Mentre prosegue l’inesauribile carrellata di volti giovani e belli proposti ogni sera a Veline, Rai1 continua a proporre con successo, dopo il Tg1 delle 20, Techetechetè, il programma nostalgico che assembla con maestria gli spezzoni più belli e ricercati della tv di ieri e di oggi. Versione evoluta di Da da da, lo show dell’access prime time dell’ammiraglia Rai si dimostra garbato e interessante, non cadendo nel banale e nel rischio di un frettoloso assemblaggio di vecchie trasmissioni desunte dall’archivio Rai.
Ogni puntata è confezionata ad hoc, con un tema e un filo narrativo ben preciso, con rimandi intelligenti al passato e al presente. E così ecco ritornare in tv personaggi meno noti al pubblico giovanile come Ugo Zatterin o Gisella Sofio con la sua caratteristica acconciatura cotonata. Le vecchie glorie di una tv che promuoveva solo veri talenti, tornano in punta di piedi ad allietarci con gag e canzoni d’altri tempi, spaziando dai balletti delle sorelle Kessler ai successi canori di Amanda Lear, dai frammenti de Il postino con Massimo Troisi a Loredana Bertè sgambettante in Bambole, non c’è una lira.
La poesia e lo stile del contenitore di Rai1 si lega poi alla tv di oggigiorno, che riserva ancora qualcosa di buono e genuino. Troviamo la spassosa comicità a sfondo sessuale della Littizzetto a Che tempo che fa, rivediamo Matilde Brandi snodabile sulle note di Barbie Girl a Torno Sabato e anche Fiorello nell’imitazione del gobbo di Notre Dame a Stasera Pago Io Revolution.