Fiction


8
novembre

UN MATRIMONIO: PUPI AVATI SBARCA IN TV PER RACCONTARE 50 ANNI DI STORIA ITALIANA

Un Matrimonio

Una coppia, lui democristiano, lei figlia d’un comunista, raccontati dai 20 ai 70 anni, tra  gioie e dolori,  con intorno genitori,  zii,  figli e  nipoti, il tutto sullo sfondo del dopoguerra, del miracolo economico degli anni 60, del terrorismo degli anni 70, e dei fatti di cronaca che caratterizzarono i decenni seguenti. E’ questa a grandi linee la trama di Un Matrimonio, la fiction in sei puntate, diretta da Pupi Avati, in onda nei primi mesi del 2013 su Rai1. Un affresco dal respiro cinematografico nel quale Avati, di ritorno sul piccolo schermo a distanza di parecchi anni, dosa come di consueto sentimento, ironia e commedia, ispirandosi alla storia dei suoi genitori e guardando alla provincia bolognese e all’Italia del novecento.

Protagonisti principali di quella che si preannuncia come una delle fiction più attese del prossimo anno, gli attori Flavio Parenti e Micaela Ramazzotti. A loro si aggiunge un nutrito cast, composto tra gli altri da Christian De Sica, Valeria Fabrizi e Andrea Roncato, quest’ultimo già  rivalutato artisticamente dallo stesso Pupi nel film Il cuore grande delle ragazze.

La fiction, presentata con successo a Roma alla 26a edizione di Eurovisioni, il festival internazionale del cinema e della televisione, ripercorre dunque la storia di un lungo matrimonio. Tutto inizia con i due protagonisti, ormai settantenni, che tagliano l’importante traguardo delle nozze d’oro, e attraverso i ricordi danno il via ad un flashback che parte nel 1948, dal primo incontro, a Sasso Marconi, fra Carlo Dagnini (Flavio Parenti), figlio di un commerciante benestante, (Christian De Sica), e Francesca Osti (Micaela Ramazzotti), dattilografa dal carattere forte e deciso, figlia di un operaio donnaiolo (Andrea Roncato).




7
novembre

RIS ROMA 3: GUAI IN VISTA PER IL CAPITANO BRANCATO

Euridice Axen

Complice la messa in onda nella serata di Halloween, che ha portato una buona fetta di pubblico giovane ad abbandonare la tv e la concorrenza del campionato, la scorsa puntata di Ris Roma 3 – Delitti Imperfetti è riuscita a collezionare l’ascolto più basso della sua storia. L’episodio dal titolo Palazzi del potere è stato, infatti, seguito da 3.629.000 telespettatori (12,78% di share) calati addirittura ad appena 3.196.000 (12.98%) nell’episodio Tatuaggio mortale. Allarme rosso dunque per la serie Taodue con protagonisti Euridice Axen, Fabio Troiano e Serena Rossi, che questa sera peraltro, con la concorrenza su Italia1 della Champions League, potrebbe avere seri problemi nel provare a riguadagnare terreno e riconquistare il pubblico perduto.

In attesa di scoprire il verdetto auditel di domani, vediamo le anticipazioni dei due nuovi appuntamenti previsti per mercoledì 14 novembre, come sempre alle 21,10 su Canale5. Nel primo episodio dal titolo Il riscatto del capitano, Lucia Brancato è sul banco degli accusati, in quanto il Lupo ed i suoi complici hanno organizzato una trappola per farla incriminare per l’omicidio di Riccardo Vanni, il ragazzo che Lucia cercava di allontanare dalla vita della figlioccia Rosanna. Tutte le tracce trovate dai Ris sembrano dimostrare, in effetti, la colpevolezza di Lucia, la quale viene sospesa dal servizio. Adesso gli altri Ris – con Ghirelli in testa – devono tentare di scagionarla.

Nel secondo episodio intitolato Salvate Lara, dopo la scoperta che Greco aveva fatto la spia per la banda del Lupo parte una corsa contro il tempo per salvare sua figlia Lara, prigioniera dei criminali. I Ris cercano di far credere al Lupo che Greco non è stato ancora scoperto, e che dunque è ancora capace di fornirgli informazioni. Il caso di puntata riguarda invece il ritrovamento del cadavere di una giovane donna sulle sponde del Tevere, che porta i Ris a scoprire una disperata storia di lavoro.


5
novembre

SQUADRA ANTIMAFIA 4: GIANMARCO TOGNAZZI RIENTRA NEL CAST. STRANE ALLEANZE TRA CALCATERRA E DE SILVA…

Squadra Antimafia 4

Sta per terminare l’ottava puntata di Squadra Antimafia 4 – Palermo Oggi, tra scenari sempre più surreali e trame ai confini dell’improbabile – come confermato, del resto, da Marco Bocci -, ed è già tempo di scoprire che cosa accadrà nel prossimo appuntamento, il penultimo della stagione, in onda lunedì 12 novembre.

Non c’è dubbio che le dinamiche in corso alla Duomo si arricchiranno di nuovi colpi di scena. Sarà soprattutto il ritorno in scena di un personaggio che nel corso della terza stagione si era dimostrato particolarmente avvezzo alle collusioni con la criminalità organizzata a stupire i telespettatori della produzione Taodue.

Lunedì infatti rivedremo il famigerato pubblico ministero Antonucci, un ex magistrato corrotto, che aveva favorito i crimini della Abate, che intralcerà i piani di Calcaterra alle prese con un’indagine sempre più spericolata. Non pago dell’alleanza con Rosy Abate infatti il Vice Questore interpretato da Marco Bocci si accorderà in gran segreto anche col cattivissimo De Silva al fine di catturare i fratelli Mezzanotte e i narcotrafficanti talebani con i quali i due mafiosi hanno stretto affari per espandere il mercato dell’eroina in Italia.





2
novembre

I CESARONI 5: RIUSCIRA’ ROCCO SIFFREDI A FAR IMPENNARE GLI ASCOLTI?

Elda Alvigini e Rocco Siffredi

Da Gigi Proietti a Enrico Brignano, passando per Rita Dalla Chiesa, Sergio Muniz e Nino Frassica, la quinta stagione de I Cesaroni si è affidata ad una nutrita schiera di guest star, che poco o nulla hanno però contribuito nel destare l’interesse del pubblico verso la serie, inchiodata da settimane ad un ascolto di poco più di 4 milioni. Chissà che a invertire la tendenza non sia proprio Rocco Siffredi, protagonista di uno dei due appuntamenti in onda il prossimo venerdì 9 novembre alle 21,10 su Canale5.

Nel primo episodio intitolato Da occidente a oriente, Giulio (Claudio Amendola) e Cesare (Antonello Fassari), vista la grossa offerta, decidono di vendere la bottiglieria ai cinesi ma poi restano delusi dalla vita “da pensionati”. Intanto, dopo la notte di passione, Rudi (Niccolò Centioni) evita Alice (Micol Olivieri) e lei ne soffre, cedendo così alle attenzioni di Francesco (Alessandro Tersigni). Ora che è innamorata di Marco (Matteo Branciamore), Maya (Nina Torresi) vorrebbe parlare della cosa ai genitori e a Jay (David Paryla), ma intanto deve recitare nel videoclip che Marco sta girando per il lancio del suo nuovo brano. Tutto ciò mentre Diego (Beniamino Marcone) fa i conti con un amico del passato.

Nel secondo dei due episodi, dall’ironico titolo Senza mezze misure, Stefania (Elda Alvigini) apprende che un famoso regista vuole ricavare un film dal suo romanzo erotico e così chiede a Lucia (Elena Sofia Ricci) di far finta di essere la sua agente; le due in questo modo conoscono Rocco Siffredi e Giulio ne è geloso, anche se non lo ammette. Marco scopre da un giornale la vera identità di Maya, che a questo punto fa di tutto per riconquistare il ragazzo. Miriam (Laura Adriani) lascia Diego (Beniamino Marcone), che ha sorpreso a rubare con Granchio (Tommaso Arnaldi). Infine Regina (Sara Mollaioli) vuole trovarsi un lavoro.


2
novembre

TALE E QUALE SHOW ELEGGE IL VINCITORE, A I CESARONI ARRIVA RITA DALLA CHIESA

Mietta nei panni di Mia Martini

Forte del record di 5.905.000 spettatori e di uno share del 23.04%, torna questa sera l’appuntamento con Tale e Quale Show, il talent curato e condotto da Carlo Conti. La puntata, in onda come sempre a partire dalle 21.10 su Rai1, decreterà il vincitore di questa seconda e fortunata stagione, che visti gli alti riscontri di pubblico proseguirà nelle prossime settimane con quattro appuntamenti speciali, che vedranno tra i protagonisti, insieme ai primi 5 classificati di questa edizione, anche 5 concorrenti della prima stagione.

In attesa di assistere allo scontro tra vecchi e nuovi “imitatori”, questa sera prosegue la gara tra gli 8 vip in gara, pronti a calarsi nei panni di altrettante star della musica nazionale e internazionale. Giò Di Tonno, reduce da ben due vittorie consecutive, rispettivamente nei panni di Amedeo Minghi e Riccardo Cocciante, tenterà una storica tripletta vestendo i panni niente meno che di Louis Armstrong. Gabriele Cirilli si accontenterà di fare il verso a Max Pezzali, mentre Paolo Conticini darà il volto a Massimo Ranieri. A Flavio Montrucchio spetterà invece proporre un’interpretazione di Fabio Concato.

Per quanto riguarda la squadra femminile, Gigliola Cinquetti vestirà i panni di Nada, lasciando a Mietta quelli di Iva Zanicchi. Pamela Camassa si cimenterà con Anastacia, mentre Barbara De Rossi indosserà la parrucca rosso fuoco di Noemi. Le performance dei concorrenti saranno giudicate come di consueto dalla giuria composta da Loretta Goggi, Christian De Sica e Claudio Lippi. Al loro giudizio si aggiungerà eccezionalmente quello del pubblico da casa, che potrà esprimere il proprio pensiero ed eleggere il vincitore attraverso il televoto.

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31
ottobre

RIS ROMA 3: ATTENTI AL LUPO… AL MAIALE, E PURE AL PAVONE

Ris Roma 3 - Delitti Imperfetti

Con i due episodi in onda questa sera, la saga di Ris Roma 3 – Delitti Imperfetti è giunta a metà del suo percorso. Cinque settimane e dieci episodi carichi di suspense e tensione, nei quali la polizia scientifica della Capitale ha cercato invano di catturare la famigerata Banda del Lupo. Un continuo gioco di guardie e ladri, partito sin dalla scorsa stagione, che non può che portarci ad un legittimo interrogativo. Com’è possibile che una banda di sole cinque persone, con in volto delle improbabili maschere dalle sembianze animali (lupo, maiale, scimmia, tigre, pavone), possa tenere in scacco da mesi la squadra dei Ris e seminare terrore in tutta Roma?

Criminali troppo astuti o forse dell’ordine troppo stolte? Probabilmente tutte e due le cose. Fatto sta che tra arresti mancati e imboscate tardive, i nostri eroi capitanati dall’algida Lucia Brancato (Euridice Axen) e dal suscettibile Daniele “Ghiro” Ghirelli (Fabio Troiano), non riusciranno a cavare un ragno dal buco neppure nei prossimi due appuntamenti, in onda mercoledì 7 novembre alle 21.10 su Canale5.

Nel primo episodio dal titolo Biglietto sola andata, fallito all’ultimo minuto l’arresto di un membro della banda, Lucia si troverà ad affrontare dei momenti difficili col Generale Abrami (Massimo Wertmuller) e la Territoriale, poco disposti a sostenerla quando lei crede di aver localizzato il prossimo obiettivo della Banda. Nel frattempo, un professore universitario muore su una nave diretta a Barcellona. A bordo c’è il capitano Ghirelli che, partito per riconquistare Selvaggia (Chiara Gensini), si ritroverà a indagare e capire ben presto che si tratta di omicidio.


30
ottobre

VOLARE: FRANCO MIGLIACCI MINACCIA AZIONI LEGALI CONTRO LA FICTION SU MODUGNO

Beppe Fiorello ne Il Grande Mimmo

Criminali rivalutati ed elevati a modelli generazionali, vite romanzate eccessivamente, omissioni e imprecisioni. Quando si trasporta in tv la vita di un personaggio realmente esistito, il rischio d’incappare in qualche polemica è dietro l’angolo. E così, dopo i recenti e controversi biopic su Tiberio Mitri ed Enzo Tortora, anche la miniserie Volare – La Grande Storia di Domenico Modugno (ex Il Grande Mimmo), dedicata a Domenico Modugno, ancor prima di andare in onda su Rai1, ha creato i primi malumori.

A scatenare le polemiche è questa volta il paroliere Franco Migliacci, amico e storico collaboratore di Modugno, che, dopo aver visto uno spezzone della fiction con protagonista Beppe Fiorello nei panni dell’indimenticato cantante, ha deciso di ricorrere a vie legali, chiedendo di togliere la scena in cui viene mostrata al pubblico la creazione del brano Nel blu dipinto di blu. Migliacci non ha apprezzato il  modo in cui il regista Riccardo Milani e gli sceneggiatori Sandro Petraglia e Stefano Rulli hanno presentato il suo personaggio. Ecco le dichiarazioni del paroliere a Il Corriere della sera:

“Mi sono visto per caso in una scena della fiction trasmessa nella puntata del “Viaggio” di Pippo Baudo dedicata a Modugno e sono rimasto basito. Mi sono sentito offeso e umiliato. Non c’è nulla di vero nella ricostruzione di quell’episodio. Viene ricostruita un’ipotetica discussione tra me e Modugno totalmente inventata. E’ una scena breve, ma sufficiente per dare l’immagine di un Migliacci smarrito, psicologicamente labile! Vengo trattato da Mimmo come un drogato, uno stordito che non capisce niente, un povero deficiente! Tutto falso! Un ignobile tradimento…Un conto è romanzare, un conto è travisare. Non voglio nuocere alla fiction su Modugno, ma devo difendere la mia persona. Sono talmente indignato, che taglierei quella scena con le forbici.”


29
ottobre

SQUADRA ANTIMAFIA 4: PER MARCO BOCCI LA SERIE E’ SURREALE, FOLLE E FUMETTISTICA

Marco Bocci

Con l’uscita di scena di Claudia Mares (Simona Cavallari) da Squadra Antimafia 4 – Palermo Oggi, l’attenzione si è tutta concentrata sul Vicequestore Domenico Calcaterra, il personaggio interpretato da Marco Bocci (qui la nostra intervista). L’attore, noto al pubblico grazie al ruolo del Commissario Scialoja di Romanzo Criminale, e presto in tv nelle miniserie K2 – La montagna degli italiani e Le mille e una notte, entrambe per la Rai, ha recentemente espresso a Tv Sorrisi e Canzoni la sua opinione sulla serie Taodue che lo vede protagonista ogni lunedì sera su Canale5.

“E ’surreale, folle, quasi fumettistico, senza pretese di rappresentare la realtà. D’altronde, bisogna tenere incollati gli spettatori per tante puntate”

Una dichiarazione diretta e sincera quella di Bocci, che descrive alla perfezione il successo di Squadra Antimafia, una serie che, giunta alla sua quarta stagione, riesce ad incollare 5 milioni di fedelissimi spettatori, ai quali poco o nulla importa se le vicende che vedono protagonista la Squadra Duomo siano oramai sempre più improbabili e lontane dalla realtà. Se con beneficio d’inventario abbiamo accettato sin dall’inizio della serie l’amicizia tra un Vicequestore e una malavitosa, non possiamo ora non notare come il gruppo di poliziotti, di un reparto delicatissimo come l’antimafia, lavori sempre più spesso in maniera piuttosto disinvolta, prendendo iniziative personali, esponendosi a pericoli e imboscate tranquillamente evitabili.