Si concludono questa sera su Canale5 le avventure della quinta stagione de I Cesaroni. La serie Publispei con protagonisti Claudio Amendola, Max Tortora e Antonello Fassari, giunge al capolinea dopo ben 29 episodi. Tanti, forse troppi, per una serie che già dallo scorso anno ha iniziato a mostrare i segni del tempo, con trame sfilacciate e un cast meno brillante e sereno rispetto alle prime fortunate stagioni. Lo stesso Amendola, del resto, non aveva fatto mistero degli attriti creatisi sul set, raccontando in diverse interviste di aver avuto delle incomprensioni con alcuni membri del cast. L’attore, ospite della prima puntata di Verissimo lo scorso 22 settembre, dichiarò:
Nelle prime quattro serie ci siamo divertiti molto ma è normale che dopo tanti anni che si lavora assieme possano esserci attriti e incomprensioni. Penso che ogni giorno chi fa questo mestiere, baciato dalla fortuna, debba ricordarselo ma con professionalità. Nomi non ne faccio, comunque… è solo una questione di comportamento umano quello che è successo e che mi ha dato fastidio.
Sempre Amendola, questa volta sulle pagine del settimanale Diva e Donna, pose l’accento sul suo forte legame con la serie e sull’intenzione di non voler lasciare orfana di padre l’allegra famiglia della Garbatella.
Un po’ d’affanno si avverte. Diventa pesante. Ogni serie dura dieci mesi, aumentano gli episodi. Ma io sono debitore a I Cesaroni, mi hanno dato la serenità economica e il successo popolare. Non posso permettermi di rinunciare a un contratto come questo. Poi, senza I Cesaroni, tanta gente va a casa. Penso alle maestranze, alle loro famiglie.
Maestranze e famiglie che visti gli ascolti non certo brillanti raccolti in questa stagione da I Cesaroni (una media di poco più di 4 milioni), potrebbero non dormire sonni tranquilli. Al momento, infatti, non vi è alcuna notizia ufficiale di un sesto capitolo della serie. Allo stesso tempo, però, appare piuttosto difficile che le reti Mediaset rinuncino, in un periodo di crisi economica e d’idee, ad un brand che nonostante il calo di appeal potrebbe ancora dare delle soddisfazioni.