Le Invasioni Barbariche


10
marzo

DARIA BIGNARDI STANCA DI FARE LE INVASIONI: E’ DIVENTATO UNA FATICA!

Daria Bignardi

Maurizio Crozza a parte, capace di strappare ancora risate e ascolti (le prime due puntate di Crozza nel Paese delle Meraviglie hanno raccolto in media quasi 2 milioni e mezzo di telespettatori, pari all’8.54% di share), in casa La7 i sorrisi latitano al pari dei numeri. Quel settimo canale del telecomando che sembrava destinato ad infastidire i primi sei vive una fase di stanca. Uno dei simboli di questa “sofferenza”, per sua stessa ammissione, è Daria Bignardi.

Daria Bignardi: “Faccio fatica a fare Le Invasioni”

La conduttrice, al timone della decima edizione de Le Invasioni Barbariche (ogni mercoledì alle 21.10 su La7), inizia a palesare una certa stanchezza. In effetti, quella Daria barbarica, ficcante, talvolta anche antipatica, ma pur sempre stimata e temuta dall’intervistato di turno, sembra essersi un po’ raffreddata. La Bignardi, per dirla con un suo sfortunato programma, è quasi “glaciale”. Gli ascolti non aiutano (Le Invasioni si attestano attorno al 3% di share, mentre un anno fa erano al 4.68%) così come non aiuta una diretta di oltre tre ore a settimana, fatta di faccia a faccia di cui la tv ormai abusa tutti i giorni.

“Io adesso faccio un programma troppo lungo, con troppe interviste. E’ diventato una tale faticaFaccio troppa fatica sia a prepararmi come vorrei che a dare sempre tutto quello che vorrei dare”




5
marzo

LE INVASIONI BARBARICHE E IL ‘COMPAGNO’ INSINNA: “SOGNO UN PAESE IN MANO A LANDINI, DON CIOTTI E STRADA”

Flavio Insinna e Daria Bignardi

Se le aspiranti Miss sognano la pace nel mondo, Flavio Insinna non è da meno e aspira ad un Paese “che dia lavoro, serenità e lavoro un po’ a tutti”. E’ il manifesto “elettorale” del conduttore di Affari Tuoi, che sembra asfaltare l’attuale classe politica, senza se e senza ma. Fosse un film sarebbe Salvate il compagno Insinna, autoproclamatosi “giullare e pagliaccio”, ma di fatto incline all’attivismo politico a Le Invasioni Barbariche:

Sogno l’Italia in mano a Don Ciotti, Maurizio Landini e tutta la sanità a Gino Strada”.

Logorroico ed iper-elettrico come da tradizione, Insinna inonda la Bignardi di alta retorica e raffinato populismo accolto da applausi fragorosi:

Mi piacerebbe un Paese senza Affari Tuoi, ma con un altro bel gioco dove non ci sia bisogno di dare una chance in più ad una famiglia. Vorrei che alle 20.40 si potesse cantare”.

Informarlo che a fine marzo tornerà il Karaoke forse potrebbe tranquillizzarlo. Sui politici, invece:

“Si fa fatica a dare l’esempio. La mattina accendo la tv e vado a lavorare già sconfitto. Li vedo litigare, sono beghe di cortile difendono il loro orticello. Nel mio Paese dei sogni la classe politica non si fa corrompere, non devo pensarlo lontanamente, devono essere migliori di noi, invece ogni giorno è una sconfitta”.


5
marzo

SCINTILLE A LE INVASIONI, BIGNARDI A SCAMARCIO: “ME LE STAI FACENDO GIRARE”

Riccardo Scamarcio - Invasioni Barbariche

Riccardo Scamarcio - Invasioni Barbariche

Riccardo Scamarcio non parla volentieri della propria vita privata, e questo lo sapevamo. Ma che arrivasse quasi a negare l’evidenza delle pubblicazioni di matrimonio con Valeria Golino, tenendo il broncio alla Bignardi durante quasi tutta l’intervista alle Invasioni Barbariche, oggettivamente se lo aspettavano in pochi.

L’attore, ovviamente in promozione del suo nuovo film “Nessuno si salva da solo”, prima la butta sull’ironia fingendo problemi di audio, poi innesca un duello verbale e di occhiatacce con la conduttrice, che spara sul video wall il documento che attesta le future nozze.

Non voglio esplicitare in questo luogo la mia gioia taglia corto Scamarcio – io sono iper-socievole, per quanto posso cerco di non condividere…

La Bignardi insiste, credendo di poterla avere vinta (“Dicci almeno perché ti sposi! La risposta te la dico io dai: perché la amo!”), tuttavia è costretta ad incassare l’ennesimo affondo del suo ospite: “Guarda, non lo dico a te”.

E’ il punto di rottura. La Bignardi non cela l’irritazione e ricorda come, al contrario, si fosse trovata in piena sintonia nell’intervista con la Golino. Eppure Scamarcio prosegue nella provocazione: “Potremmo litigare. Sarebbe sicuramente più vero, non sarebbe male”.

A quel punto la padrona di casa affila le unghie:

“Sei molto bravo (parlando del film, ndDM) anche se ammetto che me le stai facendo girare!”.

Il precedente a “L’era glaciale”





26
febbraio

SILVIO MUCCINO A LE INVASIONI BARBARICHE: “GABRIELE HA TRASFORMATO IL DOLORE IN TRISTE REALITY. LE SUE DICHIARAZIONI MI VIOLENTANO”

Silvio Muccino

Silvio Muccino

L’occasione per promuovere il suo film in uscita e scrivere la parola fine sul difficile rapporto col fratello. Silvio Muccino vuota il sacco a Le Invasioni Barbariche, accusando Gabriele di aver spettacolarizzato i loro screzi:

“Per motivi che non riesco a condividere Gabriele ha reso questo ovvio dolore mio, suo, nostro un triste reality. Ho passato sette anni di silenzio dove lui ha parlato di continuo: su Twitter, su Facebook, sui giornali”.

Ad accennare alle vicende familiari non è la Bignardi, bensì lo stesso attore, nelle sale dal 26 febbraio con “Le leggi del desiderio”, di cui è anche regista. Ed è proprio il tour promozionale a creargli i maggiori fastidi: “Questo film mi ha reso felice, ma mi trovo ahimé sempre di fronte a una domanda: come va con tuo fratello?”.

Muccino a quel punto rivela di aver rotto i ponti pure con i genitori:

“Non ho rapporti con loro. Anni fa feci una scelta che sentivo necessaria e di cui ho sempre evitato di parlare per pudore. Ci sono cose che dovrebbero rimanere nella famiglia. Affrontai motivi gravi con loro. Anche per questo sono basito dalle dichiarazioni pubbliche di Gabriele che ogni volta mi violentano in quanto mi portano a dover inevitabilmente rispondere a delle domande. Quando in una famiglia un elemento punta il dito e indica un qualcosa che non va, si può reagire in due modi: o si prende in considerazione questo fatto, oppure si può non voler accettare. Questo significa dire che è pazzo, depresso. Io non sono né pazzo, né depresso”.


19
febbraio

ARISA: “SANREMO UNA PARENTESI. IL REGGISENO? PENSAVO BASTASSERO I COPRICAPEZZOLI”. E ANNUNCIA UN IMPORTANTE PROGETTO CON DISNEY

Arisa - Le Invasioni Barbariche

Arisa - Le Invasioni Barbariche

A Sanremo non ci tornerà più, almeno da valletta: “E’ una parentesi che non riguarderà più la mia persona, è stata una specie di seminario”. Parola di Arisa, ospite mercoledì sera a Le Invasioni Barbariche.

Serena e rilassata, la cantante di Pignola ripercorre la sua settimana all’Ariston, condita di esilaranti improvvisazioni e qualche imprevisto. “Io sono un po’ sciroccata, lo sanno tutti”, risponde a Daria Bignardi. “Non potevo fingere. Quando divento troppo presente a me stessa divento troppo adulta, un po’ cinica. Ci vuole leggerezza nella vita. La mia vita è leggera, ho la fortuna di avere una persona vicino che si occupa di me e vuole tanto che io viva la vita in maniera bella. Non mi devo preoccupare di tante cose, mi aiuta. Ci aiutiamo a vicenda”.

Arisa ha complimenti per tutti. Definisce Rocio Munoz Morales una “gnocca”, mentre Emma (il presunto gelo tra le due dietro le quinte sta ancora tenendo banco) è semplicemente una “superstar”.

Per quanto mi riguarda mi ritengo libera. Io mi piaccio così, hanno chiamato me ed Emma a fare una cosa che non era la nostra. Siamo state felici di poterci cimentare in esperienze che sfioravano la musica, ma non ci riguardavano direttamente. Ognuno ha portato la sua personalità”.





5
febbraio

SIMONA VENTURA A LE INVASIONI: “CI SONO BLATTE CHE TI SUCCHIANO LO SPORCO PER FINIRE SUI GIORNALI”. “SEMBRA CHE TUTTI SAPPIANO FARE QUELLO CHE FACCIO IO, NON E’ COSI’”

Simona Ventura a Le Invasioni Barbariche

Simona Ventura a Le Invasioni Barbariche

E la #blatta diventò rapidamente tendenza su Twitter. Lanciato da Simona Ventura a Le Invasioni Barbariche, l’hashtag non ha avuto destinatari espliciti, ma solo supposti. “Io divido le persone in due categorie – dice a Daria Bignardi – quelle perbene e quelle blatte. Le blatte sono quegli scarafaggi che si nutrono dello sporco degli altri”.

Copertina CHI - Mara Venier - Simona Ventura

Copertina CHI - Mara Venier - Simona Ventura

Di sicuro non si riferiva ad Alessia Marcuzzi: “Alessia fa parte della prima categoria, è bravissima e adorabile. Le blatte sono molte, gente che ti usa per la visibilità, per andare sui giornali”. Una dichiarazione che – per pura casualità, di questo ne siamo certi – viene rilasciata proprio nel giorno in cui il settimanale Chi è in edicola con la copertina che vedete qui a lato.

Simona Ventura: non ho gioito per il rinvio della prima dell’Isola dei Famosi

Impossibile non parlare dell’Isola dei Famosi, sua creatura mai completamente accantonata:

“Non so perché non sono più all’Isola”, ha risposto alla Bignardi che le chiedeva i motivi dell’addio al programma. “E’ ovvio che un programma come l’isola me lo sono cucito addosso. L’ho scelto, l’abbiamo creato, ci ho messo il sangue, la passione, la salute. Ogni isola mi ricorda un momento della mia vita”.

La Ventura garantisce di non aver esultato quando la tempesta tropicale ha mandato all’aria la prima puntata della decima edizione, causandone il rinvio: “No, non godo delle disgrazie altrui. La cosa che mi ha fatto sorridere è che mi è arrivata una quantità enorme di affetto”.

Tornando alla sua esperienza, confessa un retroscena relativo al suo sbarco sull’Isola risalente all’edizione del 2011: “Andai là perché avevo il sentore che volessero chiudere la trasmissione per pochi ascolti. Non potevo permetterlo”.

Simona Ventura non parla della Venier


29
gennaio

BRUNO VESPA: “TWEET DI RENZI IRRITUALE”. GIULIA INNOCENZI ALL’ATTACCO: “LUI NEI TALK CI E’ NATO”

Bruno Vespa - Invasioni Barbariche

Bruno Vespa - Invasioni Barbariche

La guerra tra Renzi e i talk show non preoccupa Bruno Vespa, che non si sente chiamato in causa dalla furia del Capo del Governo. Ospite de Le Invasioni Barbariche assieme a Giulia Innocenzi, il padrone di casa di Porta a Porta minimizza il peso del tweet pubblicato dal premier lunedì sera.

“Se si rivolgeva a me? E io che c’entro! Chi è al potere non è che proprio ci ami. D’Alema ci chiamava iene dattilografe, Berlusconi si sentiva circondato da giornalisti comunisti. Certo, è irrituale che il Presidente del Consiglio scriva quei tweet”.

Il messaggio incriminato di Renzi era comparso mentre in tv andavano contemporaneamente in onda Quinta Colonna su Rete 4 e Piazza Pulita su La7. Ma l’obiettivo dell’ex rottamatore era ovviamente la trasmissione di Formigli, che proprio in quegli istanti stava disegnando i possibili scenari relativi all’elezione del nuovo inquilino del Colle: “Trame, segreti, finti scoop, balle spaziali e retropensieri: basta una sera alla Tv e finalmente capisci la crisi dei talk show in Italia”. Non pago, aveva rincarato la dose replicando ad un suo follower: “Dobbiamo cambiare modo di raccontare l’Italia e la politica. Non siamo quella roba lì”.

“A Renzi evidentemente quel tipo di talk non piace”, ha proseguito il giornalista aquilano. “Ciascuno di noi fa un programma diverso, ha un suo pubblico, piace ad alcuni e non ad altri. Ci sono diciannove trasmissioni politiche, c’è spazio per tutti”.

Decisamente meno tenera l’osservazione della Innocenzi:


22
gennaio

INVASIONI DI LUCI E ADDII ANNUNCIATI: FERRARA LASCIA ‘IL FOGLIO’ A CERASA, SIGNORINI FISSA LA SCADENZA

Giuliano Ferrara - Le Invasioni Barbariche

Giuliano Ferrara - Le Invasioni Barbariche

Venti minuti passati a lavarsi la faccia per la vista apparentemente appannata, altrettanti spesi col muso sul telecomando a smanettare tra le impostazioni della luminosità e di contrasto del televisore. Ma poi ti accorgi che appena il regista stacca su un’altra camera tutto torna a posto ed è solo la Bignardi ad apparirti in versione ‘angelicata’. Ebbene sì, l’effetto aurea paradisiaca avvolge pure la Daria nazionale, che per l’intera seconda puntata de Le Invasioni Barbariche si guadagna un posto d’onore nell’olimpo degli “illuminati”.

Il talk show di La7 si apre e chiude con due addii annunciati, più o meno imminenti. Giuliano Ferrara ufficializza infatti il prossimo abbandono della direzione del Foglio.

“Accadrà presto, stiamo entrando nel ventesimo anno – rivela il giornalista – lascerò a Claudio Cerasa. Ci sono ancora questioni societarie da definire in maniera formale e rigorosa. Farò il tifoso del Foglio e continuerò a scrivere per il Foglio se Cerasa lo vorrà. Non credo di rottamarmi, faccio un gesto superbo. Farò tante altre cose, esistevo prima, esisterò dopo”.

Passano quasi due ore e la storia si ripete. La Bignardi segnala ad Alfonso Signorini la confessione di Ferrara e anche il re del gossip manifesta l’intenzione di mollare presto. “Ho imparato a volermi bene e questo mi fa amare il gossip un po’ di meno. Ma non me ne dispiaccio”.


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