Festival di Sanremo

Notizie, foto, curiosità, anticipazioni, artisti in gara, testi delle canzoni, conduttori, vallette e tutto ciò che si può sapere sul Festival di Sanremo, la kermesse canora più famosa d’Italia.


7
settembre

SANREMO GIOVANI 2016: COME PARTECIPARE ALLE SELEZIONI

Sanremo Giovani

A partire da oggi – lunedì 7 settembre 2015 – e fino a venerdì 9 ottobre sarà possibile inviare le domande di partecipazione alle selezioni per Sanremo Giovani, manifestazione che culminerà nel “talent” in onda su Rai 1 con la conduzione di Carlo Conti e che determinerà le sei canzoni che parteciperanno nella sezione Nuove Proposte al Festival di Sanremo 2016, unitamente a quelle dei due artisti provenienti da Area Sanremo.




24
giugno

PALINSESTI 2015/2016, RAI 1: CARLO CONTI CONDUTTORE DI SANREMO 2016. A NOVEMBRE SANREMO TALENT (5 DAYTIME + 1 PRIME TIME)

Carlo Conti - Presentazione Palinsesti Rai 2015:2016

Carlo Conti - Presentazione Palinsesti Rai 2015:2016

Non sorprende certamente, ma è ufficiale solo da questo pomeriggio: Carlo Conti condurrà anche l’edizione 2016 del Festival di Sanremo, mantenendone anche la direzione artistica per i prossimi due anni. Il direttore di Rai 1, Giancarlo Leone, nel corso della presentazione dei palinsesti 2015/2016 svela l’esistenza di ‘patto’ con il volto di punta di Rai 1, siglato ancor prima che l’esperienza di Conti sul palco dell’Ariston avesse inizio. Queste le sue parole:

Festival di Sanremo 2016: Carlo Conti conduttore e direttore artistico

“Posso svelare un segreto. Quando affidammo a Carlo conti la conduzione artistica e la conduzione del Festival di Sanremo, io chiesi espressamente a Carlo di pensare ad un progetto a lungo termine. Gli dissi: “vorrei che tu ti occupassi di Sanremo per almeno tre anni perchè è importante rifondarlo, rigenerarlo, come spesso c’è bisogno in certi cicli”. E devo dire che Carlo Conti si è mosso in questo senso - come voi avete visto ed è palese – riprogettandolo, portando a 20 le canzoni, riportando i giovani in testa, ricreando la canzone unica e così via. Alla conclusione di un successo che è andato quasi al di là delle nostre aspettative, Carlo ha detto “un attimo, ci devo pensare”; io, in verità, sapevo qual era il nostro patto ma era corretto aspettare le sue conclusioni perchè avrebbe potuto anche cambiare idea. Invece non ha cambiato idea e oggi posso confermare ufficialmente che Carlo Conti farà un trienno del Festival di Sanremo come direttore artistico di Sanremo (considerato quello già fatto, ne restano altri due) e posso annunciarvi che condurrà certamente il Festival di Sanremo 2016. Insieme, poi, decideremo quello che verrà dopo”.

Sanremo Talent: uno show per selezionare i giovani del Festival 2016

Non è tutto. E’ confermato un prime time speciale in diretta dalla cittadina ligure (unitamente a 5 speciali in daytime), con il quale si selezioneranno i giovani del Festival 2016. Il suo nome (provvisorio o definitivo non è dato sapere) è Sanremo Talent. A tal proposito, il direttore Leone dichiara:


16
giugno

FESTIVAL DI SANREMO: LA RAI OFFRE A CONTI LA DIREZIONE ARTISTICA PER IL 2016 E IL 2017. PER LA CONDUZIONE CERCA LA FORMULA GIUSTA?

Carlo Conti

Il mondo vive continui rovesci e stravolgimenti, si sa, e quello televisivo non fa eccezione: chi fino a ieri non era nessuno, di punto in bianco può diventare ricercatissimo, e chi fungeva da Re Mida può finire nel dimenticatoio. Allo stesso modo può avvenire che un conduttore che per anni sia immeritatamente rimasto fuori dal toto nomi sui conduttori per il Festival di Sanremo, oggi, dopo una sola edizione all’attivo, sia il più desiderato nelle vesti di cerimoniere del più prestigioso appuntamento televisivo nostrano.

Festival di Sanremo 2016 e 2017: è cominciata l’era Conti?

E’ il caso di Carlo Conti, ottimo professionista e volto di punta in casa Rai, che lo scorso anno ha avuto finalmente l’occasione di cimentarsi con la conduzione del Festival, dopo anni in cui l’azienda pubblica gli ha preferito volti della concorrenza, attori, comici improvvisati e cantanti prestati alla conduzione. Col suo avvento i risultati sono arrivati, sia in termini di share che di spettacolo, con serate gradevoli e un ritorno alla tradizione che per fortuna non ha avuto il sapore del deja vu.

Per tutte queste ragioni i vertici Rai vorrebbero bissare l’esperienza, anzi, dare l’avvio ad una vera e propria era: stando a quanto leggiamo su Tv Sorrisi e Canzoni avrebbero offerto a Conti la direzione artistica dei Festival 2016 e 2017, lasciandogli la facoltà di decidere poi se occuparsi o meno della conduzione. Una soluzione che probabilmente tranquillizza Carlo Conti, desideroso – nonostante faccia orecchie da mercante sin dallo scorso febbraio – di tornare all’Ariston. A pesare sul mancato scioglimento della riserva sulla conduzione riteniamo ci sia il non aver ancora trovato una formula che possa bissare il successo dell’edizione 2015, senza esporre, dunque, uno dei volti di punta della TV pubblica a probabili debacle che i ‘bis’ portano con sè (cit. Fabio Fazio!).





26
febbraio

CARLO CONTI A DM: PER SANREMO AVEVO BUDGET ULTERIORE MA NON ERA NECESSARIO SPENDERLO. ORA TORNO A CASA CON L’EREDITA’ E POI… SI PUO’ FARE!

Carlo Conti

Carlo Conti

Il Festival di Sanremo 2015 ha avuto un vincitore: Carlo Conti. Il volto di punta di Rai 1, conquistato per la prima volta il palco dell’Ariston, ha riportato con straordinario successo la kermesse a quella pop-olarità che nelle ultime edizioni era stata – diciamo così – messa da parte. Terminato ora l’impegno nella cittadina ligure, Carlo è già pronto a tornare a “casa” con l’Eredità e con una nuova edizione di Si Può Fare, non prima di aver fatto un bilancio con noi di davidemaggio.it.

Carlo, posso darti ancora del tu?

(ridiamo, ndDM) Ci mancherebbe altro. Sono il solito bischero, non è cambiato niente.

Vogliamo fare un bilancio o se ne sono già fatti troppi?

Il bilancio è positivo. E’ un orgoglio aver realizzato un’edizione vista da 9/10 milioni di spettatori: è stato un Festival lineare, senza polemiche; abbiamo fatto ascolti senza dover ricorrere a chissà quale colpo di scena o di teatro. E’ in linea con il mio modo di fare televisione. Tutte le ideine che c’erano dentro sono risultate forti e vincenti. E poi mi sono orgogliosamente messo questa medaglietta sulla giacca per aver portato i giovani in prime time. Sono particolarmente contento, a prescindere dagli ascolti.

Beh, se il mercoledì mattina gli ascolti fossero stati negativi, il Festival avrebbe preso un’altra piega e le critiche sarebbero piovute a raffica…

Ovviamente, fa parte del gioco. E’ accaduta la stessa cosa con le canzoni: in molti si sono ricreduti e adesso accendi la radio e le senti.

E’ incontestabile che con la musica e gli artisti in gara hai intercettato una fetta di pubblico amplissima...

E’ stata l’operazione alla quale ho sempre puntato. Sanremo vince allargando il più possibile la forbice. Ho tolto solo dei sapori estremi: da una parte cose troppo di tendenza, troppo nuove, dall’altra cose troppo tradizionali. Ho cercato di abbracciare tutto il mondo pop attuale, tenendo a mente l’aspetto radiofonico e quello dei nuovi mezzi. Ho fatto quello che faccio normalmente con le mie trasmissioni: per me non esiste il pubblico di Rai 1, esiste il pubblico e basta!

Secondo te perchè hanno aspettato tutto questo tempo per farti fare una delle cose più ovvie da fare?

Ho aspettato anche io a dire il vero. Ho aspettato di avere tutta l’azienda dalla mia parte, di avere un progetto interessante. Le cose vanno fatte quando sono mature, quando il momento è quello giusto.

Sarà il momento giusto anche l’anno prossimo per bissare?


19
febbraio

ARISA: “SANREMO UNA PARENTESI. IL REGGISENO? PENSAVO BASTASSERO I COPRICAPEZZOLI”. E ANNUNCIA UN IMPORTANTE PROGETTO CON DISNEY

Arisa - Le Invasioni Barbariche

Arisa - Le Invasioni Barbariche

A Sanremo non ci tornerà più, almeno da valletta: “E’ una parentesi che non riguarderà più la mia persona, è stata una specie di seminario”. Parola di Arisa, ospite mercoledì sera a Le Invasioni Barbariche.

Serena e rilassata, la cantante di Pignola ripercorre la sua settimana all’Ariston, condita di esilaranti improvvisazioni e qualche imprevisto. “Io sono un po’ sciroccata, lo sanno tutti”, risponde a Daria Bignardi. “Non potevo fingere. Quando divento troppo presente a me stessa divento troppo adulta, un po’ cinica. Ci vuole leggerezza nella vita. La mia vita è leggera, ho la fortuna di avere una persona vicino che si occupa di me e vuole tanto che io viva la vita in maniera bella. Non mi devo preoccupare di tante cose, mi aiuta. Ci aiutiamo a vicenda”.

Arisa ha complimenti per tutti. Definisce Rocio Munoz Morales una “gnocca”, mentre Emma (il presunto gelo tra le due dietro le quinte sta ancora tenendo banco) è semplicemente una “superstar”.

Per quanto mi riguarda mi ritengo libera. Io mi piaccio così, hanno chiamato me ed Emma a fare una cosa che non era la nostra. Siamo state felici di poterci cimentare in esperienze che sfioravano la musica, ma non ci riguardavano direttamente. Ognuno ha portato la sua personalità”.





19
febbraio

DM LIVE24: 19 FEBBRAIO 2015. KATIA RICCIARELLI: RIMETTERE INSIEME ME E BAUDO A SANREMO SAREBBE STATO UNO SCOOP FANTASTICO

Katia Ricciarelli

Katia Ricciarelli

Katia Ricciarelli a ruota libera ai microfoni di Un Giorno da Pecora, il programma di Rai Radio2 condotto da Claudio Sabelli Fioretti e Giorgio Lauro.

Signora Ricciarelli – le chiedono -  secondo lei Pippo Baudo tornerà mai a condurre Sanremo?

Non credo, ma i suoi Festival sono ancora tutti lì, in bacheca, sarà difficile superarli”.

Conti è il nuovo Baudo?

Sono contraria a fare paragoni”.

Conti ha cercato di far rimettere insieme Al Bano e Romina.

E non ci è riuscito”.

Si riferisce al mancato bacio tra i due?

Mi sembra sia stata più una morsicata”, ha scherzato la Ricciarelli.

E se Conti avesse provato a rimetter insieme lei e Baudo?

Quello sarebbe stato uno scoop fantastico, io non ho mai avuto rancori nei confronti di Pippo. Mi spiace che tra noi non ci sia un rapporto civile diciamo. Non dico che si dovrebbe andare a cena insieme, ma almeno un ciao come stai…”.

Non vi sentite mai?


18
febbraio

IL VOLO E L’ITALIA REALE (CHE NON E’ QUELLA DI DARIA BIGNARDI)

Il Volo

Daria Bignardi, sulle pagine di Vanity Fair, invita a farsene una ragione: “per il resto del mondo Il Volo siamo noi“.

La giornalista, che si definisce ironicamente radical chic (e noi che credevamo avesse preso finalmente coscienza di sè), spiega che il trio di “tenorini” si inquadra perfettamente nella visione stereotipata che il resto del mondo ha del nostro Paese. Un cliché, quello della “bella Italia”, che avremmo tentato invano di scrollarci di dosso negli ultimi anni. Ora però siamo costretti a rassegnarci.

Daria Bignardi “fattene una ragione”

La verità è che chi dovrebbe farsene una ragione è proprio Daria Bignardi e con lei tutto il popolo di Twitter e di radical chic, “inorridito” dalla vittoria de Il Volo. Ginoble, Boschetto e Barone non sono (solo) dei prodotti d’esportazione ma “siamo noi“. Non solo Il Volo non partecipava all’Eurovision (dove con ogni probabilità trionferanno) bensì al Festival della Canzone Italiana, ma il 56% del pubblico sanremese televotante non è mica composto da immigrati o americani in vacanza.

Da escludere pure che a votarli siano stati solo mamme, nonne e parentame vario, in considerazione della mole di voti ricevuti e del fatto che Grande Amore stia volando su Itunes. Ma probabilmente gli stessi che gridavano al fenomeno per Lorenzo Fragola, primo sulla stessa piattaforma subito dopo X Factor, questa volta taceranno o forse parleranno sì di fenomeno, ma da baraccone. Prima o poi agli snob 2.0 bisognerebbe far capire che l’Italia non è Twitter, che il talent show più visto nella storia della tv non è X Factor – ma la seconda edizione di Ti Lascio Una Canzone (quella in cui i futuri componenti de Il Volo muovevano i primi passi) – che ci sono più teenager sintonizzati su Un Medico in Famiglia che su Gomorra.


18
febbraio

LE PAGELLE DELLA SETTIMANA TV: SPECIALE SANREMO 2015

Festival di Sanremo

Promossi

10 ad Al Bano e Romina (per video e maggiori info clicca qui). L’ex coppia d’oro della musica italiana finalmente riunitasi sul suolo tricolore non può che emozionare, nostalgici e non. E’ stato l’evento di un Festival che di evento ha avuto poco. Voto all’intensità del momento, non certo ad Al Bano che, forse per emozione o semplicemente carattere, ha sovrastato un’insolitamente vispa Romina.

9 a Carlo Conti. Scanzonato ma mai sopra le righe, è stato super protagonista della settimana festivaliera, molto più dei predecessori Fazio e Morandi. Carlo ha dato una risposta a chi, ritenendolo un “mediano” della tv, lo considerava inadatto.

8 a Nek. Il rischio di un’assenza dalle scene, più o meno lunga, era quello di una perdita d’appeal in favore delle nuove leve dei talent show. E, invece, Filippo Neviani, di ritorno all’Ariston, non perde occasione per dimostrare chi è e chi è stato.

8 a Il Volo. Avrebbero potuto cantare anche l’elenco telefonico e probabilmente avrebbero vinto lo stesso. L’attaccamento che il pubblico di Rai1, che lo segue dai tempi delle edizioni record di Ti lascio Una Canzone, è smisurato. La loro vittoria ha fatto storcere il naso a molti, eppure se rapportiamo brano ed esecuzione al loro genere quanto portato sul palco dell’Ariston non è poi così male. Peraltro è giorni che stazionano alla prima posizione su I Tunes.

7 al Festival di Sanremo 2015. Sarà per la conduzione familiare di Conti, sarà perchè ormai la gara canora in tv è di casa o per una serie di scelte autorali dalla latente originalità, ma questo Festival sembra aver preferito la normalità al fattore evento (eccezion fatta per Al Bano e Romina che comunque potevano esser sfruttati ancora di più). Se comunque nelle ultime edizioni la noia era in agguato, quest’anno quanto meno c’è stato un certo ritmo nella scaletta e un sacrosanto sapore nazionalpopolare.

7 ad Annalisa. In un Festival in cui i talent show per “adulti” non hanno brillato, lei è quella che si è piazzata meglio. E pensare che tra tutti gli ex amici ancora in auge è quella che più si è staccata dal programma che l’ha lanciata. Sarà (anche di questo) il merito del suo quarto posto?

7 ad Arisa. Rosalba Pippa ha sin da subito sfoderato gli artigli, mostrandosi più sicura rispetto ad una tesissima Emma. Ha fatto di testa sua, senza ben ponderare il contesto, ma alla fine ha lasciato il segno. Non potendo contare né su glamour e né tanto meno su capacità nel condurre, la cantante lucana ha scelto la via dell’imprevedibilità portando, nel bene e nel male, qualche sprazzo di “follia” all’Ariston.

7 alle Nuove Proposte posizionate in access prime time. E’ la cosa di cui Conti va più orgoglioso e in effetti ne ha tutti i motivi. Ha trovato un modo per valorizzare i giovani senza però intaccare gli ascolti del Festival.

6 al claim Tutti cantano Sanremo. Giusta la trovata del filo conduttore, peccato che nella maggior parte dei casi non si sia riuscito ad integrarlo con efficacia nella scaletta. La scelta degli ospiti, poi, non è stata sempre felice (perchè fare uno spottone a Joe Bastianich e Sky?).

Bocciati

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