Mentre prosegue l’inesauribile carrellata di volti giovani e belli proposti ogni sera a Veline, Rai1 continua a proporre con successo, dopo il Tg1 delle 20, Techetechetè, il programma nostalgico che assembla con maestria gli spezzoni più belli e ricercati della tv di ieri e di oggi. Versione evoluta di Da da da, lo show dell’access prime time dell’ammiraglia Rai si dimostra garbato e interessante, non cadendo nel banale e nel rischio di un frettoloso assemblaggio di vecchie trasmissioni desunte dall’archivio Rai.
Ogni puntata è confezionata ad hoc, con un tema e un filo narrativo ben preciso, con rimandi intelligenti al passato e al presente. E così ecco ritornare in tv personaggi meno noti al pubblico giovanile come Ugo Zatterin o Gisella Sofio con la sua caratteristica acconciatura cotonata. Le vecchie glorie di una tv che promuoveva solo veri talenti, tornano in punta di piedi ad allietarci con gag e canzoni d’altri tempi, spaziando dai balletti delle sorelle Kessler ai successi canori di Amanda Lear, dai frammenti de Il postino con Massimo Troisi a Loredana Bertè sgambettante in Bambole, non c’è una lira.
La poesia e lo stile del contenitore di Rai1 si lega poi alla tv di oggigiorno, che riserva ancora qualcosa di buono e genuino. Troviamo la spassosa comicità a sfondo sessuale della Littizzetto a Che tempo che fa, rivediamo Matilde Brandi snodabile sulle note di Barbie Girl a Torno Sabato e anche Fiorello nell’imitazione del gobbo di Notre Dame a Stasera Pago Io Revolution.
L’esperimento di armonizzare i vecchie professionisti del passato a quelli presenti è riuscito perfettamente, regalando allo spettatore la possibilità di ritornare bambino e, ai più giovani, quella di acculturarsi su una tv più elegante di quanto non lo sia ora.
1. DUrsino ha scritto:
27 agosto 2012 alle 11:50