E’ iniziata ieri sera, 14 settembre 2012, la nuova avventura de I Cesaroni, la famiglia allargata della Garbatella più famosa della tv. Dopo una quarta stagione non particolarmente esaltante sul piano degli ascolti e dell’intreccio, un po’ sottotono e complesso, è il momento di un ritorno alle origini, alla semplicità e alla genuinità che il pubblico ha imparato ad amare. Il tutto cade, inevitabilmente, nel baratro del già visto, evitando di attendere qualche succulenta novità che riesca a catturare la nostra attenzione.
Lucia (Elena Sofia Ricci) torna finalmente a Roma cercando un rinnovato contatto con il suo Giulio, l’inossidabile Claudio Amendola, ripromettendosi di riconquistarlo e di riprendersi il suo ruolo di mamma tuttofare saggia e sicura di sé. Siamo quasi certi che la tenace insegnante di lettere riconquisterà il cuore del suo uomo, anche se con tempi e circostanze misteriose, così come sappiamo che il fantastico trio Amendola, Fassari e Tortora ci regalerà numerose scorribande e sketch ironici e demenziali come quello proposto ieri sera, in un alquanto improbabile faccia a faccia con un branco di esperti piloti di potenti e pesanti moto da corsa. La sceneggiatura è un po’ debole e il rischio di incorrere nel noioso e banale è dietro l’angolo.
C’è bisogno di qualcosa di nuovo, di divertente e trasognante, e quale modo migliore di ovviare il problema se non quello di inserire una dolcissima principessina di origini celtiche (Nina Torresi) sotto copertura in casa Cesaroni al posto dell’ansiosa e paranoica Eva (Alessandra Mastronardi)? Si sa, il classico non muore mai e l’alchimia fra i membri del cast è palpabile e vivida come cinque stagioni fa. I giovani continuano a rivelare sorprese, convincenti e drammatici al punto giusto nel risolvere i loro gargantueschi problemi amorosi e adolescenziali. Il piccolo Mimmo (Federico Russo) è cresciuto e ha cambiato voce, Alice (Micol Olivieri) è carina e sicura di sé, Rudy (Niccolò Centioni) è stralunato e ingenuo come sempre e Marco (Matteo Branciamore), rassegnato e trasandato, è pronto a iniziare una nuova vita e a riaprire il suo cuore.