Travolta da un insolito destino nella disertata platea dell’Ariston…Maria De Filippi nel day after del trionfo storico del suo allievo Valerio Scanu vive quasi con imbarazzo i riflettori che inevitabilmente si accendono sempre di più su Amici, marchio sforna successi. E’ una puntata particolare, tutta giocata sull’equilibrismo difficile tra la soddisfazione infinita e la voglia di evitare lo sproloquio autoreferenziale. Ma se di mezzo c’è l’araldo elencatore dei successi, alias Platinette, la missione è davvero impossibile.
L’ingresso di Valerio che si commuove solo a casa sua e nell’attesa di vedere a tu per tu la sua protettrice affezionata vale il prezzo del biglietto. Il genuino imbarazzo di chi si inizia a render conto di aver creato un bel ‘guaio popolare’ fa ballare il leoncino di Sanremo di mano in mano: è tanta la voglia di non uscire dalla sobrietà della conduzione minimale che a Pierdavide viene dedicato solo un piccolo momento (forse giustamente, perchè lui stesso teme di apparire come avvoltoio di successo altrui) e che arriva, quasi come un gesto di scusa per aver rubato la scena ad altri, pronto l’annuncio che sul palco del serale di Amici pian piano arriveranno tutti i nomi più grandi del festival: dalla ‘nemica’ di talent Noemi a Cristicchi, fino alla vincitrice delle elite Malika Ayane, per cui Maria non ha mai nascosto la sua ammirazione profonda.
Le dinamiche del gioco è come se ieri sera fossero passate in secondo piano. Eppure c’è una notizia incredibile per i più scettici: si interrompe la curiosa alternanza delle vittorie e una scaletta modificata in itinere segna ancora una volta un dominio a tutto campo dei blu. A loro vanno entrambi i duelli e quindi la possibilità di decidere il ballottaggio, tutto bianco. Sul nome di Grazia nessun veto dei professori, mentre Emma è salvata dai maestri, con la conseguenza che si deve fare il nome di Stefano. La sfidina finale è scontata: giustamente lascia la scuola la ballerina classica più discussa, che si lascia dietro più ombre che luci.