Articoli per [cultura moderna]

4
ottobre

LINUS A DM: TORNO IN TV PER VANITA’ E CON IL GRANDE COCOMERO PORTO GERRY SCOTTI IN RAI. ALLA PRIMA LUCIANA LITTIZZETTO. FINITA LA RIVALITA’ CON 105: MAZZOLI VOLEVA FAR PARLARE DI SE’. E SUI TALENT E PLATINETTE…

Linus nel suo ufficio a Radio Deejay

Linus nel suo ufficio a Radio Deejay

E’ pronto al debutto sul piccolo schermo ma, in realtà, è un ritorno in televisione. Televisione che per tutti gli appartenenti alla generazione Cecchetto è un must, anche per chi, come lui, ha intrapreso una carriera che lo vede al vertice di un celebre network radiofonico nostrano. Linus, il direttore di Radio Deejay, ci viene a ‘trovare’ su davidemaggio.it per illustrarci gli ingredienti de Il Grande Cocomero, nuova seconda serata di Rai 2 sulla quale aprirà il sipario il prossimo 17 ottobre. L’occasione, però, è ghiotta per un excursus sulla radio italiana e per approfondire alcuni temi caldi che lo hanno visto al centro di alcune polemiche negli scorsi anni. Ma tanto per incominciare, di cosa tratterà Il Grande Cocomero?

Mi sono preoccupato di fare la cosa più semplice possibile, conscio che le complicazioni sono quelle che rovinano tutto. A me hanno chiesto di fare un programma di un’ora alla settimana, in seconda serata, a base di interviste. Quante e quali, le decido io. Con la tv ho sempre avuto un rapporto un po’ conflittuale, ma per una volta mi sono sentito di dire “perchè no?”.

In che senso conflittuale?

Sono nato e cresciuto con la generazione di quelli che fanno la televisione. Io, Gerry, Bonolis… Ricordo che facevamo Deejay Television e di fianco c’era Paolo (Bonolis, ndDM) che faceva Bim Bum Bam. Fazio è leggermente più giovane ma la generazione è quella lì. A differenza loro, nel momento in cui bisognava decidere cosa fare, mi sono trovato a mia insaputa nel 94/95 a diventare direttore della radio, cosa che mi ha talmente riempito la vita di impegni e gratificazioni che la televisione è scivolata in secondo piano. Ne ho fatta un po’, a spizzichi e bocconi, e negli ultimi anni non ci pensavo nemmeno più.

E poi?

E poi a luglio, Fabio Di Iorio, capostruttura Rai, mi dice: “secondo me sei uno dei più bravi a fare interviste”. Ed è nato questo progetto.

Quando ho saputo che il programma era incentrato sulle interviste, ho pensato: “Deejay Chiama Italia cambia canale”.

E’ molto più complicato. Deejay Chiama Italia è un rifugio sicuro: non sono io a cercare gli ospiti ma sono loro che cercano me. Esiste un meccanismo promozionale per il quale se qualcuno ha un libro, un film o un album in uscita e passa da Milano, prima fa tappa da Fabio Fazio e poi viene da me. Con un programma televisivo, invece, tutta questa garanzia non c’è più e la difficoltà maggiore è trovare ospiti che siano sufficientemente importanti per portare a casa un po di ascolto, ma anche sufficientemente diversi per non fare una copia patetica di Quelli che il Calcio, piuttosto che di Che Tempo che Fa o Le Invasioni Barbariche.

Prima puntata?

17 ottobre.

Ospiti?

A me piace schematizzare tutto. Mi serve per capire meglio ciò che sto facendo. Quindi ho pensato per ogni puntata a tre ospiti: uno del mondo della musica, a patto che sia musicale-parlante, in maniera tale che possa raccontarsi; un altro ospite che arrivi dal mondo dello sport, possibilmente non dal calcio ma da uno di quegli sport che piacciono a me; e poi un ospite un po’ mainstream. Per esempio nella prima puntata ci sarà Luciana Littizzetto. In sostanza ho rotto le palle ai miei amici.

La tua forza alla fine è questa. Un po’ come Maria De Filippi. Anzi, a proposito di quest’ultima, come mai questo ribaltone?

E’ andata così: non conoscevo Maria che all’epoca faceva Saranno Famosi. Rilasciai un’intervista al Festival di Giffoni nella quale alla domanda di un giornalista “ma se tuo figlio di chiedesse di partecipare a un talent, cosa risponderesti?”, io risposi “lo prenderei a schiaffi”. E Maria non è che l’abbia presa benissimo, rispondendomi in maniera molto dura tramite un giornale. E lì la cosa è finita e per un po’ non abbiamo avuto nessun tipo di contatto. Un paio di anni dopo venne a Milano con uno spettacolo fatto dai ragazzi del suo programma, Footloose, e mi fece chiamare dalla sua assistente perchè aveva voglia di conoscermi. E ci conoscemmo. Mi conquistò il fatto che mi disse che aveva piacere a parlare con me perchè sapeva che non apprezzavo ciò che faceva e quindi non era un punto di vista ruffiano. Dall’essere, dunque, due che si guardavano in cagnesco, siamo diventati due che hanno una grande stima reciproca.

Ma il suo obiettivo l’ha raggiunto: ora Alessandra Amoroso e Emma Marrone le passi in radio…

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10
luglio

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 10 LUGLIO 2013. STUDIO 5 RISALIRA’ LA CHINA?

Moreno tra gli ospiti di Studio 5

..::Prime Time::..

Rai1, ore 21.15: Last Cop – L’ultimo sbirro

Una scuola moderna: Felix Stark muore per un arresto cardiocircolatorio. Le indagini si concentrano sull’asilo in cui lavorava, un istituto guidato da un direttore americano convinto sostenitore di un metodo educativo molto rigoroso e poco attento alle reali esigenze dei bambini. Ad indirizzare le indagini sulla giusta strada sarà Dana, una educatrice dell’asilo, vecchia fiamma di Andreas. Senza amore: Il cadavere di una donna viene rinvenuto nel bagaglio di una automobile coinvolta in un incidente stradale. L’uomo alla guida è una facoltoso banchiere che la vittima aveva conosciuto tramite una agenzia che organizza viaggi di lusso per singles in cerca di un’anima gemella. Mick trova finalmente il coraggio di manifestare i suoi sentimenti a Tanja.

Rai2, ore 21.10: Virus – Il contagio delle idee

Frenata dalla burocrazia, dai Comitati del no, dagli impedimenti burocratici l’Italia resta al palo. Un paese bloccato dove il “non fare” spesso trionfa sulla volontà di ripresa. Di questo si occupa tra le altre cose la seconda puntata, dedicata tra l’altro ad approfondire con servizi ed interviste ciò che impedisce all’Italia di crescere. Storie di imprenditori in difficoltà nel nord Italia, mentre al sud l’annosa questione dei rifiuti continua ad essere una emergenza ancora mai risolta. Nicola Porro in studio con i suoi ospiti commenterà i fatti dell’attualità e parlerà della crisi dei partiti e del futuro incerto del governo Letta. In conclusione  una lunga intervista a Tarak Ben Ammar, editore, produttore cinematografico e protagonista di tanti snodi importanti della vita economica italiana.

Rai3, ore 21.05: Chi l’ha visto?

Ultimo appuntamento con una testimonianza shock sul caso di Roberta Ragusa di una donna che afferma: “Ho visto due fazzoletti insanguinati nel furgone che usava Logli, non ho avuto il coraggio di dirlo prima…”. Ora i carabinieri dei Ris passano al setaccio questo furgone e anche le macchine del papà di Logli e di Sara, la sua amante, che sono entrambi entrati nel registro degli indagati. Chi ha fatto scomparire Roberta ha usato una macchina. Ed è stato aiutato da qualcuno.

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1
luglio

IL VIAGGIO, UN NONLUOGO FUORI DAL MONDO RACCONTATO DA PIPPO BAUDO

Il Viaggio - Rai 3

Il Viaggio - Rai 3

Difficilmente si troverà qualcuno a cui Pippo Baudo sia indifferente. E se lo trovassimo, sarà qualcuno che non conosce o non guarda la tv. Perché quelli che la seguono si dividono grossomodo in due categorie: quelli che lo amano perché rappresenta il passato, perché ricorda i bei tempi, e quelli che non lo amano affatto, in quanto fautori di una modernità da cui Baudo sembra lontano anni luce.

Ed in effetti, nella tv moderna, alla affannosa ricerca del cambiamento, il conduttore siciliano ci sta come i cavoli a merenda. Il nuovo programma di Baudo, Il Viaggio, in un contesto del genere conserva uno spazio in cui questa ricerca del nuovo si fa da parte, permettendo al telespettatore di respirare con più calma, donandogli rassicurazione. La trasmissione di Rai 3 (stasera la terza puntata della seconda serie) porta sulla testa quasi una spada di Damocle: il suo futuro (nonché il compenso del conduttore) dipendono dallo share, che per ora ruota attorno al 6%.

Un lungo giro a bordo di un camper, un nonluogo quasi fuori dal mondo che però porta il pubblico a visitare scorci d’Italia che si danno per scontati da sempre e di cui a volte si ignora la storia. Tappe importanti come Milano e Roma, immagini di repertorio e molti racconti, aneddoti di cui Pippo si sforza di rendere partecipe il pubblico continuando a diffondere quel sapore nazionalpopolare di cui è stato protagonista per oltre cinquant’anni, entrando in punta di piedoni nelle case dei telespettatori che in lui quasi vedono una sorta di memoria storica della cultura nostrana.

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18
maggio

IL TELECOMANDO, LA GUIDA TV DI DM: 18 MAGGIO 2013. PATRICK DEMPSEY GIURATO AD AMICI

Patrick Dempsey - Amici

..:: Prime time ::..

Rai1, ore 21.10: La partita dell’amore

Film del 2009  di Marc Fienberg con Paul Campbell, Andy Griffith, Doris Roberts. Trama: Il giovane David vende macchine per il padre e nel tempo libero si dedica a conquistare le donne. Un giorno David, preoccupato perché il nonno, Joe, dopo la morte della moglie è sempre solo, decide di dargli qualche consiglio su come cavarsela in presenza del gentil sesso. Caso vuole che nel pensionato dove alloggia Joe ci sia una signora con una nipote molto carina. David se ne innamora. A questo punto sarà Joe a dover dare al nipote qualche consiglio su come gestire la faccenda.

Rai2, ore 21.05: Eurovision Song Contest 2013 – La finale

La finale della più importante manifestazione musicale europea conta 39 artisti provenienti da altrettanti Paesi Europei. Lo slogan dell’edizione 2013 è “We are one” per ribadire il messaggio per cui è nato il festival nel 1956: unire l’Europa attraverso la musica mostrandone e celebrandone le colorite diversità. Commento in diretta di Filippo Solibello, Michele Ardemagni, Natascha Lusenti. In gara per l’Italia Marco Mengoni.

Rai3, ore 21.30: Ulisse

Alberto Angela farà un viaggio tra riti, feste, e cerimonie. In qualsiasi tipo di società, antica o moderna, occidentale o molto lontana da noi, i popoli hanno messo a punto rituali, sacri o profani, che sottolineano e regolano i momenti più significativi della vita, dalla nascita all’ingresso nel mondo degli adulti, dal matrimonio alle cerimonie funebri. Gli antropologi li chiamano Riti di Passaggio.

Canale5, ore 21.10: Amici – 7^puntata

I ragazzi della scuola di “Amici” continuano le sfide di canto e ballo al serale. La squadra bianca di Emma e la blu di Eleonora Abbagnato si sfideranno alla ricerca del vincitore. Quarto giurato Patrick Dempsey. Clicca qui per scoprire l’eliminato di questa sera.

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20
aprile

GIOVANI SPOSI – MTV DOCUMENTA LE DIFFICOLTA’ DELLE GIOVANI COPPIE (OMOSESSUALI)

Giovani Sposi - MTV

Giovani Sposi - MTV

E vissero felici e contenti. O quasi. Giovani sposi è la docu-serie di MTV, in onda ogni sabato pomeriggio, che si occupa della vita di giovani coppie innamorate che una volta fatto il grande passo verso l’altare si ritrovano a portare avanti una vita che tutta rose e fiori non è.

L’amore da solo non basta: è questo ciò che vuole dimostrare il programma raccontando storie di ragazzi che per difendere il loro sentimento sono costretti ad affrontare gli ostacoli posti dalla società moderna: dalla multiculturalità all’omosessualità, dal futuro dei figli alle difficoltà economiche all’ordine del giorno.

Nella puntata di oggi è stato affrontato proprio il tema delle coppie omosessuali attraverso la storia di due giovani ragazze del Texas, stato in cui ancora il matrimonio tra coppie dello stesso sesso non è consentito, costrette dunque ad andare oltre il confine in direzione del Vermont pur di coronare ufficialmente il loro amore, rinunciando alla presenza di parenti e amici più cari.

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5
febbraio

I GIOVANI DI SANREMO 2013: PAOLO SIMONI CANTA “LE PAROLE” (TESTO E ASCOLTO)

Paolo Simoni

Tra i giovani del Festival di Sanremo 2013 c’è anche Paolo Simoni, vincitore di Area Sanremo con Irene Ghiotto. Nato a Comacchio, classe 1985, compie i primi passi nel mondo della musica iniziando a studiare, sin da bambino, la chitarra e l’organo. Nel 2000 si iscrive e partecipa all’Accademia della Canzone di San Remo. Nel 2004 consegue il diploma breve di sassofono presso la Scuola di Musica Moderna di Ferrara e nello stesso anno si iscrive al Festival di San Marino classificandosi al secondo posto. Partecipa al TIM tour e qui nasce il sodalizio discografico con Warner Music.

Nel 2007 viene notato dal Club Tenco ed inserito come “nuova proposta emergente dell’anno” ed è proprio in occasione della sua esibizione al Premio Tenco, che viene presentato il suo primo album “Mala tempora”. Paolo vince il premio “miglior arrangiamento musicale” nella sezione “BIG” del Festival degli Autori di San Remo 2009. Vince Musicultura 2009, ha collaborato con Mauro Pagani in alcune presentazioni di “Foto di gruppo con chitarrista” e con Massimo Ranieri al Festival “dallo Sciamano allo Showman” in Val Camonica.

Nel giugno 2011 Paolo cambia etichetta discografica e approda in Sony Music. Nell’estate 2011 il singolo Crisi rientra nella top 100 dei brani più trasmessi dalle radio. Il 28 agosto 2012 è uscito “Ci voglio ridere su”, il secondo album di Paolo Simoni, contenente 10 brani interamente scritti e interpretati dal giovane cantautore emiliano. In occasione di Sanremo uscirà il repack “Ci voglio ridere su – Le parole edition“.

Ecco testo e video della canzone


31
dicembre

ROSSELLA BRESCIA A DM: TAKESHI’S CASTLE FA RIDERE SENZA VOLGARITA’. BELEN AD AMICI? AVRA’ STUDIATO O, COME HA TIRATO FUORI LA FARFALLINA, TIRERA’ FUORI LE DOTI NEL BALLO

Rossella Brescia

[Intervista del 13 marzo 2012] Le sue ultime due esperienze sulla tv generalista sono state tutto fuorchè fortunate ma lei non ha il tempo di leccarsi le ferite. Rossella Brescia, infatti, si divide tra gli spettacoli teatrali ‘Carmen’ (prossima data il 20 marzo a Jesi) e ‘Cassandra’ (il 30 marzo a Tempo Pausania) e un nuovo impegno televisivo. Dal 5 marzo l’apprezzata conduttrice di Colorado fa da contraltare ironico alla nuova stagione di Takeshi’s Castle, in onda su Cartoon Network tutti i giorni alle 20.05. Con lei, alla scoperta dell’improbabile show cult della tv giapponese, i suoi compagni di radio Max Pagani e Barty Colucci (su Rds ogni mattina conducono Tutti pazzi per Rds).  Proprio il suo nuovo ruolo da commentatrice irriverente ha dato il la alla nostra chiacchierata in cui Rossella parla del suo passato e presente professionale.

Com’è nata la tua collaborazione con Cartoon Network?

Credo che il mio impegno in radio e l’aver fatto altri programmi comici li abbia spinti a cercarmi. Con me forse volevano anche la squadra che poi è arrivata.

Takeshi’s Castle è diventato famoso in Italia grazie alla Gialappa’s Band

Sì, ma infatti è un programma molto forte, che si presta a dei commenti esterni. Allo stesso tempo è un programma per le famiglie e per ragazzi perché fa ridere senza usare volgarità o parole offensive.

Hai avuto titubanze prima di iniziare la collaborazione con un canale che, per quanto importante, si rivolge ad una nicchia?

No, assolutamente. L’importante è fare una cosa che mi diverte e che sia carina. Non ho mai neanche riflettuto sul fatto che mi sarei rivolta ad una nicchia.

Come stai vivendo questo periodo d’assenza dalla tv generalista?

In realtà non ho tempo di pensare a tutto questo, sono molto occupata con gli spettacoli di danza Carmen e Cassandra. E’ vero che a Mediaset o in Rai mi piacerebbe tornare ma non mi sembra il caso di farlo tanto per. L’importante è trovare un’idea giusta altrimenti tanto vale fare altro.

Cosa ti piacerebbe fare in tv?


22
dicembre

MASSIMO DONELLI: LA BELLA SODDISFAZIONE DI LASCIARE DA VINCENTE. DURANTE LA MIA GESTIONE SONO STATI LANCIATI 46 PROGRAMMI

Massimo Donelli

E’ un Massimo Donelli in vena di bilanci quello che in un’intervista a Sorrisi.com (sia mai affidarsi ad un altro sito/blog!) traccia un breve profilo dei suoi sei anni alla direzione della principale rete di Mediaset. Dopo il comunicato ufficiale di ieri in cui l’azienda di Cologno Monzese annunciava un cambio dei protagonisti alla direzione di alcuni rami aziendali (che porterà Scheri ad essere il numero uno di Canale 5) era utile e necessario ascoltare le sensazioni di questo momento da colui che dal primo gennaio 2013 sarà direttore dell’area Sviluppo e Comunicazione Tv.

Un cambio ‘condiviso‘, stando a quanto dichiara Donelli:

”Da prima dell’estate avevo manifestato all’azienda la volontà di andare in pensione appena compiuti i 60 anni, ossia fra un anno. E, contestualmente, avevo dato la disponibilità a lasciare nel momento stesso in cui l’azienda avesse trovato il mio successore. La tv, infatti, è come l’industria dell’auto: si lavora ai nuovi titoli con due-tre anni d’anticipo. Era giusto, perciò, che avvisassi per tempo e che per tempo mi facessi da parte. Mediaset ha molto apprezzato questo comportamento leale.”

In barba alle critiche sul suo operato, soprattutto su alcune scelte delle ultime stagioni e sulla perseveranza nello scommettere ancora su qualche volto molto bersagliato dall’opinione pubblica, si difende sfoderando un dato numerico ’storico’:

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