Fiction


18
febbraio

VOLARE – LA GRANDE STORIA DI DOMENICO MODUGNO: CON BEPPE FIORELLO E KASIA SMUTNIAK QUESTA SERA E DOMANI SU RAI1

Volare - La grande storia di Domenico Modugno

La Rai lo progettava da tempo e dopo molte false partenze e qualche polemica finalmente il progetto è andato in porto. Questa sera e domani alle 21,10 su Rai1 andrà in onda Volare – La grande storia di Domenico Modugno, miniserie nella quale si racconterà la parabola ascendente del celebre cantautore dai primi anni giovanili fino al trionfo al Festival di Sanremo del 1958 con la canzone Nel blu dipinto di blu.  Brano che divenne subito simbolo di un’epoca e di un intero Paese. A vestire i panni del grande Mimmo sarà Beppe Fiorello che, per l’occasione, ha studiato canto, preso lezioni di chitarra e cercato di riproporre in scena lo stesso timbro, la stessa pronuncia, e perfino le stesse nasalità del cantante.

Un impegno quello di Beppe Fiorello, costato mesi di preparazione, fondamentali per avvicinarsi il più possibile a un mostro sacro della musica Italiana che dalla fine degli anni ’50 scrisse una delle pagine più belle della canzone italiana e cambiò per sempre il modo di “fare” musica. Un precursore che dimostrò al mondo intero quanto preparazione e talento potessero essere allora le armi più efficaci per conquistare il pubblico e il successo.

La miniserie, coprodotta da Rai Fiction e Cosmo Production in associazione con Europroduzione, per la regia di Riccardo Milani, non sarà una biografia dell’artista, ma si concentrerà sugli anni giovanili di Modugno. La vicenda termina, infatti, nel 1958 con la vittoria di Mimmo a Sanremo, lasciando la parte della malattia, del dolore e della sofferenza all’intimità della famiglia.




18
febbraio

ROMEO E GIULIETTA: MASTRONARDI E RIVAS SUL SET TRENTINO

Il set di Romeo e Giulietta

Sarà un amore trentino quello tra i nuovi Romeo e Giulietta, protagonisti dell’omonima fiction che andrà in onda la prossima stagione su Canale5. Nel ruolo di Romeo Martin Rivas, attore spagnolo conosciuto nel suo paese d’origine, mentre in quello di Giulietta Alessandra Mastronardi, che non ha bisogno di presentazioni. Possiamo vedere i due attori pronti per il ciak nella fotogallery dal set (immagini tratte dal sito dell’emittente regionale Rttr).

Le riprese, iniziate a fine gennaio, continueranno fino al prossimo 16 marzo in varie location del Trentino. Saranno, infatti, i castelli trentini a fare da sfondo alla narrazione, da castel Toblino, a castel Valer passando per castel Thun. Non mancheranno quindi scene suggestive a cavallo tra i filari di viti coperti di neve che si sposano bene con l’ambientazione della serie, che rimarrà fedele alla tragedia di William Shakespeare.

Piazza Duomo di Trento si è così trasformata in un mercato medievale con paglia, pecore e banchi di frutta, in cui i due amanti si incontravano furtivamente, nascosti tra le comparse vestite da mercanti, popolani e guardie. Nel cast, tra gli attori principali, ci saranno anche Elena Sofia Ricci, Andy Luotto e Tommaso Ramenghi.


18
febbraio

VOLARE – LA GRANDE STORIA DI DOMENICO MODUGNO: CON FIORELLO RIVIVE IL MITO DEL GRANDE MIMMO

Volare - La grande storia di Domenico Modugno

Forte di una promozione al Festival di Sanremo, debutta questa sera alle 21,10 su Rai1 la prima parte di Volare – La grande storia di Domenico Modugno, la miniserie con protagonista Beppe Fiorello che ripercorre la giovinezza del celebre cantautore pugliese, noto in tutto il mondo come Mister Volare.

Il racconto partirà dalla ‘fuga’ di Domenico, che tutti in paese chiamano Mimmo, dalla miseria di un piccolo centro della Puglia per cercare fortuna a Roma. Ma mentre migliaia di altri giovani, in quegli anni (siamo nel dopo guerra), prendono i ‘treni del sole’ per andare a lavorare nelle fabbriche di Torino, Genova, Milano, Modugno sente che il suo futuro è nello spettacolo: vuole fare l’attore. Però non ha un soldo, e i genitori non possono aiutarlo: per giungere nella capitale, e sottoporsi alla prova di ammissione al Centro Sperimentale di Cinematografia, trova un passaggio su un pullman di pellegrini diretti a San Pietro per l’Anno Santo. E il suo primo tetto a Roma è un dormitorio dove dovrebbe restare tre giorni ma nel quale, grazie a mille bugie e scuse, riesce a resistere per alcuni mesi.

In attesa del verdetto del Centro, per assicurarsi la sopravvivenza, va a cantare canzoni scritte da lui, in dialetto, in alcuni locali romani. Alla fine arriva la buona notizia: è stato ammesso alla prestigiosa scuola di cinema, tra duemila aspiranti attori e registi. Naturalmente, è difficile per lui farsi largo, sia per via di quel suo dialetto, sia a causa del suo spirito ribelle insofferente alle regole. Ci riesce grazie a una determinazione e un talento che già alla fine del primo anno ne fanno il numero uno della scuola di cinema.





17
febbraio

TUTTA LA MUSICA DEL CUORE: FINTI STUPRI, CARCERE E FESTEGGIAMENTI PER PADRE PIO NELLA QUINTA E PENULTIMA PUNTATA

Tutta la musica del cuore

La musica declinata in tutte le sue forme fa da padrona nel palinsesto di prima serata di Rai1. Reduci dalla 63^ edizione del Festival di Sanremo, e in attesa della messa in onda domani e dopodomani di Volare – La grande storia di Domenico Modugno, a tenere banco questa sera sono state le avventure di Francesca Cavallin nei panni della determinata ispettrice Angela Braschi in Tutta la musica del cuore.

Nella quinta e penultima puntata dal titolo La Guerra, in onda domenica 24 febbraio alle 21,30 su Rai1, il terribile gesto contro Angela, ovvero l’aver impiccato il suo gatto, getta tutti nello sconforto più totale, specie Mattia che non può starle accanto come vorrebbe. Ma sortisce pure l’effetto di rinsaldare la solidarietà intorno a lei e di rafforzare la volontà di resistere, di non cedere all’intimidazione e al sopruso. Così, per dare un segnale forte, Don Gino offre al Conservatorio la possibilità di suonare a San Giovanni Rotondo, in occasione di importanti celebrazioni per Padre Pio, presente anche la televisione.

Angela coglie quell’occasione per incitare i ragazzi a non scoraggiarsi, a farsi valere, a farsi sentire. Anche se non è facile, soprattutto per Tano, che in un colpo solo ha perso la sua ragazza e il suo migliore amico. Marina, infatti, incurante della gelosia impotente di Sofia, è tornata alla carica con Francesco e quando il ragazzo va da Tano per sapere se è vero che si sono lasciati, Tano, invece di ascoltarlo, lo aggredisce sotto gli occhi sconcertati di suo padre Libero. Che stavolta però non riesce a gioire per la fine di quell’amicizia da lui sempre osteggiata.


10
febbraio

TUTTA LA MUSICA DEL CUORE: GATTI IMPICCATI E TESTE D’AGNELLO MOZZATE NELLA QUARTA PUNTATA IN ONDA DOMANI SERA

Tutta la musica del cuore

In barba alle polemiche continua con una doppia programmazione settimanale l’appuntamento con Tutta la musica del cuore, la fiction prodotta da Casanova Multimedia con protagonisti Francesca Cavallin e l’attore tedesco Johannes Brandrup. La quarta puntata, dall’inquietante titolo La Minaccia, andrà in onda domani alle 21.10 come sempre su Rai1.

Nel nuovo appuntamento, lo smacco subito nell’affare dei Rom ha fatto capire a Santopirro che Angela è anche un problema suo. Per intimidirla, le fa recapitare un tipico messaggio mafioso: un pacco con una testa d’agnello mozzata. Per Oreste le ragioni di quel gesto sono chiare: Angela, con la sua determinazione e il suo coraggio, sta dando un esempio pericoloso per il boss che fonda il suo potere sulla paura e sulla rassegnazione della gente. Infatti la tenacia di Angela e la notizia del concerto ridanno nuovo slancio ai docenti e ai ragazzi del Conservatorio.

In particolare a Pietro, un pianista quattordicenne dall’eccezionale talento, che però soffre il difficile rapporto col padre Luigi, cui non perdona di accettare supinamente di pagare il pizzo al racket che strozza i commercianti del paese e fa capo sempre a Rocco Santopirro. Quest’ultimo, visto che Angela non si lascia intimidire, prima cerca di blandirla incontrandola personalmente, poi cerca di corromperla attraverso Marra, che le offre una cifra notevole a patto che lei se ne vada per sempre. Mattia intanto chiarisce definitivamente con Bianca che quello che lui prova per Angela è un sentimento vero e profondo e non intende rinunciarci.





10
febbraio

L’ULTIMO PAPA RE: GIGI PROIETTI A MARZO SU RAI1 NEL RUOLO CHE FU DI NINO MANFREDI

Gigi Proietti

Gigi Proietti non vuole parlare di confronti e paragoni ma, quando a marzo su Rai1 verrà trasmessa la miniserie L’ultimo Papa Re, saranno in tanti a tornare indietro con il pensiero e ricordare In nome del Papa Re, la pellicola del 1977 firmata da Luigi Magni con protagonista Nino Manfredi nei panni del celebre Monsignor Colombo. Il film, vincitore di ben tre David di Donatello ed emblema insieme a Nell’anno del Signore (1969) e In nome del popolo sovrano (1990) di quella cinematografia in grado di raccontare con schiettezza ed ironia i complicati rapporti tra il popolo, l’aristocrazia romana e il potere pontificio, ha, infatti, ispirato la miniserie Rai.

A distanza di 35 anni Monsignor Colombo è pronto dunque a tornare in tv con il volto e il talento di Proietti, uno dei pochi a non sfigurare nel confronto con Manfredi. L’attore romano, che il prossimo 17 febbraio sarà protagonista al Carlo Felice di Genova come narratore di Pierino e il Lupo di Prokofiev, però, non ama i confronti e sulle pagine de Il Giornale dichiara:

“Ah, la dannazione dei confronti! Inevitabili: siamo d’accordo. Ma forse inutili. Se ci fermassimo ai soli ricordi, finiremmo per dimenticare storie magnifiche che, invece, meritano di essere ancora raccontate…A parte che Nino era ciociaro il paragone fra me e lui neppure si pone. Con Manfredi non ho mai lavorato; umanamente l’ho conosciuto poco. Ma da semplice spettatore so che era grandissimo. Dunque non azzardo confronti. Anche se il figlio Luca, regista della miniserie, in proposito mi ha incoraggiato molto”.

Oltre che su Luca, Proietti può contare sulla fiducia della figlia di Manfredi, Roberta, produttrice della fiction con la sua Dauphine Film Company. Ma come sarà il suo Monsignor Colombo?


9
febbraio

TIERRA DE LOBOS: INTRIGHI E AMORI LESBO NELLA SECONDA STAGIONE. DAL 3 MARZO SU RETE4

Tierra de Lobos - L'amore e il coraggio

Il riscontro di pubblico conseguito qui in Italia (una media di 1.510.000 spettatori pari al 6.60% di share) non è certo paragonabile a quello ottenuto in patria, dove è divenuto un autentico fenomeno di costume. Nonostante ciò, Tierra de Lobos è pronto a tornare su Rete4 con la seconda stagione. Come anticipato da DM a poche ore dalla messa in onda dell’episodio finale del primo capitolo, la rete diretta da Giuseppe Feyles ha deciso di puntare ancora sulla serie spagnola prodotta da Multipark Ficción e Boomerang TV, trasmettendo anche le nuove avventure.

I 13 episodi che compongono la seconda stagione, rieditati in 10 appuntamenti da circa 90 minuti, prenderanno il via il 3 marzo nella consueta collocazione della prima serata domenicale. Tra intrighi, passioni e avventure ambientate alla fine del XIX Secolo, ritroveremo i fratelli César (Álex Garcia) e Román Bravo (Junio Valverde), la bella Almudena (Silvia Alonso) e il suo terribile padre Antonio Lobo (Juan Fernández). A loro, in questo secondo capitolo, si aggiungeranno Inès (Carolina Bang), danzatrice del ventre, e il Capitano Ugarte (Sergio Peris-Mencheta), amico di César.

La nuova stagione riprenderà dal celebre duello tra Cesar e Lobo, nel quale quest’ultimo è rimasto gravemente ferito. Nel paese si assapora la libertà, ma la serenità dura poco. Ripresosi, e in grandi difficoltà finanziarie, l’uomo torna nel paese e ricomincia a vessare gli abitanti imponendo tasse e perpetrando soprusi. La figlia Almudena, sposata con Felix (Nicolas Coronado), invece è in attesa di un bambino e riversa su Cesar la colpa della sua infelicità, allontanandolo da sé. Lobo, intanto, subdolo e spietato, cerca di danneggiare i fratelli Bravo appropriandosi dei crediti che alcune persone vantano nei loro confronti.

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8
febbraio

IL CLAN DEI CAMORRISTI SFUGGE A SANREMO E A TUTTA LA MUSICA DEL CUORE, E DA APPUNTAMENTO A VENERDÌ 22 FEBBRAIO

Il Clan dei camorristi

Inutile perdersi dietro troppi giri di parole, da Il Clan dei camorristi ci si aspettava di più, sia in termini prettamente numerici che qualitativi. La fiction Taodue con protagonisti Stefano Accorsi e Giuseppe Zeno, pur elevandosi rispetto alla media delle produzioni italiane e confermando le capacità della casa di produzione di Pietro Valsecchi, non ha convinto a pieno né il pubblico, né la critica.

Un banco di prova importante sarà certamente rappresentato dagli ascolti del terzo appuntamento, le cui vicende si avviano alla conclusione in questi minuti su Canale5. La serie tv incentrata sulla nascita e l’ascesa della camorra riuscirà ad incrementare il proprio pubblico, oppure calerà in ascolti, confermando il trend negativo delle prime 2 puntate? Partito con una media di 4.986.000 spettatori e il 18,61% di share, Il Clan dei camorristi è, infatti, sceso nel suo secondo appuntamento a 4.597.000 spettatori e il 17,18% di share.

Allarme rosso dunque in quel di Cologno Monzese, al punto che per salvaguardare la fiction da ulteriori tracolli, non solo si è deciso di sfuggire alla concorrenza venerdì prossimo del Festival di Sanremo, ma anche dall’iniziale collocazione prevista per lunedì 11 febbraio. In quel caso, infatti, la fiction di Canale5 si sarebbe scontrata con un nuovo appuntamento di Tutta la musica del cuore, la serie di Rai1 con protagonista Francesca Cavallin, dando vita ad uno molteplice scontro (Rai contro Mediaset, Puglia contro Campania, lotta alla mafia contro lotta alla camorra, Barbareschi contro Valsecchi, e così via.)