Interviste



7
dicembre

ALESSANDRO DI PIETRO A DM: SBAGLIATA LA COLLOCAZIONE DI ‘STORIE VERE’, OCCHIO ALLA SPESA FACEVA PIU’ ASCOLTI

Alessandro Di Pietro

E’ considerato il re delle casalinghe, il paladino dei consumatori. Alessandro Di Pietro conosce infatti i segreti del buon vivere domestico e ogni giorno, alle 10.00, a Unomattina Occhio alla spesa regala consigli preziosi per migliorare l’economia delle famiglie italiane. Il conduttore di Rai1 aiuta così le massaie ad acquistare i prodotti più convenienti al mercato, fornendo loro le dritte per riempire la dispensa senza far piangere il portafoglio. Un vero “servizio pubblico”, del quale abbiamo approfittato anche noi di DM in vista del Natale…

Unomattina Occhio alla Spesa sembra particolarmente attuale in questi tempi di crisi…

Sì, l’attualità del programma si è manifestata nel corso di tutti i suoi dieci anni di vita, a partire dal gennaio 2002, quando lo inventai e proposi a Rai1. In quel periodo ci fu il passaggio tra la lira e l’euro, con l’aumento dei prezzi e il verificarsi della più grande speculazione economica degli ultimi 100 anni. Ma Occhio alla Spesa è attuale anche oggi, quando molte famiglie non riescono ad arrivare alla terza o addirittura alla quarta settimana del mese.

Come sono cambiati i consumi degli italiani con la crisi?

Sono cambiati per due aspetti. Il primo è quello quantitativo, con un crollo direttamente proporzionale alla scarsità di entrate nel bilancio familiare. In Italia, infatti, gli stipendi non cambiano da quindici anni mentre il costo della vita si è triplicato, originando così delle fasce di povertà. L’altro aspetto riguarda l’aumento del tasso d’indebitamento delle famiglie, favorito anche da quelle offerte sospette che ti invitano a comprare oggi e pagare domani: l’opposto del concetto di risparmio.

Secondo lei è possibile e conveniente tornare al vecchio conio, come alcuni teorizzano?

No, perché qualsiasi Paese della Comunità Europea che tornasse indietro verrebbe tagliato fuori e questo sarebbe un trauma dal punto di vista economico.

Ad un anno dal suo insediamento, quali conseguenze concrete hanno portato le manovre del Governo Monti?

Il Governo ha rimesso in piedi un’economia i cui frutti si vedranno solo nel prossimo triennio. Nel frattempo la famiglia italiana, che già si trova in condizioni difficili, dovrà sostenere una pioggia di tasse: l’Imu, l’aumento dell’Irpef e dell’Iva sui prodotti dal 20% al 21%… La sua situazione è in via di peggioramento, poi dal 2015 ci sarà una ripresa, con l’abbassamento dei prezzi e l’aumento dei consumi.

In questa stagione Occhio alla Spesa è stato inglobato all’interno di Uno Mattina. Si sente ridimensionato?




5
dicembre

ANGELO VAIRA (CAMBIO CANE) A DM: NON MI PIACCIONO I METODI UTILIZZATI DA CESAR MILLAN (DOG WHISPERER)

Angelo Vaira

In quindici anni di carriera ha aiutato centinaia di cani girando in lungo e largo per lo Stivale. Ora, Angelo Vaira, che per professione agevola le relazioni cani-padroni, mette a disposizione del pubblico televisivo la sua passione cinofila. Ogni venerdì alle 21.55 il dog coach è protagonista su Fox Life di Cambio Cane, nuovo docureality, prodotto dalla Stand by Me di Simona Ercolani, in cui due famiglie si scambiano per una settimana il proprio amico a quattro zampe allo scopo di superare alcuni problemi relazionali con l’animale.

Angelo, una vita da cani la tua!

E’ un mondo più prezioso di quanto si possa immaginare. Il cane può insegnarci molte cose, quando ti occupi bene di lui, cambi stile di vita ed è come si ti riappropriarsi delle tue radici.

Da dove nasce la tua passione?

Sin da piccolo, anche se il mio primo cane l’ho adottato solamente in età adolescenziale. A 8 anni sono rimasto affascinato da un libro in cui si parlava di un pastore tedesco e ho passato la giovinezza a raccattare cani per strada chiedendomi se un domani sarei potuto diventare un addestratore.

Hai anche un metodo tutto tuo, insegnato nella tua scuola di formazione cinofila Think Dog.

Non mi piacevano i metodi che andavano per la maggiore, basati sulla forza e sulla dominanza, e partendo dagli approcci anglosassoni sull’educazione gentile ho elaborato delle mie teorie.

Non sarai un fan di Cesar Millan, l’educatore del reality Dog Whisperer – Uno Psicologo da Cani

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


4
dicembre

VLADIMIR LUXURIA A DM: HO CAMBIATO NOME… DOPO L’ISOLA, IN RAI NON HO SENTITO PIU’ NESSUNO

Vladi

Vladimir Luxuria non c’è più. Nessuna fine tragica, preferiamo immaginarla su un’isola caraibica stesa a sorseggiare drink e prendere il sole. Se Federica Sciarelli volesse mettersi sulle sue tracce le ricordiamo che l’ultimo avvistamento risale allo scorso anno, a Cayo Cochinos, in qualità di inviata dell’Isola dei Famosi. A colmare il vuoto lasciato da Valdimir oggi c’è semplicemente Vladi. E’ così che lei, prima transgender entrata nel Parlamento Italiano, vuol essere chiamata oggi. Un cambio di nome che coincide con una nuova avventura televisiva su La7 come conduttrice del programma Fuori di Gusto assieme alla coppia radiofonica Fede e Tinto, in onda ogni sabato dal 15 dicembre.

Partiamo dal nuovo nome. Come mai solamente Vladi?

E’ un nome più carino, Vladimir ormai mi stava un po’ stretto, troppo maschile a questo punto della mia vita. Per non parlare poi del “cognome” Luxuria. Diciamo che se Vladimir oggi cozza un po’ con il genere sessuale, Luxuria va un po’ contro l’anagrafe. Andava bene anni fa, con le piume, i travestimenti, gli eccessi. Oggi sono più sobria ed era il caso di cambiare.

Come è nato il tuo approdo a La7 in Fuori di Gusto?

Sono molto contenta di lavorare a La7, è una delle reti che amo di più dove ci sono ottimi programmi di qualità e di informazione giornalistica, per non parlare del Tg di Mentana che seguo sempre. C’è poi Santoro, che credo sia una grande risorsa, così come Crozza. L’idea di partecipare a Fuori di Gusto è nata dal Cous Cous Festival in Sicilia, dove ho incontrato Fede e Tinto, i conduttori di Decanter, su Radio2. Fra noi è nata una bella alchimia, ho detto che mi sarebbe piaciuto lavorare assieme…e poi è arrivata la chiamata per il programma.

Che tipo di programma sarà?

Si tratta di un viaggio, un programma on the road in giro per tante località italiane a scoprire le bellezze paesaggistiche, culturali, artistiche e culinarie. Andrà in onda ogni sabato alle 11. Un programma che mi piace da morire, perché nei viaggi incontro gente comune che mi spiega come si vive nelle varie parti d’Italia. Ho intervistato la classica “Azdora” di Modena che mi ha insegnato come fare i tortellini così come il “cozzaruolo” di Taranto che mi ha spiegato come distinguere la cozza maschio da quella femmina…
[


Ti è dispiaciuto che la Rai non abbia riconfermato l’Isola dei Famosi?





3
dicembre

TESSA GELISIO A DM: MI PIACEREBBE ESSERE LA MILENA GABANELLI IN VERDE DI MEDIASET

Tessa Gelisio @foto Luigi Zomparelli

Occhi da cerbiatto ma tempra da lupo. Tessa Gelisio non fa fatica ad accostarsi all’animale selvatico per eccellenza; del resto, quella per la natura vera e incontaminata, è una passione che la accompagna sin da giovanissima e che pian piano è diventata un lavoro. E’ lei, infatti, il volto Mediaset che ogni martedì, al fianco del rugbista Martin Castrogiovanni, guida la nuova edizione de Lo Spettacolo della Natura, il programma documentaristico di Rete 4 che ci porta alla scoperta delle meraviglie del nostro Pianeta.

Tessa, parafrasando il titolo della tua trasmissione: cos’ha di spettacolare la natura?

Tutto, la sola esistenza umana è straordinaria. Dinanzi a qualsiasi forma di vita provo stupore così come mi meraviglio nel vedere le varie strategie di sopravvivenza e adattamento. Le creature viventi, poi, sono tutte abbastanza buffe e originali.

Cosa ti ha più affascinato nelle nuove puntate de Lo Spettacolo de La Natura?

Tante cose, devo ammettere che questa edizione è molto ricca. In esclusiva per l’Italia abbiamo visto e vedremo documentari che si pongono al vertice della documentaristica mondiale. Mi riferisco a Inside the Human Body della Bbc che ci fa scoprire il corpo umano da un punto di vista inedito, o a Earth Flight dove si racconta il mondo con lo sguardo dei grandi migratori grazie a nuove tecniche di ripresa che hanno permesso di “volare insieme agli uccelli”. E poi, bellissimo esteticamente, è Mega Hunters di National Geographic che narra le incredibili avventure dei più grandi predatori del Pianeta.

Quando ti hanno detto che avresti affiancato un rugbista, cosa hai pensato? Ti aspettavi il belloccio da calendario?

Non conoscevo Martin Castrogiovanni come sportivo perché sono ignorante in materia, ma l’avevo visto negli spot. Credo che coinvolgerlo sia stata un’ottima idea perché è un personaggio positivo e simpatico.

Se Tessa fosse un animale che animale sarebbe?

Fin da piccola mi sono sempre immaginata come un lupo. Non so bene il motivo, ma mi ha sempre affascinato tanto, forse perché dai lupi discendono i cani, i nostri migliori amici. E’ elegante e ha uno spirito sacro.

Quindi sei una predatrice selvatica e selvaggia?


1
dicembre

MARGHERITA ZANATTA A DM: QUANDO MI HANNO CHIAMATA DA VERO NON CI CREDEVO. SOGNO UNA SITCOM CON ANDREA

Margherita Zanatta

Amore e lavoro, un binomio perfetto messo a segno da Margherita Zanatta. Dal punto di vista professionale la giovane varesina, grazie al canale Vero, ha finalmente realizzato un sogno coltivato sin da bambina: diventare una conduttrice. Sul fronte privato, invece, la sua storia d’amore con Andrea Cocco, conosciuto all’interno della casa del Grande Fratello nel 2010, procede a gonfie vele. Un momento felice che Margherita ha voluto raccontarci.

Sei diventata una conduttrice a tutti gli effetti: l’avresti mai detto un anno fa?

Quando l’editore mi ha contattata per sondare la mia disponibilità, stentavo a crederci. Ci sono poi voluti circa sei mesi affinché fosse presa la decisione definitiva e devo confessare che quel lasso di tempo per me è stata una “tortura”. Non facevo che pensarci mentre l’impostazione del canale cambiava ripetutamente e di conseguenza nascevano indecisioni sui conduttori. Dopotutto in questo “quadro anni 80″ io c’entro come “i fichi a merenda” ma credo che abbiano voluto avere una nota giovane e fresca in mezzo ad una rosa di conduttori consolidati.

Hai fatto un provino?

Una volta uscita dalla casa mi hanno rivista a Benessere-Il Ritratto della Salute con Emanuela Folliero e sono piaciuta. Sono stata una scommessa, non ho fatto provini ma quando mi hanno scelta sapevo che non mi sarei seduta sugli allori. Non avevo mai condotto niente prima d’ora, pur avendo alle spalle un’esperienza come speaker radiofonica. Sono molto credente e, pur non andando in Chiesa, pregavo tutte le sere Gesù per far sì che mi scegliessero. Sono dell’idea che nella vita, se vuoi veramente una cosa, riesci ad ottenerla. Proprio per questo motivo sono una persona che non molla mai.

E il bilancio pare di capire sia più che positivo…

Sì, pare che sia andata tutto bene. Per quel che riguarda gli ascolti e il gradimento tutti ne parlano ma “nessuno lo sa”. A giudicare dagli investimenti fatti e che continuano ad esser fatti, il progetto sta andando bene. D’altronde sarebbe da pazzi in questo periodo investire in una cosa che non funziona.

Non ti sei mai chiesta come mai, tra tutti gli ex concorrenti del Grande Fratello, sia successo proprio a te?

Non credo c’entri l’esperienza nel reality di Canale 5, che ha rappresentato solo una vetrina. Probabilmente hanno notato una personalità esplosiva, frizzante, fresca e hanno deciso di fare una scommessa. Dal canto mio posso dire che questo è il sogno della mia vita. Fin da quando era piccola, facevo finta di essere una conduttrice usando le mie Barbie come pubblico. Facevo le prove delle consegne dell’Oscar o fingevo di condurre programmi radiofonici divertendomi tantissimo. Sono fortunata e ringrazio chi mi ha dato questa opportunità. Nel frattempo ho comunque altri progetti che bollono in pentola.





30
novembre

SERENA AUTIERI A DM: LA GRAVIDANZA E’ UNO STATO DI GRAZIA. DOPO TALE E QUALE SHOW PUNTO ALLA MUSICA

Serena Autieri

Talento e determinazione l’hanno portata dritta dritta alla vittoria, nella scorsa stagione, di uno dei programmi più entusiasmanti degli ultimi tempi, Tale e Quale Show. Ora Serena Autieri è tornata sul luogo del delitto per battersi nel torneo dei campioni – che stasera consuma la sua finale – ma con una marcia in più. L’attrice partenopea aspetta una bambina e, per questo motivo, è – come sottolinea lei stessa – in uno stato di grazia, che non le ha impedito di calcare nuovamente il palcoscenico di Rai1…

Sei tornata a Tale e Quale Show malgrado la gravidanza…

Sto meglio di prima, la gravidanza è uno stato di grazia, non è una malattia e, in assenza di complicanze, permette di condurre una vita normale. Ci sono donne, poi, che lavorano fino all’ottavo mese, facendo lavori meno creativi e divertenti del mio. Fino a quando posso, non smetterò di lavorare: cantare, tra l’altro, mi permette altresì di trasmettere energia positiva a me e mia figlia. Non ho avuto dubbi, dunque, nell’accettare la proposta anche perché, malgrado io l’abbia vinto, non ho mai pensato alla gara ma solo al divertimento.

Come mai avevi deciso di partecipare lo scorso anno visto che spesso gli attori snobbano un certo tipo di televisione?

In Italia questo format è più vicino al varietà che ad un talent; sostenere la tv italiana, in un momento in cui c’è bisogno di tornare ad uno stile vecchia maniera, mi ha entusiasmato. Inoltre si trattava di coniugare le mie due passioni: il canto e la recitazione. Mi sono fidata e affidata al talento di Carlo Conti avendo capito che era un programma che partiva con tutti i propositi per essere vincente.

Lady Gaga forse non l’avresti fatta ora col pancione…

Non sono così folle! Mi sono calata nei panni di personaggi più tranquilli, fisicamente parlando.

Ti sei affermata come attrice ma l’impressione è che ti piaccia lo spettacolo a tutto tondo…

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,


30
novembre

MARTINO CAMPAGNOLI (TATO) A DM: SONO LA QUOTA BLU DI SOS TATA. NON FAREI LA PUBBLICITA’ DELLA NUTELLA

Martino Campagnoli

Una sfida del tutto particolare attende Martino Campagnoli. Il trentatreenne educatore è chiamato a dimostrare che anche gli uomini possono fare i “tati”. Martino è, infatti, la new entry dell’ottava stagione di SOS Tata, in partenza stasera, 30 novembre, su Fox Life in prima serata. DM ha voluto saperne di più sul primo esponente del sesso forte della storia del docureality.

Martino, sei consapevole che la tua partecipazione a SOS Tata va in qualche modo a sfatare un taboo?

Questo lo lascio dire al pubblico, a me piace più semplicemente definirmi la quota blu di SOS Tata, un programma che ha avuto sempre le donne come protagoniste e che ora si apre agli uomini.

Ci sono delle differenze, tra uomo e donna, nel modo di educare un bambino?

Sicuramente c’è una differenza nella percezione del genere da parte del bambino. Nel caso di SOS Tata, tuttavia, ritengo che il modo in cui l’educatore si relaziona con i bambini non dipenda dal sesso ma dalla propria personalità e dal tipo di metodo utilizzato.

Nello specifico qual è il tuo approccio?

Molto umano. Cerco di instaurare con le persone – perché i bambini anche se piccoli lo sono –una situazione di “dare e avere” che favorisca la comunicazione. Se ti presenti al bambino come quello che d’ora in poi gli darà degli ordini la reazione non sarà delle migliori. Noi comunque ad SOS Tata non siamo istitutori di vecchia maniera.

Come sei arrivato a fare il “tato” in tv?

Tutto è accaduto per caso: un mio amico insegnante mi ha detto che stavano cercando un tato per la trasmissione e, dopo un po’ di stupore e anche una risata, ho chiesto maggiori informazioni. In seguito il mio amico mi ha presentato la persona che si occupava dei casting e poi è andata come tutti sanno.

Ed educatore come si diventa?

E’ un’esperienza nata un po’ di anni fa dall’incontro con un altro educatore che mi ha conosciuto e mi ha proposto di farmi carico di un progetto da portare nelle scuole elementari. Da lì ho cominciato ad occuparmi di didattica ludica, una passione che da subito è diventata un lavoro. Sono soddisfatto di essermi affermato con un progetto così strano, malgrado la mia giovane età.


25
novembre

DIEGO DALLA PALMA A DM: LA COLLOCAZIONE DI ‘COME SI CAMBIA’ E’ STIMOLANTE, POTREI DISTURBARE LA CABELLO. SONO UN UOMO TORMENTATO MA NON CAMBIEREI LA MIA VITA

Diego Dalla Palma (foto di Marco Marré Brunenghi)

Il profeta del make up made in Italy, come l’ha definito il New York Times, sta per tornare in tv. Da oggi, 25 novembre, alle 14,30, Diego Dalla Palma sarà al timone di Come si Cambia, nuovo show di Rete 4 che aiuta un gruppo di donne a riscoprire la propria femminilità attraverso un cambio radicale di look e non solo. Partendo dall’ultima fatica catodica l’esperto di immagine si confessa a DM a 360 gradi…

Da dove nasce il progetto di Come si cambia?

Il programma è frutto di una combinazione di idee: io volevo porre l’accento sulle ripercussioni psicologiche che possono scaturire da problematiche estetiche; i miei autori erano, invece, intenzionati a cavalcare il filone “makeover”. E così abbiamo trovato una via di mezzo.

Per quale motivo un esperto di look intendeva dare maggiore spazio all’aspetto psicologico?

Cercare di capire chi ho davanti è sempre stato il segreto della mia professione. Non mi sono mai occupato dell’immagine di una persona senza averla conosciuta prima. Avrei guadagnato molto di più se non avessi sempre pensato di usare la parola e il pensiero prima del rossetto e del trucco. Di conseguenza, in accordo con il direttore di rete, ho dato un taglio più empatico alla mia conduzione evitando che Come si Cambia si trasformasse in un clone di trasmissioni sull’aspetto fisico, come il Brutto Anatroccolo, nelle quali non si dà spazio alla persona. Credo di non essere più bravo degli altri nel mio lavoro e che la mia particolarità stia proprio nel capire le persone anche solo guardandole negli occhi o tramite una stretta di mano.

Qual è la sua opinione nei confronti della chirurgia estetica?

Sono favorevole nei casi in cui ci sia un vero difetto da correggere; sono assolutamente contrario, invece, se comincia a diventare eccessiva come nei casi di Nicole Kidman, Alba Parietti e Valeria Marini. Guardando alcune donne mi chiedo: è chirurgia estetica o antiestetica? Nella prima puntata ci chiediamo se sia la rassegnazione che porta alla vecchiaia o la vecchiaia che porta alla rassegnazione. Io che non sono più giovane me lo sto chiedendo.

E che risposta si dà?

E’ la vecchiaia che porta alla rassegnazione. Bisogna tenere a mente una parola: consapevolezza. La consapevolezza di tutto, delle piccole e grandi cose, del fatto che se si attraversa la strada ad occhi chiusi si rischia, che il tempo passa, che se mangi tanto dormi male.

La collocazione domenicale delle 14.30 potrebbe essere penalizzante?

Forse, ma magari è stimolante. Inizialmente si era pensato al sabato alle 14.30 poi hanno cambiato idea. Tuttavia il mio pubblico potrebbe non essere lo stesso di Giletti e la D’Urso, potrei forse disturbare di più la Cabello. E’ un’ipotesi, poi non lo so. Confido nello zapping comunque.