Fiction


20
giugno

PUPETTA – IL CORAGGIO E LA PASSIONE: STASERA IL GRAN FINALE

Sergio Arcuri

Questa sera alle 21,10 su Canale5 ultimo appuntamento con Pupetta – Il Coraggio e la Passione, la fortunata miniserie con protagonista Manuela Arcuri nei panni della combattiva Pupetta Marico, personaggio liberamente ispirato ad Assunta Maresca. La miniserie Ares, che ha visto debuttare sul piccolo schermo l’aitante Massimiliano Morra, è stata seguita nei suoi primi tre appuntamenti da una media di 4.849.000 spettatori, ottenendo uno share pari al 20%.

Un risultato che conferma ancora una volta la forte presa sul pubblico delle produzioni di Alberto Tarallo, pronto a continuare anche per le prossime stagioni la lunga e fortunata collaborazione con Canale5 (la Ares è una s.r.l. partecipata al 30% da Rti, una s.p.a. del gruppo Mediaset). Tra gli appuntamenti di punta della stagione 2013/2014 figurano, infatti, Il Peccato e la vergogna 2, L’Onore e il Rispetto 4, e la nuova serie Baciamo le Mani.

In attesa di conoscere sviluppi e date di messa in onda delle prossime fiction, la curiosità è tutta per il gran finale di Pupetta in onda questa sera. Un finale che coincide con quello che nella realtà è stato l’inizio della vita “pubblica” della vera Pupetta. Assunta Maresca balzò, infatti, agli onori della cronaca nera nazionale, quando giovanissima e incinta uccise il presunto mandante dell’omicidio del marito.




19
giugno

PUPETTA, ANCORA CORAGGIO ANCORA DERISIONE. NUOVE FRASI CULT

Pupetta Il Coraggio e La Passione

Allora. La prima cosa è tagliare le ultime lettere di una parola o di un nome. La seconda è inclinare leggermente la testa. La terza è stringere gli occhi in uno sguardo contrito, si, quello di quella conduttrice che avete tutti immediatamente visualizzato. Poi se vi sentite particolarmente ispirati mettetevi la mano destra sul cuore, stringendolo come se lo aveste tra le mani e tendete il braccio sinistro davanti a voi come se….voleste cambiare canale ma per farlo dovete recuperare il telecomando sul mobile lontano dal divano. Una volta che siete in questa posizione è fatta.

Se siete uomini dite: “Pupè, Pupè
Se siete donne: “Michè, Michè

Et voilà, avete appena interpretato un dialogo di Pupetta, il coraggio e la Passione, la fiction di Canale 5 giunta ormai all’ultima puntata (qui, le anticipazioni) che andrà in onda giovedi 20 giugno in prima serata. Concentriamoci però sulla terza puntata andata in onda lunedi scorso. Dal riassunto iniziale sappiamo che Pupetta ha “l’animo troppo nobile” per lasciarsi tentare dal mondo della prostituzione. Se questi beccano una che è scappata dal bunga bunga, è un attimo che partono i casting alle caprette per trovare quelle più adatte a farle ciao. Perchè se Pupetta è coraggio e passione, una che fugge dal bunga bunga è Heidi. Intanto, nuovi rumors rivelano un’altra fiction prevista nel palinsesto autunnale di Mediaset. La strega di Biancaneve, il medico di campagna. Questa povera donna, dopo tanti sacrifici per laurearsi in medicina, lo doveva pur dimostrare in qualche modo che non è vero che “una mela al giorno toglie il medico di torno”.

Comunque, nella terza puntata è stata inserita la moviola sul set. In una delle prime scene della terza puntata, Pupetta in abito da sposa corre a rallenty dietro la macchina della polizia che sta portando via “Michè” accusato di omicidio subito dopo averla sposata. Stavamo vivendo intensamente il pathos del momento, quando la voce di Massimo Caputi ha urlato “fuori gioco, è decisamente fuori gioco”.  “Persa una delle migliori palle gol della fiction”, gli ha fatto eco Caressa. Si, infatti. Pupetta poteva cadere rovinosamente a terra e porre fine a questo strazio. In ogni caso il discorso palle perse lo eviteremmo. Noi le abbiamo perse il 6 giugno alle 21:30, subito dopo l’inizio della prima puntata. Altra palla da tirare alla telecamera, gli sceneggiatori l’hanno persa quando hanno deciso di seguire il filone onirista. Michè e Pupè separati dal divisorio del carcere si visualizzano a fare l’amore in riva al mare con l’acqua che bagna i loro corpi. Poi, come un delfino, è arrivato Raul Bova. Ah, no scusate, presi dall’onirismo, abbiamo fatto confusione. Comunque, adesso, anche per la terza puntata vi segnaliamo nuove frasi cult di Pupetta (qui, le prime), la donna che pensa in romano, parla in napoletano e recita in…


19
giugno

TRIS DI FICTION RAI PER ALESSANDRO PREZIOSI

Alessandro Preziosi

L’ultimo impegno in tv di Alessandro Preziosi risale al novembre del 2011 con la serie di Canale5 Un amore e una vendetta, ma nella prossima stagione l’attore, divenuto popolare nei panni del Conte Ristori in Elisa di Rivombrosa, è pronto a tornare sul piccolo schermo con ben tre progetti. In autunno vedremo, infatti, Preziosi su Rai1 con Gli Anni spezzati, una trilogia di miniserie nelle quali si racconteranno gli anni ’70 in tre città e tre momenti diversi: Milano 69-72, Genova 74-76, Torino 79-81.

Il progetto, diretto da Graziano Diana, avrà tre sottotitoli: Il Commissario, Il Magistrato L’Ingegnere. Alessandro Preziosi sarà il protagonista della seconda miniserie intitolata Il Magistrato, nella quale darà il volto a Mario Sossi, il sostituto procuratore rapito a Genova il 18 aprile 1974 dalle neonate Brigate Rosse. Le altre due miniserie vedranno, invece, rispettivamente Emilio Solfrizzi nelle vesti del Commissario Luigi Calabresi, e Alessio Boni in quelle dell’ingegnere Mario Ventucci, un personaggio di fantasia che il 14 ottobre 1980 partecipò alla celebre marcia dei 40 mila a Torino.

Come anticipato qualche giorno fa, Preziosi sarà anche il protagonista della tanto attesa miniserie incentrata su Don Peppe Diana, il prete che pagò con la vita la sua lotta contro la criminalità campana. La messa in onda della fiction, diretta da Antonio Frazzi, è prevista su Rai1 per il mese di marzo del 2014, a vent’anni esatti dalla scomparsa del sacerdote.





18
giugno

UNA GRANDE FAMIGLIA IN REPLICA SU RAI 1

Una grande Famiglia

Non tutte le repliche vengono per nuocere. E non ci riferiamo solo al Commissario Montalbano, che ha continuato a stregare il pubblico anche con le sue avventure arcinote, ma alle fiction che vengono riproposte in maniera propedeutica all’arrivo del sequel cosicché chi si era perso il primo capitolo può rifarsi e chi, invece, lo aveva visto può rinfrescarsi la memoria.

Rai 1 ha deciso di dedicare parte dell’immancabile estate del già visto a questo scopo riproponendo due serie molto amate, i cui secondi atti sono in fase di lavorazione e arriveranno in video nella prossima stagione televisiva con nuovi episodi. Parliamo di Una Grande Famiglia e Fuoriclasse.

La prima, che racconta le vicende dei Rengoni, membri dell’alta borghesia lombarda, è un family drama infarcito di mistery. La prima stagione, andata in onda su Rai 1 circa un anno fa, racconta la scomparsa del primogenito Edoardo (Alessandro Gassman), apparentemente morto in un incidente aereo e custode di un segreto che non è mai stato svelato, neanche sul finale, quando è tornato dai suoi cari trovando una famiglia completamente diversa da quella che aveva lasciato. Al centro della narrazione l’azienda di famiglia vicina al fallimento e l’amore sbocciato tra Chiara (Stefania Rocca), la moglie di Edoardo, ed il cognato Raoul (Giorgio Marchesi). Il primo appuntamento con Una Grande Famiglia è fissato per domenica 30 giugno in prima serata.


17
giugno

PUPETTA – IL CORAGGIO E LA PASSIONE: ANTICIPAZIONI ULTIMA PUNTATA, 20 GIUGNO 2013

Massimiliano Morra e Manuela Arcuri

Ascolti da record (compatibilmente al periodo di messa in onda e all’attuale media del prime time di Canale5) e critiche a dir poco feroci per Pupetta – Il Coraggio e la Passione. La fiction con protagonista Manuela Arcuri, come tutte le altre produzioni Ares, ha diviso il pubblico televisivo in due fazioni. Da una parte gli estimatori del fotoromanzo trasposto in tv o, per dirla alla maniera di Dagospia, del melò “froscista-trashista”; dall’altra il pubblico più raffinato, pronto a storcere il naso di fronte all’ennesima creatura partorita dalla coppia Losito-Tarallo, salvo poi non perdersi una puntata della fiction, anche solo per ridere dell’ennesima zoppicante prova d’attrice dell’Arcuri.

Trash, a tratti pulp, e anche pop, con passioni, delitti e miserie al quadrato, le fiction Ares sono ormai un genere ben definito del panorama televisivo italiano. Una formula collaudata, tenuta a battesimo nel lontano 2001 da Il bello delle donne, e nel tempo perfezionata con serie come L’Onore e il Rispetto, Il Peccato e la Vergogna e Sangue Caldo. Tutte fiction in grado di garantire a Canale5 un ascolto sicuro, come confermato da Pupetta – Il Coraggio e la Passione, le cui avventure seguite da più di 4.700.000 spettatori, si avviano ormai alla conclusione con la quarta e ultima puntata in onda giovedì 20 giugno alle 21.10 su Canale5.

L’ultimo appuntamento si aprirà con Pupetta, che rimasta vedova di Michele, vendica la morte del marito uccidendo Don Vitiello (Tony Musante). In carcere ritrova Maddalena (Alessandra Barzaghi) che la sostiene nell’ultimo periodo della gravidanza. Intanto il commissario Imparato (Stefano Dionisi) sfoga la sua perversione su Nicolino, che si toglie la vita. Pupetta porta la confraternita, guidata da Don Otello (Ben Gazzara), sulle tracce di Imparato, che paga con la vita. Poco dopo, Tanino Testucci (Cristopher Leoni) uccide il suocero e diventa così il nuovo capo dei malavitosi.





17
giugno

PUPETTA – IL CORAGGIO E LA DERISIONE. LE FRASI CULT!

Pupetta Il Coraggio e la Passione

I grandi personaggi illustri della storia più o meno contemporanea li ha fatti tutti fuori la Rai.  E così gli autori che scrivono fiction per Mediaset si sono dovuti dar da fare e spulciare tra i personaggi rimasti “illibati” dalle sceneggiature televisive. La scelta, alla fine, è ricaduta su Pupetta Maresca. Una botta di fortuna. Se fosse stato Pupetto è da un pezzo che alla Rai ci avrebbero tirato su un paio di puntate con protagonista, indovinate chi? Beppe Fiorello, un nome una miniserie.

E’ nata cosi  la fiction Pupetta, il coraggio e la passione. Storia romanzata e fotoromanzata di una criminale. Con la tecnica del “buttiamola in caciara”, infatti, i momenti salienti vengono immortalati da un’immagine disegnata di fotoromanzo. Un vezzo creativo di qualcuno che ha studiato creatività nella stessa Università di Renzo Bossi. E se vi è venuta in mente Eva Kant, dimenticatela. Non solo perché Manuela Arcuri, scelta per interpretare la Maresca, è mora, ma anche perché Pupetta è realmente esistita. Come d’altronde la sua fedina penale, che non è esattamente quella di Nonno Libero (qui, la storia vera). Nei cassetti Mediaset sono già contenute un altro paio di fiction. La Monaca di Monza, la purezza e la sobrietà e Cenerentola, la cafona arricchita. Gli autori giocano a Ruzzle per decidere come titolare. Le parole che riescono a comporre le mettono nei titoli delle fiction. Sulla scelta delle protagoniste invece sono più accurati. La Arcuri da Latina per interpretare Pupetta da Napoli.

Comunque, “iamm’ bell’”, torniamo alla versione Arcuri di Pupetta. Abbiamo usato la frase dialettale per aiutarvi nel passaggio al mood del dialetto napoletano. Lo sappiamo è dura, soprattutto per quelli del Nord che avevano appena capito cos’erano “i cabasisi” spesso nominati dal siciliano Montalbano. Pronti? Ecco per voi alcune frasi cult della fiction di Canale 5, attraverso cui vi descriveremo il personaggio di Pupetta. Premessa necessaria è che tutti i dialoghi articolati e sensati di questa fiction sono stati devoluti in beneficenza.


16
giugno

SQUADRA MOBILE: UN NUOVO POLIZIESCO PER RACCONTARE I REATI SU DONNE E MINORI

Pietro Valsecchi (Taodue)

Delle forze dell’ordine ormai sappiamo praticamente tutto grazie alla fiction italiana: abbiamo visto all’opera i carabinieri, la guardia di finanza, la guardia costiera, la guardia forestale, il reparto investigazioni scientifiche e per la polizia addirittura abbiamo imparato a conoscere i vari reparti quali la squadra investigativa e i falchi. Adesso impareremo ad usare una nuova espressione, quella di Squadra Mobile, che include le ultime due e ne presuppone delle altre.

E’ questo infatti il titolo della nuova serie in otto episodi da ottanta minuti ciascuno scritti da Barbara Petronio, Ezio Abate e Francesco Balletta che Taodue realizzerà per il 2014. Ancora una volta al centro delle serate di Canale 5 ci saranno i tutori dell’ordine pubblico, poliziotti appunto della squadra mobile che nelle grandi città come Roma è vera e propria divisione, quella che indaga in borghese per inchiodare colpevoli e raccogliere prove nell’ambito di reati quotidiani.

Sarà proprio la vita di tutti i giorni della capitale italiana a fare da sfondo alle storie dei protagonisti e delle vittime che cercheranno di aiutare. Una serie che ha come obiettivo quello di raccontare la cronaca con la messa in scena di casi di femminicidio, infanzia contesa, stalking, persone scomparse e prestando particolare attenzione ai reati che coinvolgono donne e minori.

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16
giugno

IL SANGUE NON SBAGLIA: IL ROMANZO POSTUMO DI ANTONIO MANGANELLI DIVENTA UN FILM TV

Il Sangue non sbaglia

Antonio Manganelli, nato ad Avellino nel 1950 e morto a Roma nel 2013, era dal 2007 il capo della polizia italiana. Una personalità forte, la sua, stimata e ricordata positivamente, che si distingueva non soltanto per la dedizione alla divisa ma anche per la voglia di raccontarla, di analizzarla, condividerla e diffonderla.

Dopo la pubblicazione nel 2007 di un manuale pratico sull’investigazione, Manganelli si dedicò ad una sorta di autobiografia in cui raccogliere le sue esperienze, ma col tempo quell’idea si trasformò in un vero e proprio romanzo a cui si dedicò fino alla fine dei suoi giorni e che è stato pubblicato postumo. E quel romanzo, Il sangue non sbaglia, a breve diventerà un film tv targato Taodue, la cui sceneggiatura è affidata a Daniele Cesarano.

Il protagonista del romanzo è l’ispettore Giovanni Galasso, un investigatore di mezza età che rispecchia moltissimo l’autore, sia per i buoni rapporti che mantiene con colleghi e sottoposti che per la passione che mette nel proprio lavoro. Il caso che Galasso deve affrontare è l’omicidio di una benefattrice, l’aristocratica Anna De Caprariis che, nonostante fosse amata e benvoluta da tutti e senza l’ombra di un nemico, viene strangolata in casa sua. Un’indagine che si mischia ai ricordi e agli aneddoti che viene via via spontaneo al protagonista riprendere, raccontando gli anni a Palermo, quelli a Roma e lasciando talvolta spazio a riflessioni politiche e sociali.