Rai e Sky hanno fatto la pace. Si conclude la battaglia legale tra la tv di Stato e quella a pagamento. O meglio, entrambe ritirano le proprie reciproche pretese, unendosi per i diritti sportivi dei più importanti eventi. Questo è quanto emerge dal memorandum d’intesa sancito tra il direttore generale della Rai Luigi Gubitosi e l’amministratore delegato di Sky Andrea Zappia. Ma andiamo a conoscere più nel dettaglio i termini dell’accordo, a cominciare dalla parola fine sulla questione criptaggio.
Rai: nessun criptaggio su Sky (almeno per un anno)
La “patata bollente” era rappresentata dal criptaggio da parte della Rai di determinati eventi in tv (soprattutto le partite di calcio, dalla Nazionale alla Coppa Italia) a danno degli abbonati Sky che usano il decoder anche per la visione dei canali del digitale. Il memorandum d’intesa – come riporta Repubblica – prevede proprio l’abbandono dell’oscuramento da parte della tv di Stato per almeno un anno. Dodici mesi che i vertici di Viale Mazzini terranno sotto osservazione, per capire se tale mossa può portare benefici in termini di ascolti e raccolta pubblicitaria.
E termina, dunque, la querelle legale. La questione criptaggio, infatti, spinse Sky ad una milionaria richiesta di risarcimento nei confronti della Rai che, dal canto suo, contro-contestava l’utilizzo della Digital Key, la chiavetta usb che consente agli abbonati la visione di tutti i canali, anche quelli criptati sul satellite.