Com’è nata la collaborazione con Cartoon Network?
Cercavano due volti giovani che si guardassero le puntate di Takeshi’s Castle e hanno pensato a me e Federico (Russo, ndDM), che è anche un amico. Abbiamo commentato i vari filmati divertendoci come se fossimo sul divano di casa.
Tra l’altro è il programma con il quale la Gialappa’s Band ha cominciato a farsi conoscere.
Esatto, mi ricordo bene di Mai dire Banzai. Takeshi è un programma assurdo, magnetico, che piace a tutti quanti, anche se ha un sacco di anni c’è sempre una generazione che non l’ha ancora visto. Io guardavo la gialappa e ridevo come una matta, ora ci sono i miei nipotini di sei anni che ridono come dei matti guardando me e Federico e per loro non sarà Mai dire Banzai ma Takeshi’s Castle.
Vuoi essere l’idolo dei bambini?
Mi piacerebbe, non c’è cosa più bella.
Cos’è per te la tv trash?
La tv trash è la televisione che va a cercare quelle cose che anche nella vita quotidiana non esistono. In definitiva direi quella televisione di cui non c’è assolutamente bisogno.
Un esempio?
La tv inglese, Channel 4 mi sembra, che poco tempo fa ha mostrato la mummificazione in diretta di un tassista che aveva espresso questo desiderio. Direi, chissenefrega.
Si è detto che anche Tamarreide e Wild fossero trash.
Wild, chi è che ha mai detto che è trash?
[Dopo il salto la verità su Chiambretti e Baila]