Riceviamo, pubblichiamo e, in fondo al post, replichiamo.
Gentile Signor Buonocore,
in merito alle sue considerazioni pubblicate nell’area “pagella” del vostro sito ravvedo una condanna alla produzione di Amici attraverso una parziale conoscenza dei fatti e, soprattutto, in mancanza di cognizione circa il significato della parola “inedito”… comprensibile visto che vi occupate di cose che gli altri hanno già fatto. Tornando ai fatti da lei descritti, la comunicazione che un brano è “scritto insieme ad un amico”, in italiano, non significa che il brano sia già edito, cioè già reso pubblico, condizione assolutamente ostativa per poterlo per noi inserire in quel segmento di gara che appunto, definiamo “inediti”.
Quindi, contrariamente a quello che Lei afferma, le affermazioni di Pasquale ai provini o in video con la signora Maria De Filippi, non avrebbero mai potuto destare sospetti, soprattutto ad una produzione come la nostra che opera in clima di totale fiducia con il prossimo. Mentre comprendo che la natura del suo lavoro fa del “sospetto” un elemento cardine. Quindi, solo dopo la segnalazione della presenza in rete di un brano dialettale molto simile, se non addirittura uguale, è partito un approfondimento sulla natura di questa “cooperazione” alla composizione, Composizione che, nella migliore delle ipotesi, partecipa alla gara nella categoria “cover”. Quella peggiore non sta a me stabilirla e neanche mi interessa visto che esiste una terza persona oltre a Pasquale e al suo amico, mai citata ne ai provini, ne in video e ne in privato, che reclama la paternità dell’opera. Forse voi usate una “palla di vetro” e credete che funzioni. Noi invece produciamo televisione che, piacendo o meno, crea lavoro, anche a voi che cercate nelle cose degli altri una funzione sociale.