba pensando a Cristina, incontrata casualmente qualche ora prima, e naturalmente quella in cui le ragazze fanno una conoscenza più intima dei loro corpi.




5
aprile

IL COMMISSARIO MONTALBANO: 4 NUOVE INDAGINI DAL 15 APRILE SU RAI1

Il Commissario Montalbano (Foto Fabrizio Di Giulio)

L’inconfondibile Fiat Tipo è pronta a scaldare i motori. Dal prossimo 15 aprile dovrà, infatti, accompagnare Il Commissario Montalbano in 4 nuove attesissime avventure. Nei nuovi episodi, intitolati Il sorriso di Angelica, Il gioco degli specchi, Una voce di notte e Una lama di luce, tratti come di consueto dai romanzi di Andrea Camilleri, il volto del Commissario sarà naturalmente quello inconfondibile di Luca Zingaretti. Al suo fianco ritroveremo Cesare Bocci nei panni dell’impenitente Mimì Augello, Peppino Mazzotta in quelli di Fazio e Angelo Russo nel ruolo di Catarella.

Come annunciato da tempo, non farà invece parte del cast l’austriaca Katharina Bohm, che sino ad oggi aveva ricoperto la parte di Livia, storica fidanzata del Commissario. Al suo posto troveremo, sempre nel ruolo di Livia, Lina Perned, giovane attrice svedese che non sarà però l’unico volto femminile della serie. A lei si aggiungeranno di puntata in puntata diverse guest star come Barbora Bobulova e la bellissima Margareth Madè.

Nelle nuove avventure prodotte dalla Palomar per RaiFiction, e dirette ancora una volta dal regista Alberto Sironi, il personaggio ideato da Camilleri, più maturo e riflessivo del solito, dovrà fare luce su 4 nuovi misteri, la cui soluzione arrivverà soltanto dopo aver dipanato un’intricata matassa fatta di piste false, inganni, raggiri e subdole coperture. Vediamo nel dettaglio la trama principale di ognuno dei quattro episodi.


4
aprile

CHE DIO CI AIUTI 3 CI SARA’

Che Dio ci aiuti 2

Neppure l’armata dei Pirati dei Caraibi capitanata da Johnny Depp è riuscita ad abbatterla. Il bottino dell’Auditel rimane ancora una volta saldamente nelle mani dell’intraprendente Suor Angela ovvero Elena Sofia Ricci, protagonista principale di Che Dio ci aiuti 2. La fortunata fiction di Rai1 è riuscita nella serata di ieri a collezionare una media di oltre 7 milioni e del 25% di share, lasciando in alto mare Jack Sparrow e compagni, costretti ad accontentarsi di poco più di 3 milioni e del 12,45% di share.

Un successo quello della serie a marchio Lux Vide, il cui ultimo episodio sta andando in onda in questi minuti, che non poteva non portare alla realizzazione di un nuovo capitolo. Il produttore Luca Bernabei in una recente intervista a Tv Sorrisi e Canzoni ha, infatti, annunciato che la sceneggiatrice Elena Buccaccio sta già lavorando alla scrittura dei nuovi episodi che comporranno la terza stagione.

Nel nuovo capitolo saranno riconfermati tutti i protagonisti, compreso il piccolo Cesare Kristian Favoino che nel ruolo di Davide ha conquistato tutto il pubblico. Confermata anche la svolta etico – sociale di questa seconda stagione, rivelatasi più che vincente e pronta a tornare attraverso lo sviluppo di  nuove trame e protagonisti.





4
aprile

GIULIO SCARPATI A DM: ANCORA NON HO DECISO SE SARO’ DI NUOVO LELE MARTINI

Giulio Scarpati

Il grande pubblico lo ha conosciuto prima come Lele Martini di Un Medico in Famiglia, poi come Don Zeno e Don Liegro ne L’Uomo della Carità, ma Giulio Scarpati vanta nel suo passato artistico, oltre ad una lunga esperienza teatrale, film impegnati come Il Giudice Ragazzino, per cui ha vinto il David di Donatello o Pasolini – Un Delitto Italiano. D’altronde – come racconta a DM che l’ha intervistato – il mestiere d’attore comporta la necessità di confrontarsi sempre con cose diverse.

Cosa ha pensato la prima volta che le hanno proposto il personaggio di Lele Martini?

Quando ho letto la sceneggiatura, che tra l’altro era un format spagnolo adattato per l’italia da Paola Muscolini, mi sono messo a ridere. Era una strana famiglia e il racconto era molto divertente e scritto bene.

Quante volte capita che le persone la incontrano e la chiamano Lele?

Tante, anche se prima molte di più. Dopo le varie interruzioni di Un Medico in Famiglia che ho fatto, la gente ormai mi conosce anche come Giulio Scarpati. Il personaggio di Lele però è stato molto importante soprattutto per la comunicazione con il grande pubblico.

E’ per questo che ha lasciato più volte la serie? Paura di essere troppo identificato con Lele?

Ho bisogno di variare, è necessario non fossilizzarsi con un unico personaggio, che poi diventa il parametro con il quale vieni pensato nell’immaginario collettivo. Ho bisogno a volte di mettere una distanza tra me e Lele per cercare di recuperare altri tipi di personaggi. Durante le interruzioni di Un Medico in famiglia ho fatto cose molte diverse tra di loro, dal musical, Aggiungi un posto a tavola, a L’ultima pallottola di Soavi. E’ necessario per un attore mettersi a confronto sempre con cose diverse.

Dopo Lele Martini, è stato difficile ottenere ruoli diversi e in un certo senso più “impegnati”,  come per esempio in Don Zeno o ne L’uomo della Carità ?

In chi ti sceglie probabilmente c’è la preoccupazione che chi è troppo identificato è difficile si faccia vedere dal pubblico in modo diverso. In America, gli attori fanno teatro, televisione, cinema con grande libertà, non c’è la rigidità che abbiamo noi e che dal punto di vista artistico è un po’ limitativa. L’attore è uno ed è giusto che faccia tutte e tre le cose. La discriminante è che siano fatte bene. Personalmente, io ho bisogno, anche umanamente, di raccontare altre storie oltre a quella di Lele Martini.

Ad Un Medico in famiglia 9 ci sarà?


4
aprile

DALLA PRIMA LETTERA DI DON MATTEO AGLI EUGUBINI

Terence Hill in Don Matteo

Come annunciato nelle scorse settimane, la nona stagione di Don Matteo cambierà location. Le avventure del prete detective più amato della tv abbandoneranno la storica cittadina di Gubbio per approdare a Spoleto. Una scelta di natura prettamente economica quella attuata dalla casa di produzione Lux Vide, che non poteva non lasciare di stucco gli Eugubini, ormai affezionati al personaggio interpretato da Terence Hill. Lo stesso attore del resto si è da sempre dichiarato molto legato a Gubbio e ai suoi abitanti, e proprio in occasione di questo improvviso trasloco, come riportato dal Corriere dell’Umbria, ha voluto ancora una volta rinnovare il proprio affetto alla città.

“Sono tristissimo per questo cambiamento, credo, dovuto a fattori economici. Sono troppo affezionato a Gubbio e agli eugubini per non sentire uno strappo fisico che mi fa svegliare con ansia durante la notte. Solo ora mi rendo conto quanto sia forte e profondo questo legame. Dopo 15 anni, la maggior parte dei quali ho trascorso a Gubbio, lavorando e creando rapporti più che affettuosi con i suoi abitanti, non potrebbe essere diversamente. Questo legame non si può spezzare. Vorrei ringraziare tutti dal mio cuore. Vostro. Terence Hill”.

Sentimenti a parte, la macchina di Don Matteo si è già messa in moto. I primi ciak della nuova stagione, che vedrà l’ingresso di diverse new entry come Andrès Gill e Giorgia Surina, sono partite lo scorso 2 aprile negli studi di Cinecittà a Roma. Le riprese spoletine, invece, dovrebbero articolarsi in tre tranche per 12 settimane complessive, dal 13 maggio all’8 giugno, dal 16 luglio all’8 agosto e dal 20 settembre al 20 ottobre.





3
aprile

CHE DIO CI AIUTI 2: DOMANI IL GRAN FINALE

Francesca Chillemi in Che Dio ci aiuti 2

Domani sera alle 21,10 su Rai1 andranno in onda gli ultimi due episodi di Che Dio ci aiuti 2, la fortunata fiction, con protagonista Elena Sofia Ricci nei panni di suor Angela, che si appresta a chiudere un’edizione trionfale. Gli ascolti, infatti, hanno sorriso alla serie di Viale Mazzini al punto da spingere la rete a proporre da giovedì 11 aprile, sempre in prima serata su Rai1, le repliche della prima stagione.

Ma vediamo insieme le trame di quest’ultimo appuntamento. Nel primo episodio, intitolato Tutti i battiti del mio cuore, finalmente viene trovato un cuore nuovo per Emilio. Per essere ritenuto idoneo al trapianto il ragazzo viene sottoposto ad una serie di esami clinici. Margherita, però, scopre che Emilio non ha i valori per ottenere il cuore nuovo e decide di cambiare il referto, usando anche il suo rapporto con Limbiati. Ma suor Angela la chiamerà a confrontarsi con la sua coscienza.

Intanto Guido, scioccato dalla rivelazione di suor Angela circa le bugie su Paolo Marino, il vero padre di Davide, ha ormai deciso di accettare la sua nuova cattedra a Berlino ed è in partenza. Azzurra e Giannandrea sono pronti a sposarsi per poter adottare Davide che però ha un piano per far rimanere Guido. Ma un arrivo imprevisto cambia le sorti di tutti.


3
aprile

BARABBA, UN EROE AMERICANO

Billy Zane

Nei Vangeli, l’odiata figura di Barabba viene citata esclusivamente al momento della sua scelta da parte del popolo di Gerusalemme, istigata dai sacerdoti del Sinedrio, al posto di Gesù di Nazareth, nell’espediente organizzato dal governatore Ponzio Pilato per “lavarsi le mani” dell’intera faccenda. Sessant’anni fa, lo scrittore Par Lagerkvist vinse il Nobel per la letteratura con un romanzo dedicato a Barabba e, proprio da quest’ultimo, prende il via la fiction in due puntate diretta da Roger Young e andata in onda sulla prima rete Rai lunedì e martedì in prima serata.

Certo non ci vuole un cinefilo incallito per ravvedere un inconfondibile stile a stelle e strisce dietro tutta la co-produzione italo-americana: dagli inseguimenti a cavallo eredi della migliore tradizione western ai duelli con le armi tanto cari agli epic-movie e ai thriller più vivaci. Nel ruolo di un “protagonista scomodo”, non potevamo non trovare un personaggio estremamente “odioso” come il Caledon Hockley di Titanic, l’arrogante promesso sposo di una giovanissima Kate Winslet che, alla fine, gli preferisce lo squattrinato (e prossimo alla morte) Di Caprio. Barbuto, dallo sguardo languido e con la classica faccia da duro da bounty-killer, Billy Zane rende epico e interessante un malfattore, un “partigiano” ansioso di riscattare il proprio popolo da anni di schiavitù e, alla fine, investito dall’amore e dall’incontro con la Provvidenza in persona.

Le vite del Figlio di Dio e del bruto zelota, così come avvenne anche nella fiction Jesus diretta dallo stesso Young, si incrociano per ben due volte: prima, quando Barabba conta sulla collaborazione di Cristo nella lotta armata contro i Romani e incontra la sua ostilità da “politicante”; poi, al momento della scelta che decreterà l’inizio del sacrificio divino per  redimere l’umanità peccatrice. A differenza dei parametri rispettati dalle precedenti produzioni targate Lux Vide, notiamo come Barabba se ne discosti abilmente, tradendo la verità assoluta delle Sacre Scritture per imboccare strade nuove e inedite come quella dell’epica e dell’avventura tanto cara all’America e alla sua tradizione.

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2
aprile

CHE DIO CI AIUTI CONTINUA CON LE REPLICHE DELLA PRIMA STAGIONE. STRADA SPIANATA PER THE VOICE?

Che Dio ci aiuti

Va bene la crisi, va bene puntare sull’usato sicuro ma Rai1 cede ancora alla tentazione delle repliche in pieno periodo di garanzia. Dopo la conclusione della seconda stagione con un doppio appuntamento, domani e giovedì sera, Suor Angela non lascerà i telespettatori di Mamma Rai: da giovedì 11 aprile verranno riproposti gli episodi della prima serie di Che Dio ci aiuti con protagonista Elena Sofia Ricci.

Con la fiction, che vale 7 milioni di appassionati, si punterebbe a tenere incollati gli ascoltatori su Rai1 (5 milioni in replica sarebbero già un ottimo risultato) senza infastidire The Voice of Italy che sta per entrare nel vivo su Rai2, con le Battle, da giovedì prossimo. In questa logica aziendalista la replica ci può stare, ritenendo rischioso far partire una nuova fiction – era prevista Un matrimonio di Pupi Avati – con il talent ben avviato sul secondo canale.

A debuttare proprio giovedì 11 su Canale5 sarà, invece, Benvenuti a tavola 2, che vedrà nel cast gli ingressi di Vanessa Incontrada e Fabio Troiano, che avrà il dono dell’ubiquità catodica, essendo il conduttore di The Voice.

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