Le Interviste di DM


6
agosto

BOOM! SONIA GREY IN ANTEPRIMA A DM: “ECCO LA MIA DOMENICA IN… AMORI”

Sonia Grey, conduttrice di Domenica In... amori

Pensavate che la prossima Domenica In fosse appannaggio esclusivo di Massimo Giletti e Lorella Cuccarini? Vi sbagliavate! DM vi svela in anteprima che a fare da “spartiacque” tra i due segmenti del contenitore domenicale arriverà una Sonia Grey fresca di promozione. L’ex padrona di casa di Uno Mattina Weekend sarà, difatti, al timone di un autonomo spazio nel pomeriggio del dì di festa di Raiuno: 30 minuti, tra le 15.55 e le 16.25, che vedranno la conduttrice riappropriarsi del piccolo schermo con un impegno importante, tutto dedicato al costume. Il titolo (provvisorio) è tutto un programma: Domenica In… Amori. Ci siamo fatti raccontare da Sonia Grey, appena tornata dagli States, la sua nuova avventura domenicale.

Sonia, farai da trait d’union tra Massimo Giletti e Lorella Cuccarini?

Si. Condurrò la fascia centrale di Domenica In. Il programma partirà con Massimo Giletti che mi lascerà la linea alle 15.55 e poi andrò avanti io sino alle 16.25, quando sarà la volta di Lorella Cuccarini.

C’è già un titolo?

Lo stiamo decidendo. E’ possibile che ogni segmento del programma si chiami “Domenica In” con l’aggiunta di  un sostantivo o un aggettivo. La mia fascia dovrebbe essere “Domenica In… Amori”.

Con cosa intratterrete il pubblico?

Si tratterà di uno spazio leggero, accattivante, mai volgare, nel quale si parlerà di attualità rosa.

In un’unica parola, gossip?

 Il Direttore mi ha detto: “non usate mai la parola gossip perché può dar luogo a fraintendimenti”. Diciamo che ci occuperemo di costume in generale, il nostro raggio d’azione – tra l’altro – sarà abbastanza ampio. 

Sei consapevole che si tratta di un impegno serio?

Certo. Domenica in è già di per sé un impegno serio, la mia fascia, poi, è particolarmente complicata. E’ un momento in cui gli ascolti delle dirette concorrenti sono abbastanza forti.

Stai buttando le mani avanti?




5
agosto

GERRY SCOTTI A DM: CON IL NUOVO “MILIONARIO” IL TELESPETTATORE AVRA’ DUE GARE SU CUI SCOMMETTERE. MA A NATALE FACCIAMOCI UN TORNEO DI PASSAPAROLA!

Gerry Scotti nello studio di Chi Vuol Essere Milionario

Saprete già che Chi Vuol Essere Milionario, nella prossima edizione, subirà due modifiche al regolamento che cercheranno di rendere più avvincente la scalata verso il milione. Quest’oggi, oltre a leggere le parole con cui Gerry Scotti ha annunciato a Sorrisi le novità del quiz show di Canale5 potrete leggere anche un suo commento a caldo. Un piccolo inedito che ho riservato a voi. 

[Davide Maggio per TV Sorrisi e Canzoni] «Il Milionario, come una vettura di Formula 1, una o due volte a stagione subisce delle piccole modifiche». Esordisce così Gerry Scotti quando lo abbiamo invitato a spiegarci le novità che Chi Vuol Essere Milionario  ha in serbo per i telespettatori di Canale5. Giunto alla sua decima edizione, infatti, il quiz si ripresenterà a settembre con due novità che accresceranno tensione e suspense nei tradizionali 70 minuti che precedono il TG5.

«Proprio così» – commenta Scotti – «alla fine di questa edizione, un mese e mezzo fa, nel corso di una grande riunione ho chiesto che si partisse per Londra per incontrare 2WayTraffic (società detentrice dei diritti del format, ndr) e far si che anche le prime domande della sequenza che porta al milione potessero avere una loro dignità. Non posso chiederti qual è la capitale d’Italia, sarebbe una perdita di tempo. Al massimo posso chiederti: “in che anno Roma è diventata la Capitale d’Italia?”, il che presume che tu abbia almeno la licenza elementare». E a quanto pare a Londra nessuno è riuscito a dire no a Gerry Scotti: «E’ stata accettata la mia proposta e questa sarà la linea che il “Milionario” seguirà un po’ in tutto il mondo. Non ci saranno mai più  domande iniziali scontate, facili, risibili».


4
agosto

MAURIZIO COSTANZO E GIANCARLO MAGALLI A DM: SE NON CI APPROVANO “HO UNA NOTIZIA PER TE”, LO PIAZZIAMO ALTROVE!

Maurizio Costanzo e Giancarlo Magalli, capisquadra di Ho una Notizie per Te

[Davide Maggio per TV Sorrisi e CanzoniMaurizio Costanzo c’ha preso gusto. Se è vero che a partire da settembre condurrà in coppia con Giampiero Galeazzi la puntata del venerdì di Bontà Loro, è altrettanto vero che non c’è due senza tre. Costanzo ha da poco registrato la puntata zero di un nuovo quiz che vede al timone non uno ma ben tre “cerimonieri”. 

Ho una notizia per te”, questo il titolo provvisorio del gioco, potrebbe segnare il ritorno in video di Claudio Lippi affiancato da due capisquadra d’eccezione come Maurizio Costanzo e Giancarlo Magalli. Ma se per Lippi v’è più d’un dubbio, i capisquadra sarebbero invece già pronti per andare alla conquista dell’access prime time della domenica di Raiuno.

Tratto dal format inglese “Have i Got News for You” della Bbc, rete sulla quale viene trasmesso da vent’anni, il gioco potrebbe portare una ventata di allegria sulla rete ammiraglia della Rai. Abbiamo chiesto ai due capisquadra Maurizio Costanzo e Giancarlo Magalli di svelarci i retroscena. 

Maurizio e Giancarlo, in cosa consiste il programma?

Magalli: E’ un info-game, un quiz che si basa sull’informazione, sempre però in modo divertente. Vengono fatte  domande, anche con supporto video e foto, su temi di attualità, politica e costume. Come dire, notizie vere presentate sotto forma di gioco. E, soprattutto, con il sorriso.

Costanzo: Descrizione perfetta, ma sottolineerei che è una produzione interamente RAI, cosa che garantisce un abbassamento dei costi.

Com’è andata la puntata test?

GM: Ci siamo divertiti e siamo tutti molto soddisfatti. Ci ha confortato molto il fatto che il pubblico ridesse. Il pubblico è facile farlo applaudire ma se non vuole ridere c’è poco da fare. Maurizio era entusiasta come un ragazzino. Ha detto “se non lo fa la Rai, lo produco io”.

MC: E’ vero, il divertimento che c’è stato è il dato di fatto più sicuro. Quando si divertono i conduttori, anche se non più giovani, vuol dire che qualcosa c’è. Proprio per questo ho detto: “Se non lo fa la Rai, cerchiamo di venderlo altrove”. Anche a Mediaset.

Lo vedremo presto in onda?





21
luglio

INTERVISTA A RICCARDO DI STEFANO. L’AUTORE A DM: CON I QUIZ DI OGGI I TELESPETTATORI PARTECIPANO DI PIU’


20
luglio

INTERVISTA A MAURO CORUZZI: ADESSO VOGLIO FARE LA CONDUTTRICE. ECCO IL MIO PLATINETTE TALK & SHOW.

Mauro Coruzzi (Platinette)

[Davide Maggio per Tv Sorrisi e Canzoni] Televisivamente ha provato (quasi) tutto, ma ora ha le idee ben chiare. Platinette, stanca del continuo errare catodico tra un programma e l’altro, vuole appendere al chiodo i panni da opinionista per indossare quelli di conduttrice. Ci è giunta notizia, infatti, di una puntata zero condotta proprio dalla drag queen più celebre del piccolo schermo: “Platinette Talk & Show”, un programma tutto al femminile. Sorrisi ha incontrato Platinette per scoprire i “segreti” del suo show e per sapere cosa ci cela sotto le variopinte vesti alle quali Mauro Coruzzi (suo vero nome) ci ha abituato.

Mauro, togliamoci subito il dente. Se le dicessi “Platinette Talk & Show”?

La lingua batte dove il dente duole.

Come mai?

Non riesco a comprendere le difficoltà incontrate fra la realizzazione della puntata zero e quando con Einstein Multimedia abbiamo iniziato a proporlo alle tv. Capisco che alla base ci sia un’idea quasi banale, però è un mix delle cose che a me piacciono: da una parte un riferimento altissimo al programma di Catherine Spaak “Harem” (in onda su Raitre sino al 2002, ndr), e dall’altra il mondo fatto di unghie finte  e paillettes.

Come vogliamo definirlo allora?

Una sintesi perfetta tra discorsi da parrucchiera e tentativi di approfondire le personalità delle mie ospiti. Volevo saperne di più, conoscerle meglio. Per esempio è stato interessante scoprire che tra Barbara Bouchet (ospite della puntata) e Quentin Tarantino ci sia stato qualcosa di più di una semplice amicizia.

Lo vedremo in onda?

Adesso pare che ci sia una buona risposta da parte di La5. E’ stato visto anche a La7 e reputato un buon programma, ma credo che La7 abbia altri problemi da risolvere. Mentana e l’affollamento, per esempio. Maurizio Costanzo in questo caso parlerebbe di “problema di posti in piedi”.

Il suo programma è tutto al femminile, ma Platinette si sente più uomo o più donna?

Nè l’uno nè l’altro (ride, ndr). Prima era schizofrenica, adesso ha una personalità bipolare. Per quanto riguarda le relazioni sociali, ho più caratteristiche femminili: se devo uscire a cena, preferisco farlo con una donna in maniera tale che gli argomenti non si esauriscano in due secondi.

Da questo punto di vista, qual è l’uomo più donna con il quale è andato a cena?





18
luglio

INTERVISTA AD AMADEUS: MI SPIACE VEDERE 1 CONTRO 100 IN REPLICA

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15
luglio

PAMELA PRATI A DM: PENSO CHE IL BAGAGLINO RITORNERA’ IN GRANDE SPOLVERO. ROBERT DE NIRO E’ SEMPRE ROBERT DE NIRO E UNA PRATI E’ SEMPRE UNA PRATI

Pamela Prati

Pamela Prati

E’ stata la regina del Bagaglino per anni, i suoi sexy balletti hanno fatto impazzire gli italiani. Ora, però, Pamela Prati torna a quel che lei definisce il suo primo amore, la recitazione. La vedremo, così, nel seguito della fiction di Canale5 Due Mamme di Troppo, con Lunetta Savino e Angela Finocchiaro. Proprio in occasione della presentazione della serie, al Roma Fiction Fest, l’abbiamo incontrata e ci siamo fatti raccontare qualcosa in più sul suo nuovo impegno e sulla sua trentennale carriera.

Pamela sempre più proiettata verso la fiction?

Si, è il futuro, ma è anche la passione, l’amore. Sono felice perchè è quello che ho sempre voluto fare e ho aspettato tanto per farmi vedere in questa veste. Anche se io, in realtà, nasco come attrice.

Cosa ti ha impedito di farlo prima?

All’epoca c’erano meno produzioni, la televisione prediligeva gli spettacoli. Adesso, invece, si producono più film e più fiction e i ruoli si sono moltiplicati.

Quest’anno avresti dovuto partecipare all’Isola dei famosi ma se l’avessi fatto non avresti potuto girare Due Mamme di troppo.

Sì, esatto. Sono felicissima di aver fatto questa fiction, perché c’è un cast tutto al femminile con attrici bravissime che stimo tantissimo come stimo il regista, tant’è vero che mi hanno confermata per la seconda serie. Speriamo che vada bene.

E l’Isola rimane un rimpianto, un’occasione mancata?


12
luglio

INTERVISTA A JASON PRIESTLEY. L’ATTORE A DM: NON CHIAMATEMI BRANDON MA FITZ. TORNERO’ A LAVORARE CON LUKE PERRY.

Jason Priestley

Jason Priestley al Roma Fiction Fest

Sono passati anni da quando ha lasciato il personaggio che lo aveva consacrato icona degli anni ‘90, vero e proprio idolo per milioni di teenager nel mondo. Ora Jason Priestley è un uomo di quarantadue anni, ha recitato in altre serie tv, ma non è mai riusciuto a scrollarsi di dosso il suo alter ego televisivo, Brandon Walsh. Ci (ri)prova ora con Call me Fitz, serie canadese dove Jason interpreta un cinico e “anomalo” venditore di auto usate, un vero e proprio antieroe che si pone letteralmente all’antitesi dell’adolescente modello interpretato nel telefilm di Aaron Spelling. Proprio in occasione della presentazione della serie al Roma Fiction Fest l’abbiamo incontrato, insieme all’ideatrice Sheri Elwood e ci siamo fatti rivelare qualche dettaglio in più sulla sua ventennale carriera. A cominciare proprio da Beverly Hills 90210

 Allora Jason la prima domanda è d’obbligo: se ti chiamano o ricordano esclusivamente come Brandon ti da fastidio?

Jason Priestley: No, non è che è mi dia proprio fastidio, però è così, succede. Spero che con Call me Fitz, che mi auguro abbia successo, il pubblico comincerà ad identificarmi con questo personaggio. Sarebbe ora (ride, ndDM). 

Di fatto quando si è protagonisti di una serie di successo come Beverly Hills 90210 diventa difficile scrollarsi di dosso il personaggio.

Jason Priestley: La sfida maggiore per un attore dopo aver interpretato una serie di enorme successo, come nel mio caso, è di riuscire a prendere le distanze nella mente del pubblico. Quel che faccio io è cercare di trovare dei progetti che siano sempre nuovi e finora – sotto questo punto di vista - mi pare di essermela cavata abbastanza bene.

Quali sono state le ragioni del successo straordinario di Beverly Hills 90210?

Jason Priestley: Di sicuro il fatto che nelle prime stagioni si sono affrontate tematiche sociali delicate nel migliore dei modi. Nelle ultime, invece, la serie è divenuta come tante altre.

Sheri Elwood: A mio avviso in quegli anni Beverly Hills rappresentava un po’ il mondo di Hollywood e per la prima volta la vita dei divi diventava, per così dire, accessibile agli occhi degli adolescenti da casa.