28
giugno

Canzone per Endrigo: Techetechetè omaggia il cantante per tutti

Sergio Endrigo

Sergio Endrigo

“Per fare un tavolo ci vuole il legno, per fare il legno ci vuole l’albero”: almeno una volta nella vita l’abbiamo cantato tutti e se tutti lo abbiamo cantato è perché è stato proprio lui a cantare di tutti e a tutti, quei tutti distratti e irriconoscenti che lo hanno spesso ingiustamente dimenticato. Sergio Endrigo, “l’uomo che canta”, è stato finalmente omaggiato, a 90 anni dalla nascita e a 18 anni dalla morte, con una puntata di Techetechetè a lui interamente dedicata.

C’è gente che ama mille cose” e lui di cose deve averne amate mille per averne fatte altrettante e anche di più, in quel modo poetico esclusivo, perfettamente identificabile: il suo. Serio, conscio, ironico, “non nostalgico ma arrabbiato”, mosso da quella rabbia che avvia il cambiamento, che gli ha permesso di rompere gli schemi della sensibilità e di crearne una nuova in musica, capace di raggiungere quanti hanno il piacere di sentirsi comunicare qualcosa attraverso una canzone. È questo il ritratto che è emerso di lui dalla puntata del 27 giugno del programma dell’access prime time di Rai1.

Autore di una poesia che non ha bisogno di musica ma a cui la musica ha assicurato un’immortalità talvolta dimenticata e crudele, come spesso accade a chi, dipinto come quel che non è, diviene vittima di quel successo che non gli si perdona. Eppure, adesso tutti continuano a interpretarlo e a cantarlo, lui, l’interprete capace di schiudere mondi e sentimenti che acquistano consistenza solo quando è la poesia a definirli, lui che è tornato a rivivere recentemente anche grazie all’interpretazione di Marco Mengoni di Caro amore lontanissimo, premiata con il Nastro d’Argento per la Migliore canzone originale per il film Il Colibrì.

Ha scritto per tutti, persino per i bambini che non lo hanno mai intimorito e non è certo facile raggiungere e decifrare la mentalità dei piccoli destinatari di canzoni che sì sono leggere, ma mai superficiali. In fondo, se arrivi ai bambini sei in grado di arrivare a tutti ed è quello che ha fatto. Siamo forse stati noi ad aver avuto paura di un animo così nobile, profondo, sensibile, sincero, delicato, gentile. Sarà per questo che troppo spesso lo abbiamo dimenticato, come abbiamo fatto con altri grandi come Lauzi e Bindi (quest’ultimo finalmente omaggiato a Sanremo 2023 con Il nostro Concerto interpretato dall’inedito trio Al Bano, Morandi, Ranieri).

E allora ci auguriamo che a questa puntata di Techetechetè possano seguirne altre capaci di imprimere uno slancio a questa nuova stagione del ricordo di chi è stato ingiustamente trascurato. A noi spetta il compito di continuare ad ascoltarlo, perché se lo hanno capito i bambini che “per fare tutto ci vuole un fiore”, adesso è il nostro turno: tocca a noi capire che per fare la musica italiana ci è voluto Sergio Endrigo e ci vorrà per sempre.

Condivi questo articolo:
  • Facebook
  • Twitter
  • Digg
  • Wikio IT
  • del.icio.us
  • Google Bookmarks
  • Netvibes

,



Articoli che potrebbero interessarti


techetechete'
Se pure Techetechetè è rimasto a corto di idee


toto cutugno
Toto Cutugno: il ricordo della TV e dei colleghi


Flavio Insinna
Techeteche Show con Flavio Insinna nel prime time di Rai 1. Si parte con Morandi, a settembre Baglioni e Fiorello


Techetecheté
Techetecheté riparte da Pippo Baudo e sbarca in prima serata con Flavio Insinna

Lascia un commento


Se sei registrato fai il login oppure Connetti con Facebook

Per commentare non è necessaria la registrazione, tuttavia per riservare il tuo nickname e per non inserire i dati per ciascun commento è possibile registrarsi o identificarsi con il proprio account di Facebook.