L’alunno è intelligente, ha potenzialità, ma non si applica abbastanza. Potremmo riesumare uno tra i più inflazionati giudizi, espresso da migliaia di professori su chissà quante pagelle, per definire Fuoriclasse 2, la fiction con protagonista Luciana Littizzetto, partita ieri sera su Rai1. La serie prodotta da Rai Fiction e dalla ITV Movie di Beppe Caschetto – pur potendo contare sull’ottima regia di Riccardo Donna, e su un cast che, oltre alla Littizzetto, vede impegnati attori come Neri Marcorè e la new entry Giulio Scarpati – non riesce ad andare oltre lo stereotipo delle produzioni italiane ambientate tra le mura scolastiche.
Fuoriclasse 2 – Recensione
Tutto appare troppo scontato e prevedibile sin dai primi minuti. Dal bidello faccendiere e impiccione, all’alunno difficile che sfoga la propria rabbia con episodi di bullismo, presto risolti e archiviati. Prevedibili anche gli scontri di vedute tra insegnanti, come quello tra il prof di storia intransigente e vecchio stampo, interpretato da Ettore Bassi, e la prof d’Inglese giovane ed anticonformista, cui da il volto Giulia Bevilacqua. Una rivalità che, per la serie gli opposti si attraggono, potrebbe tranquillamente portare ad una storia d’amore tra i due.
Anche le storie private della protagonista lasciano poco spazio all’immaginazione. La professoressa Isa Passamaglia scopre di essere incinta. Turbata per la notizia, pensa ad un’interruzione di gravidanza, ma appare chiaro da subito che l’aborto non ci sarà, e tutto andrà a buon fine. Così come andrà a buon fine il corteggiamento dell’impacciato figlio di Isa, Michele, nei confronti della misteriosa Aida. Insomma, tutto si muove su binari conosciuti, in una scuola troppo perfetta e pulita per sembrare vera. Ciò non sembra però importare troppo al pubblico, che ha premiato o meglio – vista l’ambientazione – promosso la fiction. I primi due episodi sono stati, infatti, seguiti da una media di circa 6 milioni di spettatori, pari ad uno share del 21,70%.