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20
gennaio

CLAUDIO GIOE’ A DM: IL TREDICESIMO APOSTOLO 2, QUALITA’ CINEMATOGRAFICA ED EFFETTI HOLLYWOODIANI. POTREBBE ESSERE ESPORTATO.

Claudio Gioè ne Il Tredicesimo Apostolo 2

Claudio Gioè ne Il Tredicesimo Apostolo 2

E’ uno dei volti di punta della fiction Taodue. Dopo il primo ruolo da protagonista con Il Capo dei Capi, per Claudio Gioè il percorso è stato decisamente in discesa grazie alle apprezzate interpretazioni offerte in Squadra Antimafia con Giulia Michelini e Il Tredicesimo Apostolo con Claudia Pandolfi. Questa sera è il momento di accendere i ‘riflettori’ sulla seconda stagione della fiction ‘paranormale’ di Canale 5, che vede nuovamente al centro della scena l’attore palermitano. A poche ore dalla prima, Claudio Gioè racconta a DavideMaggio.it il ’suo’ Tredicesimo Apostolo 2.

Devo iniziare con una confessione. La prima stagione del Tredicesimo Apostolo si è fatta seguire per le prime puntate, poi l’interesse è svanito…

La tua delusione era la mia delusione. Effettivamente c’erano dei problemi e, forse, eravamo poco propensi ad affrontare un genere come questo che non era mai stato trattato. La scrittura, poi, ogni tanto si dilatava per esigenze di rete che, da generalista, è attenta agli ascolti e alle famiglie. Diciamo che la prima stagione è stata un po’ timida come impatto.

Quest’anno, invece?

Ho una sensazione diversa. Trovo tutto molto più a fuoco, anche dal punto di vista della scrittura. La messa in scena è più focalizzata sul genere. Sembra una sorta di 2.0. Abbiamo iniziato a girare con una macchina digitale di ultima generazione, che a Hollywood usano da un po’ di anni, ad altissima definizione; e abbiamo usato ottiche cinematografiche, 35mm. Rispetto alla prima serie, la seconda è molto più cinematografica e questo dà in qualche modo una tridimensionalità maggiore anche alla storia e al racconto.

Pensi che possa giovare?

Si, perchè più credi di toccare il paranormale, meglio è. L’altissima definizione dei fotogrammi ha permesso un’integrazione molto più efficace degli effetti speciali rispetto al girato in pellicola, per poi gonfiare a 35, catturare il fotogramma, digitalizzarlo… tutti passaggi che deterioravano la qualità. Quest’anno, invece, l’integrazione è pazzesca.

Hollywoodiana?

Diciamo che ho visto del materiale paragonabile a qualche pellicola hollywoodiana di una decina d’anni fa. I software che oggi sono a disposizione sono quelli che magari anni fa costavano milioni di dollari…

Stai dicendo che Valsecchi è un po’ vecchiotto rispetto a Hollywood?

No, sto dicendo che la diffusione di questi software permette oggi a un prezzo contenuto di avere risultati ottimi.

Tu sei un fedele di Valsecchi o artisticamente ti senti libero da vincoli?

Non ho nessun vincolo con Valsecchi. Mi sono trovato molto bene e in Italia lo ritengo il miglior produttore di serie televisive. I suoi doppioni sono sempre più interessanti degli altri e fotograficamente sono imparagonabili agli altri. Per quanto mi riguarda se mi metto a fare la televisione, è opportuno cercare di farla top con maestranze che vengono dal cinema e si prestano ad un tipo di prodotto altamente difficile da fare. Penso al Capo dei Capi, a Squadra Antimafia, al Tredicesimo Apostolo: tutte produzione che difficilmente avrei potuto fare con qualcun’altro in Italia. Purtroppo. Spero che ci sia una stima reciproca. In qualche modo devo a Valsecchi il fatto che sia stato il primo produttore ad affidarmi un ruolo da protagonista con il Capo dei Capi. E’ un rischio che in Italia quasi nessuno si assume. Lui invece ha lanciato tantissimi attori.

Per esempio?




20
gennaio

INTERVISTA A BUDDY VALASTRO (BOSS DELLE TORTE): IN ITALIA SI LAVORA PER VIVERE, IN USA SI VIVE PER LAVORARE

buddy valastro

Buddy Valastro

E’ il nostro eroe, è la nostra star“. Discovery Networks non usa mezzi termini per presentare colui che è stato “fondamentale per il lancio di Real Time e per il successo del canale“, Buddy Valastro. Il Boss delle torte è in Italia e noi l’abbiamo incontrato, insieme ad altri giornalisti e blogger, nella sede milanese della multinazionale a stelle e strisce. Una breve chiacchierata che Buddy inizia dichiarando il suo orgoglio per le proprie origini tricolori.

“E’ un onore essere qui anche perchè sono orgoglioso di essere italoamericano. La pasticceria e la cucina mi hanno accompagnato lungo tutta la mia vita e mi fa bene al cuore sapere che i miei programmi qui in Italia siano molto apprezzati”.

Che differenze hai riscontrato tra Italia e America?

Vengo abbastanza spesso in Italia perchè ho dei parenti ad Altamura con cui sono a stretto contatto. La principale differenza tra gli Usa e l’Italia è che voi lavorate per vivere, noi viviamo per lavorare. Ammiro il vostro stile di vita, trovo affascinante, quando vado ad Altamura, o in Sicilia, vedere come ad un certo punto tutti si fermino e vadano a casa per stare insieme. Dovremmo imparare ad avere rapporti così stretti all’interno delle famiglie. A volte bisognerebbe fermarsi per sentire il profumo delle rose. Anche quando sono in Italia per affari, nelle aziende sono tutti alla mano, cordiali, mi invitano a pranzo. E questo succedeva anche prima che diventassi il boss delle torte. In Italia c’è una passione per conoscersi.

Nella realizzazione di dolci preferisci la tradizione, insegnata da tuo padre, o l’innovazione?

La tradizione c’è e vogliamo rispettarla, ma alcune cose bisogna per forza innovarle. Non possiamo rimanere bloccati nella vecchia mentalità, non esiste un solo modo per fare le cose e bisogna adattarsi per sopravvivere, pur rispettando le tradizioni. Mio padre era il mio idolo, il miglior pasticcere del mondo, ma le nostre torte sono diverse. Quando faccio una torta, so che dal Paradiso mi guarda, ma comunque mi viene da piangere perchè penso che vorrei fosse ancora vivo per poterla vedere.


Qualche giorno fa hai realizzato una torta a forma di Oscar…


20
gennaio

FICTION MEDIASET 2014: IN ARRIVO VANITY, UNA MINISERIE SUI TENORINI E IL RITORNO DELLA FERILLI. SI CERCANO NUOVI BELLI

Romeo e Giulietta

Il Tredicesimo Apostolo 2 – La Rivelazione, Il Peccato e La Vergogna 2, e I Segreti di Borgo Larici: sono questi i titoli che compongono la triplice offerta Mediaset per la fiction, che terrà compagnia ai telespettatori nelle prossime settimane. Se per le prime due proposte si tratta del secondo capitolo, nato in seguito al successo della prima stagione, la terza fiction, ovvero I Segreti di Borgo Larici, in partenza mercoledì prossimo, è il primo titolo interamente ideato e prodotto sotto la nuova direzione affidata ad Antonino Antonucci Ferrara. Intervistato dal quotidiano Libero, il direttore della fiction dimostra di avere le idee piuttosto chiare:

“I budget di una volta non esistono più, quindi bisogna cercare di essere molto creativi. Questo vuol dire puntare sulla scrittura, ma anche aprirsi ai giovani produttori, studiando con loro soluzioni innovative, nonché ai giovani attori, anche teatrali. D’altronde le icone di Canale 5 si stanno avviando a superare la quarantina: abbiamo bisogno di nuovi belli.”

Rischio pensione per Arcuri, Garko, Bova, Pandolfi e tutti i volti storici della serialità Mediaset? Assolutamente no. Antonucci Ferrara non intende fare a meno degli attori più amati del piccolo schermo, nè rinunciare alla collaborazione di case di produzione affermate come Ares e Taodue. Intende, piuttosto, studiare nuovi progetti in tandem con realtà diverse, nuove e più agili.

“Valsecchi resta un fondamentale punto di riferimento, soprattutto per il poliziesco e le storie di cronaca. Quando ho assunto l’incarico di direttore, mi sono però accorto di una grave mancanza: abbiamo pochissima commedia. L’unico titolo è I Cesaroni.”

Tra le nuove società al lavoro per realizzare le future fiction targate Mediaset troviamo la Wildside, società di Mario Gianani, che presto racconterà la storia di un matrimonio, seguendo lo stile del celebre serial statunitense 24, ovvero narrando in ogni puntata un’ora del giorno nuziale. Con la Lotus si sta lavorando invece alla versione tv di Tutta colpa di Freud, il film di Paolo Genovese con Marco Giallini, Vittoria Puccini e Claudia Gerini, in uscita al cinema il prossimo 23 gennaio.

Fiction Mediaset 2014 – Foto





19
gennaio

BOOM! LA MIA BANDA SUONA IL POP: ONE MAN SHOW DI PUPO AL VAGLIO DI RAI 1. PRODUCE BALLANDI

Pupo

Pupo

Tenetevi forte perchè, se non conosco male i gusti dei web-telemaniaci, questa non la digerirete con facilità.

Avete presente i one man show? Bene.

Siete anche consapevoli che il direttore di Rai 1 Leone abbia una (interessante) predilezione per spettacoli nei quali ci sia al centro della scena un unico mattatore? Benissimo.

Sapete anche che dopo Sogno e Son Desto di Massimo Ranieri questa voglia di varietà ‘agita’ ancor più il numero 1 dell’ammiraglia Rai? Perfetto.

Sapete, però, qual è il prossimo ‘prescelto’ per uno show con siffatte caratteristiche sulla prima rete pubblica? Pupo!

Proprio così, la tv di Stato sta lavorando ad un progetto che vede il testimone del ricongiungimento moscovita di Al Bano e Romina appropriarsi del sabato sera di Rai 1 per più puntate a primavera inoltrata. Di certezze ce ne sono poche, ma c’è persino un titolo: La mia banda suona il pop.


18
gennaio

GIANCARLO LEONE: IL FESTIVAL DI SANREMO 2014 NON COSTERA’ UN SOLO EURO DI CANONE

Giancarlo Leone e Fabio Fazio

Il Festival di Sanremo costerà sempre meno e produrrà sempre più utili alla Rai. Un primo indizio? La convezione tra la tv di Stato e il comune di Sanremo, che dal 2015 scenderà dai 7 milioni di euro di oggi a 5,2 milioni. Ma questo, chiaramente, non basta. Non basta ad evitare le polemiche su compensi e “spese folli” che ogni anno arrivano puntuali a ridosso della kermesse canora. Per la 64° edizione, su Rai 1 dal 18 al 22 febbraio, si vocifera di costi che sfiorano i 20 milioni. Tutto vero? A parlarne è il direttore della rete ammiraglia pubblica Giancarlo Leone.

Leone assicura: il Festival di Sanremo è pagato con le pubblicità e non con il canone

Intervistato dal Corriere della Sera, il direttore di Rai 1 – di cui abbiamo parlato ieri a proposito di altre eventuali reunion dopo quella di Al Bano e Romina – non smentisce affatto la cifra sopra indicata precisando, però, che non sarà speso nemmeno un euro dei soldi che arrivano dal pagamento del canone da parte dei cittadini:

“Non siamo soliti confermare cifre che poi non sono mai state smentite. Ma anche quest’anno il Festival non costerà un solo euro di canone. Tutte le spese, ripeto, tutte, saranno finanziate dalla pubblicità. Eppure parliamo dello spettacolo più seguito dell’anno [...] Il Festival costerà sempre meno e produrrà utili alla Rai”.

Dunque, nessuna protesta da chi paga il canone se lustrini e paillettes saranno ancora di casa al Teatro Ariston. Così come non c’è da alterarsi più di tanto per i compensi di Fabio Fazio, che Leone giustifica così:





18
gennaio

DMLIVE24: 18 GENNAIO 2014: LEE RYAN DA’ SCANDALO AL GF VIP E CHANNEL 5 E’ COSTRETTA A CENSURARE – PEPPA PIG 6 DA LUNEDI SU RAI YOYO

Lee Ryan - Big Brother UK

Lee Ryan - Big Brother UK

Il DM Live 24 è un post pubblicato ogni giorno (a mezzanotte circa) nel quale, tramite i commenti, vengono raccolte in tempo reale le segnalazioni degli utenti su qualunque programma in onda e, più in generale, in relazione a qualsivoglia notizia televisivamente rilevante. I più interessanti verranno pubblicati nel DM Live 24 del giorno successivo.

Lee Ryan dà scandalo al GF Vip UK

Lee Ryan dei Blue dà scandalo al Gf Vip inglese. Dopo aver confessato di aver fatto sesso con un uomo in passato, si è cimentato con una lap dance talmente hard da essere censurata da Channel Five. Nel frattempo un suo “video hard”, prima di entrare nella casa, è circolato in rete… Qui foto e maggiori info.

Romeo e Giulietta di Zeffirelli, domenica su Rai Movie

Domenica 19 gennaio alle 23.10 per il Grande Schermo di Rai Movie va in onda Romeo e Giulietta (Romeo and Juliet) di Franco Zeffirelli, un classico shakespeariano senza tempo e un enorme successo internazionale, vincitore di due Oscar, tre Golden Globe, due David di Donatello, un BAFTA Award e cinque Nastri d’Argento. Il film utilizza al meglio i volti e i corpi allora sconosciuti dei due giovani attori protagonisti, Olivia Hussey e Leonard Whiting.

Peppa Pig, la sesta serie da lunedi 20 su Rai Yoyo

Arriva a grande richiesta, dal lunedì 20 Gennaio tutti i giorni su Rai Yoyo alle 7.00, 14.15 e alle 20.10 (in inglese), la 6a serie di “Peppa Pig”. La nuova serie continua a narrare la vita quotidiana di una serena famigliola di maialini, composta dalla piccola Peppa, il fratellino George, mamma Pig e papà Pig che si arricchisce di nuove esperienze quotidiane nella variopinta comunità di animali che la circonda: la scuola, le attività sportive, le visite dai nonni, le gite in bicicletta…


17
gennaio

ILARIA DALLATANA A DM: PRIMA DI ANDAR VIA, TENTO IL COLPACCIO CON UN POST-PECHINO SU RAI2. L’EREDITA’, IL MIO ORGOGLIO. IGT, IL MIO RIMORSO. L’ISOLA PRIMA O POI TORNERA’ DA UNA PARTE O DALL’ALTRA. PIU’ PRIMA CHE POI.

Ilaria Dallatana

Ilaria Dallatana

La sorprendiamo mentre chiede “mi porti un altro caffè, per favore?“. E la domanda sorge spontanea: “Sei nervosa?“. Ilaria Dallatana, infatti, ha da poche ore ufficializzato il suo addio, in qualità di Amministratore Delegato, alla società di produzione che ha fondato 13 anni fa con Giorgio Gori e Francesca Canetta, Magnolia. E su davidemaggio.it traccia un bilancio di questi tredici anni di televisione, raccontandoci degli ultimi ‘colpi’ che tenterà di mettere a segno prima del suo addio.

Dicevamo, nervosa?

No, sono un po’ impicciata perchè ho tremila cose da fare e, naturalmente, un po’ agitata perchè è una scelta importante.

Lo sai che mi sembra una scelta strana?

Sono molto inquieta e ogni tanto ho bisogno di cambiare. Per come stavo bene lì, per la squadra che avevo e per le ‘coccole’ del mio azionista, sarei potuta rimanere in Magnolia per tutta la vita, ma ogni tanto bisogna prendersi del tempo e recuperare un po’ di prospettiva sulla propria vita, soprattutto sul quotidiano. Avevo un quotidiano inghiottito.

Ed ora cosa farai?

Farò parte dell’International Development Board di Zodiak (Magnolia fa parte del gruppo, ndDM) che si riunisce a Londra. Saremo io e altri 5 colleghi stranieri, si lavorerà sulla creatività, sulle idee del gruppo. Lo farò non dedicando tanti giorni e tante ore, ma con piacere: mi permetterà di confrontarmi con persone di altre culture e di viaggiare un po’ tra Londra e Parigi. Ma occuperà una parte piccola del mio tempo. Mi riposerò un po’.

A me sembrava strana la scelta perchè quando ci sono dei ‘dietrofront’ non singoli (ha lasciato anche Francesca Canetta), viene da pensare a strategie aziendali…

No. L’andar via insieme è per farci coraggio vicendevolmente. Seperatamente non ce l’avremmo fatta, Magnolia è la nostra famiglia. Ce l’ha fatta Giorgio (Gori, che ha lasciato nel novembre 2011, ndDM) perchè aveva questa nuova sfida da fare (in politica, ndDM). Ho dei magoni e mi sto facendo dei pianti che non puoi immaginare. Il 2013 è stato un anno faticoso, ma abbiamo tenuto botta e abbiamo un 2014 impostato molto bene. Quando prendi qualche legnata, tipo che non fai più l’Isola, ti devi tirar su, ma ti rimotivi molto. E’ un bel momento.

Non è che ti vedremo come assessore al comune di Bergamo? (Giorgio Gori è candidato sindaco)

No, per carità. Non ho il sacro fuoco politico. Sono molto più fancazzista di Giorgio che non riesce a stare senza far niente. Io, invece, sto da Dio.

Quando finisce un’avventura si fanno dei bilanci. Qual è la cosa migliore che hai fatto? E quale la peggiore?

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15
gennaio

MORGAN REPLICA (IRONICO?) E J-AX SI SCUSA: “SONO STATO INSENSIBILE MA QUELLO CHE HO DETTO E’ VERO”

Morgan

C’era da aspettarselo. Le dichiarazioni rilasciate a Tv Sorrisi e Canzoni da J-Ax non sarebbero passate inosservate, soprattutto da parte del diretto interessato Morgan. Il nuovo coach di The Voice 2, infatti, scoperto un improvviso amore per il mondo dei talent show, ha lanciato un’inattesa frecciata al giudice di X Factor, spiegando che nel programma di Rai 2 “Ci sono Pelù e Noemi, discograficamente rilevanti e attivi. Mica come Morgan”.

J-Ax contro Morgan: botta e risposta su Twitter

La replica del pirata non si è fatta attendere e, tramite il suo profilo ufficiale di Twitter, ha preferito spegnere (o ironizzare?) la polemica del rapper ex Articolo 31:

Una chiusa da signore, come hanno scritto alcuni suoi followers, o, tra le righe, una velenosa ma sacrosanta (perché ci starebbe anche tutta) frecciata? Fatto sta che J-Ax ha raccolto la replica, preferendo scusarsi… ma con riserva:

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