Una sfida del tutto particolare attende Martino Campagnoli. Il trentatreenne educatore è chiamato a dimostrare che anche gli uomini possono fare i “tati”. Martino è, infatti, la new entry dell’ottava stagione di SOS Tata, in partenza stasera, 30 novembre, su Fox Life in prima serata. DM ha voluto saperne di più sul primo esponente del sesso forte della storia del docureality.
Martino, sei consapevole che la tua partecipazione a SOS Tata va in qualche modo a sfatare un taboo?
Questo lo lascio dire al pubblico, a me piace più semplicemente definirmi la quota blu di SOS Tata, un programma che ha avuto sempre le donne come protagoniste e che ora si apre agli uomini.
Ci sono delle differenze, tra uomo e donna, nel modo di educare un bambino?
Sicuramente c’è una differenza nella percezione del genere da parte del bambino. Nel caso di SOS Tata, tuttavia, ritengo che il modo in cui l’educatore si relaziona con i bambini non dipenda dal sesso ma dalla propria personalità e dal tipo di metodo utilizzato.
Nello specifico qual è il tuo approccio?
Molto umano. Cerco di instaurare con le persone – perché i bambini anche se piccoli lo sono –una situazione di “dare e avere” che favorisca la comunicazione. Se ti presenti al bambino come quello che d’ora in poi gli darà degli ordini la reazione non sarà delle migliori. Noi comunque ad SOS Tata non siamo istitutori di vecchia maniera.
Come sei arrivato a fare il “tato” in tv?
Tutto è accaduto per caso: un mio amico insegnante mi ha detto che stavano cercando un tato per la trasmissione e, dopo un po’ di stupore e anche una risata, ho chiesto maggiori informazioni. In seguito il mio amico mi ha presentato la persona che si occupava dei casting e poi è andata come tutti sanno.
Ed educatore come si diventa?
E’ un’esperienza nata un po’ di anni fa dall’incontro con un altro educatore che mi ha conosciuto e mi ha proposto di farmi carico di un progetto da portare nelle scuole elementari. Da lì ho cominciato ad occuparmi di didattica ludica, una passione che da subito è diventata un lavoro. Sono soddisfatto di essermi affermato con un progetto così strano, malgrado la mia giovane età.