Si Può Fare



16
maggio

SI PUO’ FARE!: SERGIO MUNIZ, DALLA TV… ALLA TV

Sergio Muniz

Magro, emaciato, silenzioso, solo, riservato. Così ricordiamo Sergio Muniz nella seconda edizione de L’Isola dei famosi, che dieci anni fa lo fece conoscere al pubblico italiano. E il pubblico lo adottò immediatamente, dopo averlo visto abbandonato per settimane sull’Ultima Spiaggia: decise di donargli la vittoria del programma con il 75% dei voti e ne fece un vero e proprio idolo (televisivo).

Si può fare!: Sergio Muniz nel cast

Oggi, che non è più né solo né emaciato, ma riservato sembrerebbe di sì, fa parte del cast di Si può fare!, il talent in onda il venerdì su Rai 1. Suonare l’ukulele o cimentarsi con il cerchio vitruviano sono state finora le sue sfide, e stasera si cimenterà con un altro cerchio, quello aereo, per tentare di appassionare ancora una volta il pubblico e rituffarsi nella televisione italiana, di cui non è più assiduo frequentatore.

Dopo la vittoria nel reality targato Simona Ventura, Sergio Muniz visse un momento d’oro e fu scelto anche come protagonista per la miniserie Rai La signora delle camelie, che gli aprì le porte per molti altri lavori. Uno su tutti Terapia d’Urgenza, in cui interpretava il dottor Nicola Palumbo, ma abbiamo visto l’ex modello spagnolo anche in una episodio della quinta serie de I Cesaroni e nella terza di Squadra Antimafia. Il successo ottenuto in Italia lo ha aiutato ad imporsi anche in Spagna, dove ha girato alcune pellicole per il grande schermo, prima di tornare qui da noi e dedicarsi al teatro: lo scorso anno ha portato in scena ben due spettacoli in uno dei quali, Tr3s, è stato diretto da Chiara Noschese, concorrente del programma “cugino” di Si può fare!, Tale e Quale show.

Sergio Muniz e lo spettro dell’ultima spiaggia




16
maggio

SI PUO’ FARE!: QUESTA SERA SI RECITA COI PIEDI E CI SI SPOGLIA NEL BURLESQUE

Si può fare! - La prova del Burlesque

Il terzo appuntamento con Si può fare!, stasera su Rai 1 alle 21:15, rappresenta la vera prova del nove per il nuovo programma di Carlo Conti: dopo un ottimo esordio al 19.82% e un lieve calo (forse fisiologico) al 18.63% nella seconda puntata, con i risultati del terzo appuntamento vedremo se questo show può o meno sperare di dirsi erede di Tale e Quale Show, che ha chiuso la terza edizione con il 30.01%.

Si può fare!: incombe lo spettro di Tale e Quale Show

I due programmi hanno dei punti in comune e non solo perché condividono regia e conduttore: in entrambi i protagonisti sono dei vip che si mettono alla prova con qualcosa di mai fatto prima e in entrambi c’è una giuria composta da tre personaggi che, con i loro siparietti e giudizi, fungono un po’ da cuore della trasmissione. Carlo Conti, intervistato da Tv Sorrisi e Canzoni, ha però sminuito queste similitudini, con spiegazioni che non convincono del tutto.

“Diciamo che i due programmi hanno in comune l’idea di fondo: le esibizioni sono un pretesto per fare un po’ di spettacolo e regalare due ore di svago agli italiani [...] ma i due programmi sono diversi. In primo luogo perché, proprio per evitare similitudini, abbiamo cambiato completamente il meccanismo delle prove, che vengono scelte dai concorrenti e non dagli autori. In più, il giudizio spetta solo alla giuria. Il televoto del pubblico da casa verrà usato solo nell’ultima puntata”.

Ma in Tale e Quale Show non decideva sempre il pubblico da casa: in ogni puntata votavano i giudici e i concorrenti stessi. Comunque, dettagli a parte, Si può fare! può contare su un cast più variegato, composto anche da sportivi e da aficionados di talent e reality che sono davvero disposti a tutto per vincere: vediamo allora in cosa si sono preparati i dodici concorrenti questa settimana e in quali prove si esibiranno questa sera.

Si può fare!: le esibizioni della terza puntata


10
maggio

SI PUO’ FARE!: MADDALENA CORVAGLIA VINCE ANCORA, MENTRE SUONA L’ALLARME TRISTEZZA

Si può fare! - Le facce di Pippo Baudo

Maddalena Corvaglia ha vinto anche la seconda puntata di Si può fare!, stracciando letteralmente un’impacciata Federica Nargi nella prova della Pole Dance. L’ex velina bionda, incurante dei lividi sul corpo causati dalle prove, avrebbe di sicuro continuato la sua scalata alla vittoria scegliendo altre prove di resistenza fisica, nelle quali eccelle, ma la produzione probabilmente non voleva una vincitrice annunciata. Carlo Conti l’ha così “costretta” ad esibirsi la prossima settimana in un sensuale Burlesque, che poco le si confà. Una forzatura che non solo non si può fare, ma non s’aveva da fare.

Si può fare!: Pippo Baudo gioca al maniaco sessuale

Ma non è stata questa l’unica nota stonata emersa nella puntata andata in onda ieri sera, nella quale il tono dello spettacolo è calato rispetto all’esordio, come pure gli ascolti, che però hanno fatto registrare un buon 18.63%. A fronte di prove più divertenti rispetto a quelle della prima puntata, il clima di irriverenza che tanto ci era piaciuto è sfociato in una sorta di caciara con continue battutine sessuali che dopo un po’ stancano e lasciano il tempo che trovano.

Re di questo andazzo è un insolito Pippo Baudo, che per il suo ruolo di giurato ha deciso di tenere un profilo molto diverso da quello del conduttore paterno e rassicurante che tutti abbiamo imparato a conoscere negli ultimi cinquant’anni: in Si può fare! viene fuori come il caro vecchio Fantozzi alla vista delle signorine, confuso tanto da non riuscire a ricordare il nome di Karin Proia, bramoso dinanzi alle grazie della Nargi, invitato dal conduttore a voltarsi durante il numero di Burlesque forse per evitargli l’infarto. Complice di Baudo in questa deriva è la pur simpaticissima Amanda Lear, che la scorsa settimana l’aveva già inquadrato come “maniaco sessuale” e che ha elogiato le “chiappe pazzesche” dei ballerini di flamenco e, dinanzi ai giochi di magia in cui andavano e tornavano colombe bianche ha sentenziato “anche a me piacerebbe far sparire certi uccelli“.

Si può fare!: la comicità forzata di Marco Columbro e quella riuscita di Sergio Friscia





9
maggio

SI PUO’ FARE!: CATHERINE SPAAK, UNA NUOVA PRIMAVERA IN TV?

Catherine Spaak

Nella prima puntata di Si può fare! se l’è cavata piuttosto maluccio, perdendo la sfida del Buugeng contro Vanessa Hessler. E dire che la prova che aveva scelto era apparentemente una delle più semplici, visto che si trattava di far ruotare delle aste ricurve intorno al corpo. Come se la caverà allora nella seconda puntata di stasera, cercando di far comparire e scomparire delle colombe? Non importa poi granché, perché anche se dovesse andare sempre peggio, Catherine Spaak troverebbe un altro modo per farsi notare e rimettersi in gioco.

Si può fare!: nel cast Catherine Spaak

Alla non tenera età di sessantanove anni, l’attrice francese sembra avere ancora da dire e soprattutto nessuna intenzione di abbandonare il magico mondo dello spettacolo, che l’accolse sul grande schermo nel 1960 e che da allora ad oggi l’ha vista cimentarsi come attrice, conduttrice, cantante, ballerina, giornalista, scrittrice e adesso concorrente di un talent. Esperienza, questa, che affrontò già nel 2007, quando partecipò a Ballando con le stelle.

Il suo curriculum è davvero ricco e vanta una sessantina di ruoli sul grande schermo, numerosi 33 e 45 giri ed una targa d’oro conquistata nel 1964 ai David di Donatello. Ma è grazie alla tv che Catherine Spaak è entrata nelle case degli italiani facendosi ricordare per la sua conduzione elegante e per l’erre alla francese. Tra i suoi programmi cult ricordiamo Forum – che lanciò e condusse dal 1985 al 1988 – e Harem, il talk show al femminile che ha tenuto banco nella seconda serata del sabato sera di Rai 3 per ben quindici anni.

Catherine Spaak nella fiction italiana


9
maggio

SI PUO’ FARE, TRA BOLLE DI SAPONE E GIOCHI DI MAGIA

Si può fare! - La giuria

Dopo il 19.82% di share ottenuto nella puntata d’esordio, questa sera torna su Rai 1 Si può fare!, in diretta dagli studi Dear di Roma: ce la farà il nuovo show di Carlo Conti a conservare i suoi telespettatori o, magari, conquistarne di nuovi? Oppure l’attenzione del pubblico diminuirà?

Difficile dirlo, trattandosi sì di un programma che mostra numeri spettacolari e dunque potenzialmente interessanti per i telespettatori, ma che allo stesso tempo propone un meccanismo che alla lunga potrebbe anche stancare, essendo già stato visto in tanti altri programmi: vip che si mettono alla prova cercando di stupire e superare i propri limiti sotto l’occhio attento e critico di tre giurati. Giurati che mai come questa volta, però, sembrano scelti con criterio.

Pippo Baudo, Amanda Lear e Yuri Chechi osserveranno i dodici concorrenti esibirsi e “duellare”; sceglieranno per ogni sfida un vincitore e poi, alla fine, proclameranno il vincitore di puntata. Nel frattempo vedremo altri sei nuovi numeri, tra i quali i concorrenti dovranno scegliere la propria perfomance per il prossimo venerdì: la scelta è il momento più importante di tutti perché, se si vuole puntare alla vittoria, bisogna impegnarsi in prove sensazionali che possano lasciare a bocca aperta la giuria.

Si può fare: le esibizioni della seconda puntata





5
maggio

SI PUO’ FARE!: UN PROGRAMMA CHE NON STANCA, TRA ECCELLENZE E DOPPI SENSI

Si può fare! - Maddalena Corvaglia nei Tessuti aerei

L’irriverenza è arrivata nel venerdì sera di Rai 1, il che è già un fatto eclatante. Ma se aggiungiamo che è comparsa in un programma di Carlo Conti, normalmente il più classico fra i conduttori, diventa quasi un evento: la prima puntata di Si può fare!, la ricorderemo sicuramente e non solo per le performance dei concorrenti, quanto per le battute e i doppi sensi sprecati dalla giuria e, incredibilmente, cavalcati dallo stesso Conti.

Si può fare!: Amanda Lear è la giurata ideale

Voglia di sorridere e di non prendersi troppo sul serio, dunque. I duetti tra la scatenata Amanda Lear – giurata ideale per l’assoluta mancanza di peli sulla lingua – e Pippo Baudo, secondo la collega troppo attento all’avvenenza delle concorrenti, hanno fatto da sfondo, insieme all’olimpionico rigore del terzo giudice Yuri Chechi, alle esibizioni dei dodici protagonisti. Esibizioni molto particolari e a tratti spettacolari, come quella di Maria Amelia Monti e Federica Nargi, che pattinavano sulla pedana appese letteralmente al collo del loro tutor. O i Tessuti aerei, durante i quali Luca Marin ha rischiato di capitolare giù dai teli, cosa che gli ha fatto perdere la sfida contro Maddalena Corvaglia, proclamata poi vincitrice della puntata. La signora Burns in effetti appare allenatissima: merito forse dell’esperienza della scorsa estate a Jump! ?

A parte qualche piccola paura e l’ansia da prestazione, clima di divertimento nello studio 5 del Nomentano in Roma, animato da Sergio Friscia, che ha offerto addirittura il bis del suo balletto in stile Bollywood, e Marco Columbro, forse un po’ troppo sopra le righe e volutamente scatenato. Tanti elementi diversi in scena, comunque, che hanno contribuito a confezionare uno show godibile, che sembra originale quando invece, a rifletterci, è un connubio di cose già viste.

Si può fare!: tracce di già visto in un programma che funziona


2
maggio

SI PUO’ FARE!: VANESSA HESSLER, DA REGINETTA DELLA FICTION A GIOCOLIERA

Vanessa Hessler (Photo by Vittorio Zunino Celotto/Getty Images for Maserati)

Come mai una giovane e bella ragazza italoamericana, famosa per aver interpretato molte fiction di successo ed essersi costruita già una ricca carriera pur essendo ancora lontana dalla maturità artistica, decide di sterzare e cimentarsi come concorrente in un nuovo show televisivo? Dove, di solito, ritroviamo personaggi alla ricerca di un rilancio o di una nuova vita professionale?

Si può fare!: nel cast Vanessa Hessler

Difficile darsi una risposta e capire cosa abbia spinto Vanessa Hessler, classe 1988, ad entrare a far parte del cast di Si può fare!, al via questa sera su Rai 1. Un’avventura sicuramente nuova ed anche divertente – i concorrenti si cimenteranno con prove spettacolari mai sperimentate prima – che però sembra un po’ stonare nel suo curriculum di algida e perfino ricercatissima interprete che a soli ventisei anni è già stata protagonista assoluta di ben sette miniserie dell’azienda pubblica.

La Hessler ha iniziato a fare la modella nel 2003, nel 2005 ha preso parte al cinepanettone Natale a Miami e nel 2006 è stata madrina della Categoria Gruppi al Festival di Sanremo. Ma la sua ascesa sui teleschermi Rai è targata 2008: in quell’anno venne scelta per essere diretta da Vittorio Sindoni in Per una notte d’amore accanto a Roberto Farnesi, e da lì le sono stati confezionati addosso molti altri ruoli in prodotti che, a fronte di sceneggiature talvolta sempliciotte e non particolarmente brillanti, hanno appassionato il pubblico regalando anche a lei il successo. La sua recitazione è però ancora assai acerba e questo ha fatto spesso storcere il naso alla critica: sarà per questo che Vanessa ha deciso di mettersi in gioco e scendere un po’ dall’Olimpo?


2
maggio

SI PUO’ FARE!: MARCO COLUMBRO RIPARTE IN TV COME CONCORRENTE

Marco Columbro

Marco Columbro riparte da Rai1. L’attore e conduttore toscano è, infatti, uno dei concorrenti di Si può fare!, nuovo varietà del venerdì sera di Rai1 condotto da Carlo Conti. Per Columbro si tratta di un ritorno sulla tv di Stato, dove esordì a metà degli anni 70, e dove tornò nel 2003 per condurre con Lorella Cuccarini una sfortunata edizione di Scommettiamo Che?. La coppia, che per anni portò al successo programmi come Buona Domenica e Paperissima, non riuscì, infatti, con il passaggio in Rai a mietere gli stessi successi di pubblico. Segnale inequivocabile di un cambiamento di gusti e tempi televisivi, che portò ad una battuta d’arresto entrambe le carriere dei due conduttori, lanciatissimi per tutti gli anni 90.

Ma se Lorella Cuccarini, dividendosi tra teatro, radio, e esperienze tv più o meno fortunate, è riuscita negli anni a recuperare almeno in parte spazi e visibilità presso il grande pubblico, per Columbro le difficoltà sono state maggiori. Per la verità già nel 2001, in seguito all’aneurisma cerebrale che lo portò in coma per un mese, il conduttore dovette rallentare notevolmente la sua carriera artistica. Una carriera sino allora ricca di successi, divisi equamente tra la conduzione e la recitazione in fiction e sit com. Su quest’ultimo fronte si ricordano successi come Papà prende moglie con Nancy Brilli, Caro Maestro con Elena Sofia Ricci, e Leo e Beo con Sabrina Ferilli.

Marco Columbro: tv matrigna negli anni 2000

Dai primi anni 2000 con la difficoltà nel trovare nuove offerte d’intrattenimento che potessero intercettare i gusti del pubblico, Columbro ha preferito tornare al primo amore, quello per il teatro, dove ha messo in scena spettacoli come Tootsie, Daddy Blues, e Il Vizietto. In tv solo qualche ospitata, per lo più dal sapore amarcord, come quella fatta all’amica Lorella a Domenica In, la rimpatriata sempre in coppia con la Cuccarini a Paperissima, e l’ospitata da Alfonso Signorini in Studio 5, per ricordare e festeggiare i 35 anni dalla nascita della tv commerciale.

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