In quindici anni di carriera ha aiutato centinaia di cani girando in lungo e largo per lo Stivale. Ora, Angelo Vaira, che per professione agevola le relazioni cani-padroni, mette a disposizione del pubblico televisivo la sua passione cinofila. Ogni venerdì alle 21.55 il dog coach è protagonista su Fox Life di Cambio Cane, nuovo docureality, prodotto dalla Stand by Me di Simona Ercolani, in cui due famiglie si scambiano per una settimana il proprio amico a quattro zampe allo scopo di superare alcuni problemi relazionali con l’animale.
Angelo, una vita da cani la tua!
E’ un mondo più prezioso di quanto si possa immaginare. Il cane può insegnarci molte cose, quando ti occupi bene di lui, cambi stile di vita ed è come si ti riappropriarsi delle tue radici.
Da dove nasce la tua passione?
Sin da piccolo, anche se il mio primo cane l’ho adottato solamente in età adolescenziale. A 8 anni sono rimasto affascinato da un libro in cui si parlava di un pastore tedesco e ho passato la giovinezza a raccattare cani per strada chiedendomi se un domani sarei potuto diventare un addestratore.
Hai anche un metodo tutto tuo, insegnato nella tua scuola di formazione cinofila Think Dog.
Non mi piacevano i metodi che andavano per la maggiore, basati sulla forza e sulla dominanza, e partendo dagli approcci anglosassoni sull’educazione gentile ho elaborato delle mie teorie.
Non sarai un fan di Cesar Millan, l’educatore del reality Dog Whisperer – Uno Psicologo da Cani…
Non applico i suoi metodi, reputo inutile dover sottomettere un cane o inibirlo. Sono dell’avviso che per ottenere dei risultati sia sufficiente soddisfare il bisogno dell’animale creando un legame positivo. Il proprietario non deve essere il “capobranco” ma la base sicura che possa consentire al cane di vivere le sue esperienze. Una sorta di agevolatore che crei le condizioni affinché l’amico a quattro zampe possa imparare i propri comportamenti da solo senza ricevere ordini del tipo “stai zitto”.
Atteggiamenti poco ortodossi del cane dipendono da manchevolezze del padrone?
Una volta si attribuivano le colpe sempre al proprietario ma non è necessariamente così. Il comportamento di un cane è l’insieme di più fattori: genetici, neurologici e relazionali col padrone. Il cane non è un bambino ma deve essere ugualmente trattato bene.
Molte famiglie vorrebbero adottare un animale domestico ma gli alti costi dei veterinari spesso rappresentano un ostacolo. Lo Stato, dal canto suo, anziché agevolarle pensava di istituire una tassa. Che opinione hai?
E’ una cosa sulla quale dobbiamo riflettere. Dal momento in cui scelgo di avere un animale devo avere le risorse; allo stesso tempo lo Stato dovrebbe riconoscere l’importanza che il miglior amico dell’uomo riveste in una famiglia. Ad esempio è dimostrato che i bambini che crescono con un cane hanno un sistema immunitario più forte e che chi vive con un cane ha il 55% di probabilità in meno di soffrire di infarto. E’ una sciocchezza dire che bisogna occuparsi prima di noi perchè significa ignorare l’interdipendenza.
Il metodo dello scambio che vediamo in Cambio Cane lo applichi anche nel tuo lavoro lontano dalle telecamere?
No, perché nella mia professione ho a disposizione molto più tempo, e poi è talmente complicato realizzarlo che sarebbe impossibile. Trovo che sia stato utile portarlo in tv perché lancia un messaggio corretto.
1. raffa ha scritto:
5 dicembre 2012 alle 17:26