Interviste



7
novembre

SERENA IANSITI A DM: ILARIA LA VIOLA NON SARA’ IN SQUADRA ANTIMAFIA 5

Serena Iansiti

Si è fatta conoscere sul piccolo schermo nei panni della viziata ed egocentrica Lavina Grimani nella soap di Canale 5 Centovetrine. Ora Serena Iansiti, archiviata la fiction in rosa, dà prova di sé interpretando la spietata Ilaria La viola nella quarta stagione di Squadra Antimafia. Ci siamo chiesti se nella vita l’attrice napoletana sia così spietata come il personaggio che interpreta nella fiction in onda ogni lunedì sulla rete ammiraglia del Biscione. E lei si racconta su Davidemaggio.it.

Che esperienza è stata quella di Squadra Antimafia?

Bellissima. Non lo dico per piaggeria ma perché è la realtà. Mi sono trovata in un ambiente di altissime professionalità, con bravi attori e una troupe eccezionale. Mi è piaciuta molto l’intesa che si è creata sul set.

Un’esperienza che dura solo una stagione?

Io ho girato solo la quarta stagione, non posso svelare il perché ma non ci sarò nella quinta. Poi chissà… potrei sempre tornare!

Quindi non morirai alla fine di questo ciclo di episodi…

Non lo posso dire (ride, ndr).  Chi vivrà vedrà.

Com’è stato interpretare una cattiva?

Questo è il mio primo personaggio cattivo ma mi capita spesso di interpretare donne con un lato oscuro. In Squadra Antimafia è interessante vedere come Ilaria sia arrivata ad essere cattiva. Lei ha avuto un dramma nell’infanzia e non ha più avuto affetti; immagino che, sebbene subire traumi non debba necessariamente portare ad azioni criminali, la psiche rimanga inevitabilmente provata. Per il resto, io non giudico mai i personaggi che interpreto, buoni o cattivi che siano, perché significherebbe ammazzare la recitazione.

In qualche modo, però, la comprendi…

Non la giustifico ma posso capire i gesti inconsulti che può commettere chi ha avuto dei traumi. In questo caso, ovviamente, parliamo di una fiction fumettistica che per quanto parli di mafia è sempre romanzata. Lei vuole riappropriarsi di un potere e ha bisogno di qualcuno al quale appoggiarsi: prima il fratello, poi i fratelli Mezzanotte.

Facendo dei parallelismi col tuo personaggio, quanto sei vendicativa e quanto la tua infanzia ha influito nella tua vita?




6
novembre

CRISTIANO MALGIOGLIO A DM: NON HO COPIATO MIA CUGINA LADY GAGA, SEMMAI LEI HA COPIATO ME. TROPPO BUONISTI I GIUDICI DI TALE E QUALE SHOW

Cristiano Malgioglio

Il cinema porterà via Cristiano Malgioglio dalla tv? Per ora pare di no, ma lui, il ciuffo biondo platino più famoso d’Italia, si gode i riscontri positivi del suo cameo in Viva l’Italia di Massimiliano Bruno. La commedia, con Michele Placido e Ambra Angiolini, attualmente nelle sale, con successo, in cui Malgioglio interpreta l’originale ruolo di un Sindaco.  Ma l’eccentrico cantautore è in procinto di tornare con un nuovo lavoro discografico, un disco omaggio alla grande Cesaria Evora che include anche un duetto con la cantante Maria Nazionale. I due interpreti hanno anche girato un video assieme, che ricorda nelle atmosfere e nelle inquadrature quello del duetto fra Lady Gaga e Tony Bennett.

Cristiano, ora diranno che hai copiato tua cugina Stefani Germanotta, in arte Lady Gaga. In effetti i due video sono molto simili…

Sapevo che in molti avrebbero detto questa cosa. In effetti l’atmosfera è la stessa, i microfoni, le inquadrature, la ricercatezza. Attenzione però, il video io e Maria Nazionale l’abbiamo registrato più di un anno e mezzo fa. Quindi se c’è qualcuno che ha copiato non sono io…semmai Lady Gaga. Devo ammettere che il suo comunque è un bel video, se non altro perché il duetto è con uno dei miei miti, il grande Tony Bennett.

Perché un disco di omaggi a Cesaria Evora?

Il disco, che si intotola “Senhora Evora”, contiene 12 bellissime canzoni della grande cantante di Capoverde. Io l’ho sempre amata, ed è un onore per me ricantare quei pezzi in cui c’è una poesia struggente, quasi commovente. Alcuni brani li ho cantati in lingua creola, altri li ho ritradotti in italiano.

Cinema e musica però non ti tengono lontano dalla tv, che è un tuo grande amore. A stagione ormai inoltrata c’è qualcosa che ti ha colpito particolarmente?

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5
novembre

LAURA FREDDI A DM: GRATA A VERO, MI DISPIACE CHE MEDIASET MANCHI UN PO’ DI RICONOSCENZA

Laura Freddi

Lo stop alla carriera e il successivo riscatto, il tempo che passa e il figlio che non è mai arrivato, i pregiudizi e la storia d’amore con Paolo Bonolis… E’ una Laura Freddi a trecento sessanta gradi quella che si racconta su DM. L’ex ragazza di Non è La Rai ci porta alla scoperta dei suoi primi quarant’anni, venti dei quali passati in televisione, partendo proprio dalla sua ultima avventura professionale sul canale Vero (numero 55 del digitale terrestre).

A pochi mesi dal lancio del canale Vero qual è il tuo bilancio?

E’ un’esperienza molto stimolante e impegnativa che mi sta dando grandi soddisfazioni. Questa è la prima grande occasione di poter condurre da sola e fare dei talk show. Mi metto  in gioco, in un ruolo che avevo ricoperto solo in parte nel mio percorso televisivo ed è stato bello scoprire di potercela fare. Ci sono ovviamente delle difficoltà ma queste rafforzano, credo che i problemi non siano altro che un’aggiunta al bagaglio professionale. Quello che oggi è una difficoltà, domani sarà utile.

Qual è lo spazio in cui ti trovi più a tuo agio?

Dovendo fare una classifica al primo posto metterei Salute perché sono un’appassionata di medicina e benessere. Anche la rubrica di gossip è divertente mentre trovo importante aiutare gli altri in Storie raccontando, ad esempio, di famiglie separate o bambini contesi. Sono argomenti delicati ma sempre emozionanti.

Sei bionda, ex ragazza di Non è la Rai, ex velina, ex fidanzata di un conduttore famoso (Paolo Bonolis, ndDM) e di un calciatore (Fabio Galante, ndDM): quanti pregiudizi hai dovuto sopportare nella tua carriera?

Proprio recentemente abbiamo parlato in trasmissione di quanto può contribuire l’avere un personaggio famoso in famiglia per l’ascesa nel mondo dello spettacolo. Nel mio caso ho conosciuto Bonolis durante Non è la Rai, lui non era famosissimo e io stavo cominciando a diventare nota, eravamo tutti e due giovani e innamorati. Qualcuno ha provato a malignare sul nostro rapporto ma non ci è riuscito visto che io ho deciso di non stare più con Paolo nel momento in cui raggiungeva l’apice del suo successo. Per me non è mai stata una cosa voluta o mirata. Comunque è anche naturale innamorarsi di chi fa il tuo stesso mestiere: noi personaggi della tv siamo chiusi tutti i giorni in uno studio televisivo e non frequentiamo molto altri ambienti.

Credi che la tua carriera sarebbe andata diversamente se la tua storia con Bonolis non si fosse interrotta?

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3
novembre

COSTANZA CARACCIOLO A DM: TIFO PER TUTTI A PECHINO EXPRESS, TRANNE CHE PER RUGIATI E MALVINA. ADOREREI INTERPRETARE LA FIGLIA DI GARKO…

Costanza Caracciolo (via twitter ufficiale)

Alla vigilia in molti erano pronti a scommettere che non ce l’avrebbe mai fatta. Ma Costanza Caracciolo è riuscita a stupire vincendo una sfida ricca di insidie come quella di Pechino Express. Merito di una grande determinazione, la stessa che l’ex velina di Striscia la Notizia consiglia ai giovani italiani per fronteggiare la crisi economica.

Qual è il tuo bilancio di Pechino Express?

E’ stata un’esperienza meravigliosa. Un format nuovo, un modo nuovo di fare tv, ragion per cui il mio bilancio è assolutamente positivo. Sto riscontrando, poi, l’affetto delle persone che hanno conosciuto un lato inedito di me, quello comico.

Da ex velina cosa ne pensi delle foto hot della tua “erede” Giulia Calcaterra?

Ho conosciuto le nuove veline e mi sembrano ragazze molto carine. Quando si fa la fotomodella può capitare di fare alcune cose, delle quali poi ci si pente. Non mi va di giudicare, comunque.

Antonio Ricci è di norma un “papà” molto rigido.

Sì, con Ricci siamo sempre state in una sfera di vetro. Ci siamo dovute attenere ad un preciso codice di comportamento ma sono stata contenta di quel codice comportamentale perchè ha tranquillizzato sia me che la mia famiglia che all’inizio eravamo un po’ spaventati per il mio trasferimento a Milano. Fare la velina comunque mi ha fatto maturare sotto molti punti di vista.

Neanche tu ti sei sottratta al binomio velina-calciatore (il suo compagno Alessandro Fogacci gioca nel San Marino, ndr)…

Sì, ma all’inizio non pensavo lo fosse. L’avevo conosciuto in discoteca, poi l’ho rivisto in aeroporto e siccome è altissimo, ho pensato fosse un pallavolista e mi sono detta: “finalmente abbiamo cambiato!”. Solo dopo ho scoperto che faceva il calciatore.

Ti manca solo un calendario.


2
novembre

ANTONELLA DI LAZZARO (DIRETTORE MTV) A DM: PORTEREMO IN PRIMA SERATA VIRGINIA RAFFAELE E UBALDO PANTANI.

Antonella Di Lazzaro, direttore MTV

Antonella Di Lazzaro, direttore MTV

Giovane direttore di MTV, Antonella Di Lazzaro si affaccia per la prima volta su DavideMaggio.it per analizzare il cambiamento che ha ‘colpito’ la sua rete che, con la stagione televisiva in corso, completa un importante ‘cambio d’abito‘. Rilevata da Auditel dallo scorso settembre, MTV è ora pronta anche a confrontarsi con le ’sorelle maggiori’ del panorama catodico nostrano, e gli interessanti risultati d’ascolto stimolano la produzione di nuovi show che vedranno la luce nei prossimi mesi.

Antonella, togliamoci subito un dente, per accontentare i numerosi fan. Perchè TRL non c’è più?

Il primo canale di MTV, al numero 8 del DTT, declina vari linguaggi della tv come reality, comicità, informazione, serie tv, film. E’ sostanzialmente un canale di intrattenimento nel quale la musica vive (ancora) sotto forma di narrazione, di racconto, grazie ai format di intrattenimento musicale. In particolare, per citare TRL, abbiamo tutti gli anni i TRL Awards, ovvero i premi della musica e della cultura pop di MTV. Ma c’è anche MTV Spit che è il primo tentativo di talent musicale legato al mondo rap. La musica, come la conoscevamo (e quindi classifiche, rotazioni musicali, etc), vive invece sul nostro secondo canale, MTV Music, inserito tra i canali tematici di offerta musicale.

I gusti del pubblico sono cambiati oppure è la musica a non tirare in tv?

Sono cambiati i bisogni di fruizione e le piattaforme sulle quali questi bisogni vengono soddisfatti. Se fino a 10 anni fa dovevo sedermi sul divano e aspettare pazientemente che il video del mio artista preferito passasse in premiere esclusiva su MTV, adesso la premiere esclusiva del mio artista preferito me la cerco sul web. Non possiamo far finta che il web non abbia accorciato molto le distanze tra il bisogno di musica e il suo consumo in maniera immediata. TRL faceva parte di una serie di programmi del nostro gloriosissimo passato, incentrati proprio sul rapporto immediato ed esclusivo con le novità musicali. Non eravamo rilevati, ma abbiamo avuto sentore negli anni del deperimento di quel tipo di formato. Ed è stata questa considerazione a dare il via a quel cambiamento del quale ho appena parlato e che ci vede presenti in tv su due canali distinti.

Il cambiamento è terminato? Questa, in sostanza, è la stagione della svolta?

Questa è la stagione della svolta! Il riposizionamento si sta completando e dal 16 settembre Auditel inizia a rilevare la nostra offerta che, però, non è ancora completa. Sono partiti alcuni titoli, tra cui Calciatori e Ginnaste; sono partite serie tv come Modern Family e Girls e sono partiti alcuni programmi di matrice americana come Jersey Shore. A questi andremo ad aggiungere titoli sempre più forti, alcuni dei quali partiranno tra novembre e dicembre, altri il prossimo anno.

Per esempio?

A novembre partiremo con un nuovo docu-reality che si chiama Club Privè – Ti presento i Dogo. Si tratta di una docu sui Club Dogo che li vede in diverse situazioni, non solo quelle musicali. Partirà Ballerine che è un docu-reality sui ballerini e le ballerine del Teatro San Carlo di Napoli e si posiziona in maniera sensibilmente differente rispetto a Ginnaste e Calciatori. In Ginnaste c’era una squadra di atlete che si allenava e competeva per il sogno olimpico. Calciatori sono, invece, ragazzi che dalla Squadra Allievi della Fiorentina dovranno passare alla Primavera avvicinandosi, dunque, alla Serie A. Ballerine sarà un prodotto diverso, molto più competitivo perchè i protagonisti si alleneranno per guadagnare un posto nello spettacolo più rilevante. Lo gireremo, poi, a Napoli. Quindi dopo Firenze per Calciatori e Milano con Ginnaste scenderemo più a sud.

E’ una scelta per diffondere geograficamente il canale?

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29
ottobre

CLIO ZAMMATTEO A DM: IL MIO LAVORO NON E’ SOLO TRUCCO

Clio Zammatteo

La sua è la storia di una moderna Cenerentola. Clio Zammatteo era una semplice studentessa con la passione per il trucco quando ha deciso di condividere su You Tube i segreti del make up, appresi a New York. Da lì libri, collaborazioni con case produttrici di cosmetici, eventi e un programma televisivo tutto suo su Real Time (qui tutte le novità del canale). Un successo inarrestabile che non l’ha cambiata, anzi l’ha resa ancora più legata al pubblico di internet che le ha permesso di spiccare il volo.

Lo scorso 15 ottobre su Real Time è partita la seconda stagione di Clio Make Up (dal lunedì al venerdì alle 14.30) che, a differenza della precedente, avete girato in America. Come mai questa scelta?

Quando mi è stato chiesto di continuare con il programma, ero a New York e così da parte di Real Time c’è stata la voglia di provare ad ambientare il programma in un altro continente, dove comunque avevano già girato Cortesie per gli Ospiti e altre cose.

Come avete fatto a trovare le concorrenti?

Alcune erano italiane che lavoravano a New York, altre turiste. E’ venuta anche una sposina in viaggio di nozze.

Nelle nuove puntate di Clio Make Up ti vediamo anche più in forma…

Sì, ho qualche chilo in meno, non direi che sono dimagrita perchè la verità è che mi ero “gonfiata”. Vivere in America, per quanto riguarda il cibo, è devastante. Per quanto ti sforzi di mangiare sano tutto è gonfiato con ormoni e altre cose. Ora sono tornata al peso che avevo all’età di 24-25 anni cioè prima di partire per gli Usa e quando ho conosciuto mio marito.

Pensi che la magrezza sia fondamentale per un personaggio televisivo?

No, per me è importante soprattutto da un punto di vista fisico. Mi sono resa conto che facevo fatica persino a salire le scale della metropolitana e a quasi trent’anni era inammissibile. Non ho fatto una vera e propria dieta, perchè alla fine mangiavo un po’ di tutto ma in porzioni ridotte, e sono tornata a fare sport. Ora mi sento più tonica e attiva.

Allora dobbiamo aspettarci anche dei tutorial per perdere peso?


27
ottobre

LORENZO PATANE’ A DM: DA 14 ANNI NON HO LA TV IN CASA. ATTORE PORNO MA SOLO PER FICTION

Lorenzo Patanè

Se vi trovate a Stoccarda e avete nostalgia di casa, non esitate ad andare nella sua enoteca. Lì la sua famiglia saprà deliziarvi con prodotti tipici italiani, di alta qualità e di provenienza biologica. Perché è proprio in Germania che Lorenzo Patanè è cresciuto, mantenendo però ben salde le radici italiane, e non è un caso che oggi abbia deciso di trasferirsi nel Belpaese, per continuare a recitare e lanciarsi in nuove sfide professionali.

Con un’enoteca piena di leccornie italiane non deve essere stato difficile per te interpretare, per tanti anni, lo chef Robert di Tempesta d’Amore. Era diventato il tuo alter ego?

Direi proprio di sì ed è stato anche per questo che ad un certo punto ho sentito il bisogno di cambiare e fare altre cose. Ho interpretato questo personaggio per ben quattro anni e mezzo, al netto dell’anno in cui ero uscito dal cast. E’ stata davvero una grande e lunga esperienza. Ora piano piano mi sto disintossicando da Robert.

Con quel personaggio hai ottenuto un successo enorme. Qual è secondo te il punto di forza di Tempesta d’Amore?

E’ un prodotto esportabile e ben fatto, che ha un suo pubblico ben consolidato in Germania e in tanti altri paesi del mondo. La soap ormai fa dei grandi numeri e credo che andrà avanti ancora a lungo, almeno fino a quando esisterà un televisore sulla faccia della terra…

Bhe, anche Centovetrine in Italia fa grandi numeri, eppure c’è l’intenzione di chiuderla…

Questo è infatti un paradosso tutto italiano, una cosa simile in Germania non accadrebbe mai. Le dinamiche lì sono molto semplici. Il prodotto ha successo? Allora ci si investe e lo si porta avanti. In Italia invece subentrano altri fattori che non prendono in considerazione il gusto del pubblico. In Germania Tempesta d’Amore è un prodotto che negli anni ha consolidato il successo, è diventato quindi una roccaforte, chiusa, nessuno si può intromettere e anteporre i propri interessi personali, non ci sono ingerenze esterne.

Dopo un successo mondiale hai deciso di prendere parte alla web-serie italiana KubriCk-una storia porno, uscita in questi giorni. Come mai questa nuova sfida nel mondo di internet?


27
ottobre

GUIA JELO A DM: C’E’ CHI DIVENTA ATTORE SCOPANDO CON LE PERSONE GIUSTE. SE SONO BRAVI, FORTUNATI LORO. MA SE SONO CANI…

Guia Jelo

Guia Jelo

E’ una grande attrice di teatro che non si risparmia al piccolo schermo. Ruoli forti che hanno lasciato il segno in fiction come L’Onore e il Rispetto e Io non dimentico, o soap amate e longeve come Un Posto al sole, dove vestiva i panni di una divertente vigilessa zitella in cerca dell’amore. Dopo aver sfiorato la Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1994 per la sua straordinaria interpretazione del film Le Buttane di Aurelio Grimaldi, la talentuosa Guia Jelo, cresciuta alla palestra di Giuseppe Di Martino e Giorgio Strehler, continua a mietere successi e a investire in nuovi progetti, come la nuova fiction Pupetta – Il Coraggio e la Passione al fianco di Manuela Arcuri.

Parliamo di Pupetta-Una storia italiana, la nuova serie presentata in anteprima al Roma Fiction Fest con Manuela Arcuri. Tu conoscevi il personaggio storico di Pupetta?

Si, certo che ne ero al corrente. Poi non appena mi hanno offerto il ruolo sono andata a documentarmi a fondo, come facciamo sempre tutti prima di gettarci in un progetto. Poi in quel periodo stavo girando Un Posto al sole, quindi mi trovavo lì a Napoli, per cui ho attinto informazioni dagli autisti, dagli addetti ai lavori, dai napoletani veracissimi oltre che dai colleghi di Upas. Mi sono molto intristita e affezionata dal punto di vista umano a questa storia.

Un personaggio così complesso incontrerà i favori del pubblico?

Io me lo auguro, se non altro per la particolare interpretazione e tipologia artistica di Manuela Arcuri. Lei, oltre che un’attrice è una star, è una diva come non ce ne sono più e questo riempie lo schermo e anche la mente dello spettatore che smanetta con il telecomando, attratto dalla sua bellezza e dal suo particolare modo di esprimersi. Le altre attrici cercano, in questo dilagare di naturalismo, di imporre la propria personalità nei personaggi che interpretano. Lei no, è sempre calata nel personaggio, si trasforma. Io ho fatto con lei L’Onore e il rispetto, Io non Dimentico e Il Peccato e la vergogna che sta girando in questo momento anche se io non ci sono più. Non vengo a spiegare la sua bravura, ma la sua peculiarità: fa sempre quel dato ruolo e non è mai se stessa.

Una donna risoluta e sola che si fa strada in un mondo di soli uomini in quel terribile universo che è quello malavitoso. Secondo te è possibile definire il personaggio, per certi versi negativo, di Pupetta come un’eroina?

Negativo sicuramente per le forze dell’ordine. Non ha certo fatto la suora e detto le preghiere, ma poi la condanni e la perdoni, la perdoni e la ricondanni, l’accetti ma ti fa paura: tutte cose che creano intorno al personaggio un certo fascino mistico. Queste persone che hanno a che fare con la mafia sono talmente un prodotto del diavolo e del maligno che hanno una loro religiosità; i loro covi sono pieni di Madonne e Gesù, quasi per cercare di esorcizzarsi.

E il tuo rapporto (cinematografico) con la mafia com’è?