I giovani in rivolta ed i grillini inferociti da una parte, i berlusconiani di ferro dall’altra. Poi ci sono anche uno scimmione impazzito ed un manifestante No Tav. Nel video divulgato da Servizio Pubblico, e trasmesso su La7, sono tutti contro tutti: proprio come in una guerra civile. Ci sono pure i galeotti che chiedono la libertà, e a sentirli sono sull’agitato andante. Michele Santoro sceglie le tinte forti per annunciare il suo ritorno in tv, con un promo evocativo. Nel suo stile.
In vista di una nuova stagione di dibattiti ed inchieste, in partenza il 26 settembre prossimo sulla rete terzopolista, Servizio Pubblico ha lanciato un filmato che racchiude un assaggio delle tematiche care al programma. E anche stavolta, ciò che incuriosisce non sono tanto le immagini proposte (tutte tratte da accadimenti reali e ben noti), quanto il loro sapiente montaggio. Nel promo santoriano, infatti, viene sempre mostrata quella parte di Italia che inveisce contro l’avversario – sia esso di destra o di sinistra -e che sceglie l’atto dimostrativo come espressione del proprio disagio.
La domanda sorge spontanea: non è questa una visione un po’ parziale della più articolata realtà italiana? Dimostrandosi un grande fuoriclasse del genere (sia detto senza ironia), anche quest’anno Santoro ha iniziato a radunare il suo pubblico suonando la campanella pavloviana della piazza in rivolta. Di tutte le sfaccettature di cui si compone la situazione attuale, il giornalista ha scelto quella più televisiva.