E’ quando ti aspetti di vederlo in un servizio a Le Iene girato dall’altra parte della terra che lui, Pablo Trincia, incredibilmente, ti sorprende, e resta in Italia. Come se avesse un’urgenza forte di raccontare qualcosa. Come se, per una volta, ma anche due-tre, ai suoi amatissimi viaggi in giro a raccontare il mondo, preferisse una storia dal sapore italiano. Una storia che deve essere raccontata a tutti i costi. E presto.
Per esempio, il suo ultimo servizio tramesso ieri sera. La storia è quella di Luisa, quella che viene definita a ben vedere una mamma coraggio. Luisa vive in Sardegna e cura i suoi due bambini, Sara e Roberto, portatori di un grave handicap fisico e mentale. E’ una donna sola, con gravi difficoltà economiche e con una situazione difficilmente immaginabile. Trincia, nell’occasione, non solo ha raccontato la storia di una famiglia, ma ha dato uno scossone vero e proprio facendo intervenire chi di dovere affinchè Luisa possa tornare a vivere.
In un frame del video si vede la pagina Facebook creata da Luisa: poco meno di mille fan. Il servizio, come si evince dalla pagina stessa, è stato girato in aprile. Adesso, che sia stato merito del servizio andato in onda di certo non possiamo dirlo, ma cercare quella pagina e trovare oggi più di 18.000 Mi piace, fa bene al cuore. Soprattutto a quello di Luisa, che seppur virtualmente, non si sentirà più sola. Mi piace che crescono ogni volta che la pagina viene ricaricata dopo il servizio. Il potere della tv, il potere di Trincia, questa volta. Ma anche di Giulio Golia, con la storia della piccola Sofia in cura con le cellule staminali anche grazie alla mobilitazione scaturita dai servizi del programma.