5
maggio

SI PUO’ FARE!: UN PROGRAMMA CHE NON STANCA, TRA ECCELLENZE E DOPPI SENSI

Si può fare! - Maddalena Corvaglia nei Tessuti aerei

L’irriverenza è arrivata nel venerdì sera di Rai 1, il che è già un fatto eclatante. Ma se aggiungiamo che è comparsa in un programma di Carlo Conti, normalmente il più classico fra i conduttori, diventa quasi un evento: la prima puntata di Si può fare!, la ricorderemo sicuramente e non solo per le performance dei concorrenti, quanto per le battute e i doppi sensi sprecati dalla giuria e, incredibilmente, cavalcati dallo stesso Conti.

Si può fare!: Amanda Lear è la giurata ideale

Voglia di sorridere e di non prendersi troppo sul serio, dunque. I duetti tra la scatenata Amanda Lear – giurata ideale per l’assoluta mancanza di peli sulla lingua – e Pippo Baudo, secondo la collega troppo attento all’avvenenza delle concorrenti, hanno fatto da sfondo, insieme all’olimpionico rigore del terzo giudice Yuri Chechi, alle esibizioni dei dodici protagonisti. Esibizioni molto particolari e a tratti spettacolari, come quella di Maria Amelia Monti e Federica Nargi, che pattinavano sulla pedana appese letteralmente al collo del loro tutor. O i Tessuti aerei, durante i quali Luca Marin ha rischiato di capitolare giù dai teli, cosa che gli ha fatto perdere la sfida contro Maddalena Corvaglia, proclamata poi vincitrice della puntata. La signora Burns in effetti appare allenatissima: merito forse dell’esperienza della scorsa estate a Jump! ?

A parte qualche piccola paura e l’ansia da prestazione, clima di divertimento nello studio 5 del Nomentano in Roma, animato da Sergio Friscia, che ha offerto addirittura il bis del suo balletto in stile Bollywood, e Marco Columbro, forse un po’ troppo sopra le righe e volutamente scatenato. Tanti elementi diversi in scena, comunque, che hanno contribuito a confezionare uno show godibile, che sembra originale quando invece, a rifletterci, è un connubio di cose già viste.

Si può fare!: tracce di già visto in un programma che funziona

Lo spettro di Italia’s Got Talent per esempio si sente, e non solo perché c’è l’autore Giona Peduzzi in comune: la scenografia piuttosto cupa e la posizione dei giudici lo richiama alla mente. Così come la presenza dei performer internazionali e le loro velocissime esibizioni hanno il sapore dello Show dei record. E a voler poi andare indietro nel tempo, la sfida che mettono in atto i concorrenti e il dubbio sulla buona riuscita non ricordano il mitico show del sabato sera di Rai 1 Scommettiamo che…? La mescolanza di elementi, comunque, paga, perché il programma scorre veloce e non stanca, complice anche la divisione della serata in due blocchi: prima le esibizioni dei vip e dopo i nuovi numeri eseguiti alla perfezione dai tutor.

Tra tante eccellenze, una spicca ed è proprio quella di Carlo Conti, bravo come sempre, più sciolto del solito e soprattutto coraggioso: ad aver voluto in un suo programma Pippo Baudo, pur sapendo quanto colui che inventò la televisione può dilungarsi nei commenti e prendere più spazio del dovuto, per una sorta di deformazione professionale. Ma le (piccole) note negative non possono mancare e una la condividiamo con voi: se ne sarà accorta, la regia, di aver fatto rivedere in chiusura l’esibizione di Muniz quando doveva invece mostrare quella di Columbro?



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11 Commenti dei lettori »

1. Leonardo ha scritto:

5 maggio 2014 alle 18:04

Mi pare un po presto per dire che funziona…. Vediamo smaltito l’effetto sorpresa quali saranno i dati….

Detto francamente per me è pessimo ma sono pronto a ricredermi….



2. Groove ha scritto:

5 maggio 2014 alle 18:28

Condivido l’articolo in un senso: penso anche io sia un mix di cose già viste, ho avuto un gran senso di deja-vù quando l’ho visto, per me è un incrocio tra Italia’s Got Talent e Tale e Quale Show. Reality Circus non l’ho mai visto, ma in molti hanno trovato somiglianze anche con quel programma, quindi prendo per buono questo punto di vista. Ad ogni modo, ognuno di noi può vederci qualsiasi elemento di altri programmi, Si può fare è una sorta di frullato televisivo. Non è malriuscito e alcuni elementi fanno la differenza, sicuramente è un buon metodo per riciclare il già visto, però penso che a lunga andare continuare a proporre questo tipo di programmi sarà controproducente, si arriverà all’effetto saturazione. Per me di un programma così se ne poteva anche fare a meno francamente, comunque staremo a vedere se avrà un seguito il prossimo anno. Se il successo continuasse potrebbero metterlo al sabato durante la primavera al posto di Ti lascio una canzone, che andrà in panchina per un pò a quanto pare.



3. sboy ha scritto:

5 maggio 2014 alle 18:29

Aspettiamo la seconda puntata per vedere se gli ascolti rimarranno tali senza più l’effetto novità. C’è anche da dire che il programma va contro il nulla di Canale5.



4. Groove ha scritto:

5 maggio 2014 alle 18:43

Visto che la Rai è riuscita nell’impresa di proporre un programma nuovo ma che possiede elementi già visti e stravisti, e nonostante ciò al pubblico sembra piacere, poiché il tutto è stato amalgamato con un tocco di originalità voglio proprio vedere se ci riuscirà anche Mediaset che avrà il non facile compito di rimpiazzare Italia’s Got Talent. Ormai IGT è andato, quindi proporre la sua fotocopia non credo sia la scelta più giusta, spero quindi che il nuovo programma sia il più originale possibile, spero che riesca a sposare gli elementi di IGT con nuove e originali idee. Non so se questo sarà possibile, però anche la De Filippi è piuttosto brava a prendere spunto da vari programmi presentandoli però al pubblico con una nuova confezione, e prova ne è Amici, che in queste ultime edizioni ha una struttura che a tratti ricorda X Factor, The Voice e Italia’s Got Talent, però questi programmi sono stati talmente ben mischiati e rielaborati che il senso di deja-vù è quasi impercettibile.



5. sister_ramone ha scritto:

5 maggio 2014 alle 18:54

Ho visto il programma e concordo con il contenuto della recensione.
Ho passato un due-tre ore davvero spensierate.



6. tinina ha scritto:

5 maggio 2014 alle 19:34

Amanda Lear è, ed è sempre stata, (a parer mio) avanti anni luce rispetto a tutti gli altri.



7. emanuele ha scritto:

5 maggio 2014 alle 19:37

programma godibile ( forse qualche esibizione un po bruttina tipo quella di Columbro…ci volevano performance più spettacolari)….ma niente di che!….



8. pappy ha scritto:

5 maggio 2014 alle 20:08

a me ricorda anche un orrido programma (subito cassato)
presentato da amendola e incontrada, non ricordo il titolo.
qualcuno se lo ricorda?



9. Lino ha scritto:

5 maggio 2014 alle 21:51

Pappy ti riferisci a let’a dance ? Ma li si ballava solamente



10. surniv ha scritto:

5 maggio 2014 alle 22:14

a me è piaciuto ! bel cast e ottima giuria finalmente non smielata come in molti talent ! conti una sicurezza! unica pecca è il fatto che si son resi conto di essere cortissimi e per riempiere la trasmissione hanno dovuto dilungarsi in modo goffo!!! queste cose sono evitabili !!!!



11. Vince! ha scritto:

6 maggio 2014 alle 11:39

Niente di nuovo sotto il sole… Ma giurati e concorrenti funzionano. E Conti è una garanzia per questo tipo di intrattenimento cucito su misura per il pubblico di Rai1.

P.S. Tifo per un regolamento di… Conti in diretta tra Baudo e Columbro (che già si beccarono pesantemente durante una disastrosa befana della Clerici)… Se accade, ci sarà da ridere.



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