Articoli per [muse]

30
novembre

TOH, OGNI TANTO UN… “LAMPO DI GENIO”. ANCHE SE…

Luca Novelli @ Davide Maggio .it

Prendete dieci scienziati famosi, da Archimede a Einstein passando per Volta, Newton, Darwin, traduceteli in un disegno animato con la complicità di un disegnatore come Luca Novelli, salite su un’astronave con alcuni bambini. E partite. Vi aspettano i segreti della scienza, la scoperta del progresso. Si chiama “Lampi di genio in Tv” ed è un nuovo programma realizzato da Rai Educational e firmato da Luca Novelli (disegnatore garbato e spiritoso - nella foto) e da Renzo Salvi (ricordate, solo a titolo d’esempio il primo Albero Azzurro? Beh… era lui) che – a quanto abbiamo potuto sapere – dovrebbe andare in onda sul canale satellitare Rai Edu1 di Rai Educational dall’8 dicembre, il lunedì, martedì e mercoledì alle 11.30 con diverse repliche nel corso della giornata.

Un’idea nuova di zecca per la Tv, senza sbandierare format o grandi invenzioni. Ma, a suo modo, un vero lampo di genio. Il programma dovrebbe essere un continuo “ping pong” tra lo studio (virtuale, l’interno di un’astronave con Novelli e alcuni bambini); altre location, come scuole e musei; e gli scienziati che – a proprio modo (pare sia irresistibile il tono snob di Darwin) raccontano la propria vita e le proprie scoperte, spiegandone le conseguenze pratiche sulla vita di tutti i giorni. Pensate solo alla “pila” di Volta e tutto sarà chiaro…

Disegni animati, dunque, più che cartoon. E anche questa una bella novità che aiuta a prendere confidenza con un genere poco frequentato dalle tv generaliste (anche se la Rai produce alcuni cartoon). Senza contare che la divulgazione scientifica per i bambini è un altro argomento altrettanto poco frequentato, nonostante alcune eccezioni come i cartoni (trasmessi da Mediaset) sul corpo umano e sulla storia, o la recente serie animata di Raidue “I Saurini”, con alcuni piccoli dinosauri a “spasso” nel tempo.




4
dicembre

RAI MILANO MECENATE. IL FUTURO. ADESSO.

Rai Mecenate @ Davide Maggio .it

E’ iniziata, senza che se ne capisca il perchè, una campagna pubblicitaria che reclamizza il nuovo fantasmagorico CPTV Rai di Via Mecenate a Milano.

In realtà si tratta di un piccolo evento.

Sino a non molto tempo fa, infatti, televisivamente parlando, esistavano dei “cartelli mentali” secondo cui Milano era “dominata” dal Biscione e Roma era tutta appannaggio di Mamma Rai.

Probabilmente tutto questo era dovuto a scelte aziendali per alcuni aspetti obbligate poichè legate alla sede delle aziende televisive di cui parliamo.

Ma ultimamente c’è stata un’inversione di tendenza dovuta all’acquisito potere di alcuni personaggi che, grazie ai successi realizzati, sono riusciti a portare nelle proprie città di residenza le relative produzioni televisive.

Se, però, la “romanizzazione” delle produzioni Mediaset non trova il mio favore poichè ha fatto perdere, a mio parere, quella vitalità che un tempo caratterizzava gli studi di Cologno che hanno ceduto il posto ai poco televisivi teatri di Cinecittà,  la “milanesizzazione della RAI” è, al contrario, un piccolo evento degno di nota.

Non si è infatti scelto, infatti, di trasportare semplicemente una produzione dalla capitale nel capoluogo lombardo per i ristretti interessi di pochi ma si è deciso di rivoluzionare ed adeguare tecnologicamente un Centro di Produzione secondario che se prima affiancava gli altri poli televisivi milanesi della nostra televisione pubblica, adesso è destinato ad assumere un ruolo di primo piano.

Un progetto che è arrivato, per quanto mi riguarda, come un premio per i prodotti di successo e probabilmente di qualità realizzati lontano da… casa (viale Mazzini, Roma).

E credo che il merito sia semplicemente di tre persone.

In primis Antonio Marano, probabilmente l’unico direttore che è riuscito a gestire una rete Rai dalla città della Madonnina, lontano dunque dai poteri forti della TV di Stato. Un direttore che, grazie alla propria presenza, ha quasi decuplicato le ore di messa in onda dai CPTV di Milano.

Segue Giorgio Gori che, con la Sua Magnolia, è riuscito a caratterizzare molte delle produzioni Rai made in Milan.

Dulcis in fundo Simona Ventura che, piaccia o no, ha elevato la qualità e la ricercatezza di alcuni programmi che, altrimenti, avrebbero avuto un destino decisamente differente.

3 persone deteminanti per l’espansione e l’innovazione tecnologica di un centro di produzione decisamente singolare.

Sorto infatti sulle “rovine” dell’ex complesso industriale delle Officine Caproni, “via Mecenate 76″ si presenta attualmente come una specie di “fabbrica dello spettacolo” in cui, oltre al CPTV Rai, sono presenti tante altre aziende e numerosi altri set che hanno conservato la suggestiva archeologia industriale che ha caratterizzato il plesso negli anni passati.

Certo, dispiace che studi storici come quelli della Fiera in cui partirono i primi programmi televisivi italiani siano stati abbattuti (personalmente li avrei trasformati in un museo della TV) ma è altrettanto vero che The Show Must Go On…

La “situazione milanese” della Rai è attualmente quella che segue ma sono certo che con 7.500 Mq nel solo Centro di Produzione di via Mecenate avremo modo di apprezzare ben altre produzioni.

MECENATE 1 – (L’Isola dei Famosi) – Superficie: 818,18 metri quadrati; Capienza pubblico: 572 persone; 10 telecamere

MECENATE 2 – MECENATE 3 – (Quelli che…, Confronti, Artù) Superficie: 645.37 metri quadrati; Capienza pubblico: 448 persone; 12 telecamere – 1 radiocamera

STUDIO TELEPROMOZIONI – Superficie: 460, 24 metri quadrati

SEMPIONE TV1 – Superficie: 76.80 metri quadrati; 3 telecamere

SEMPIONE TV2 - (L’Italia sul 2, Regioni, Sabato Sprint, Domenica Sportiva) Superficie: 300 metri quadrati; Capienza pubblico: 90 persone; 6 telecamere

SEMPIONE TV3 – (XII Round, Glob, Tv Talk, Che tempo che fa) Superficie: 600 metri quadrati; Capienza pubblico: 180 persone; 11 telecamere

SEMPIONE TV4 – (Tgr Lombardia, Tg3 h.12.00, Pianeta Economia, Tg2.it) Superficie: 253 metri quadrati; Capienza pubblico: 20 persone; 4 telecamere

SEMPIONE TV5 VIRTUAL SET – (Consumi & Consumi; Pit Lane, Numero 1, I nostri soldi, Champions League, Palcoscenico, Sportabilia) Superficie: 76.50 metri quadrati; 3 telecamere

Per ulteriori dettagli sul nuovo CPTV di Via Mecenate, leggete qui


24
ottobre

PRISON BREAK (2^ PARTE) : I PERSONAGGI E LE CURIOSITA’

serialkillers_prisonbreak1.jpg

Riprendiamo oggi la seconda parte del post dedicato a Prison Break, “in onda” eccezionalmente di mercoledi anzichè domenica.

IL CAST

Whentwort Miller

Michael Scofield: la mente del gruppo. Grazie alla sua freddezza e ai suoi tatuaggi (che richiedono quasi 4 ore di make up prima di ogni registrazione) riesce a guidare il manipolo di carcerati fuori da Fox River. È interpretato da Wentworth Earl Miller III, detto anche Went, Miller o Stinky (che letteralmente significa “puzzolente”). Nato in Inghilterra il 2 giugno 1972, si trasferisce negli States, a Brooklyn per la precisione e si laurea in letteratura inglese alla Princeton University. Nella primavera del 1995 si trasferisce a Los Angeles dove riuscirà a coronare il sogno di diventare attore. Reciterà poi in diversi film e serie tv tra cui Buffy (1998), ER (2000), Underworld (2003) e finalmente nel 2005, entrerà nel cast di Prison Break.





14
agosto

CIAO MERV

Merv Griffin @ Davide Maggio .it

In una recente intervista aveva già abbozzato un brillante epitaffio per la sua lapide : “I will not be right back after this message!” ossia “Non tornerò dopo questo messaggio!”, scherzando su quell’invito ad attenderlo dopo la pubblicità che, per decenni, aveva rivolto ai telespettatori.

Purtroppo e’ arrivato il momento di incidere questo epitaffio. Dal 12 agosto scorso, infatti, Merv Griffin ci ha lasciato.

Uno straordinario uomo di spettacolo il cui nome probabilmente suonera’ nuovo a molti telespettatori italiani ma che, in realtà, ha avuto modo di caratterizzare, seppur indirettamente, anche il piccolo schermo del bel paese.

Lele, uno dei piu’ attenti lettori di questo blog, ha buttato giu’ un piccolo ricordo di Merv Griffin che sono felice di pubblicare e condividere con Voi.

Il pubblico americano, per 23 anni, non era mancato all’appuntamento quotidiano con Mervyn Edward Griffin Jr. ed il suo talk “The Merv Griffin Show” : 25.000 interviste nel corso delle quali aveva chiacchierato affabilmente con i più grandi protagonisti dello spettacolo e della scena politica.

Il conduttore, musicista, ideatore di celebri format televisivi come “La Ruota della Fortuna“, si è spento il 12 agosto 2007 all’età di 82 anni.

Aveva esordito negli anni ‘40 come cantante alla radio, arrivando a vendere 3 milioni di dischi. Dopo alcune esperienze nel mondo del cinema grazie a Doris Day, era passato prima alla conduzione e poi alla produzione di quiz.

Fu sua moglie a proporgli di rovesciare il meccanismo classico dei quiz chiedendo ai concorrenti una domanda anziché una risposta: nacque così uno dei più longevi giochi televisivi, “Jeopardy!“, che gli fruttò, solo per i diritti del motivetto da lui composto per il conteggio dei secondi, ben 80 milioni di dollari.

Con un’altra geniale intuizione, nel 1975, trasformò il semplice gioco “dell’impiccato” in quel “Wheel of Fortune” che nel nostro paese sarebbe stato portato al successo da Mike Bongiorno.

Quando nel 1986 Griffin cedette per 250 milioni la sua casa di produzione alla Columbia Pictures Television, fu proclamato l’artista più ricco nella storia di Hollywood.

Investendo i proventi in immobili (comprò persino un’isola alle Bahamas da Donald Trump) era diventato un magnate nel settore alberghiero e dei casinò.

Ma non aveva abbandonato la sua passione : stava infatti preparando “Merv Griffin’s Crosswords“, il suo ultimo game show in onda negli Stati Uniti dal prossimo settembre.

Curiosità :

  • 17 Emmy Awards;
  • L’album “Songs by M. Griffin” fu il primo disco americano ad essere registrato su nastro magnetico. E’ conservato all’Ampex Museum della Stanford University;
  • Nel film “So this is love” del 1953 fu co-protagonista del primo baciò “a labbra dischiuse” della storia del cinema americano: con lui l’attrice Kathryn Grayson;
  • Numerose le attività caritatevoli come la donazione di 10 milioni di dollari per costituire un Ente di assistenza per l’infanzia violata ed il sostegno alla Ronald Reagan Library e alla Fondazione “Young Musicians”.


12
agosto

HILLARY CLINTON SEX SYMBOL?!?

Al Museo del Sesso di New York da pochi giorni si può ammirare questa scultura realizzata da Daniel Edwards.

Hillary Clinton bust @ Davide Maggio .it 

Si avete visto bene. La senatrice Hillary Clinton ha un suo busto al Museo del Sesso di New York.

La cosa più raccapricciante è, però, un’altra : il titolo che lo scultore ha dato alla statua –> ‘The Presidential Bust of Hillary Rodham Clinton: the First Woman President of the United States of America’.

Vi chiederete come mai sia stato realizzato un busto seminudo della candidata alla presidenza degli Stati Uniti e sia, per giunta, esposto al Museo del Sesso di NYC.

Pare che, negli states, la Clinton sia un vero e proprio sex symbol. A tal proposito, tempo fa, Sharon Stone aveva dichiarato che la senatrice non sarebbe diventata mai il primo Presidente donna degli Stati Uniti proprio perchè “sexual being”.

Se da una parte Edwards ha affermato di aver preso spunto dalle parole dell’attrice hollywoodiana per la realizzazione dell’opera, dall’altra, a quanto pare, sembra abbia voluto ribaltarle!

Mi viene solo da dire : Alla faccia del sex symbol!

Non so perchè ma la mia mente sta tornando indietro di qualche anno quando questa “bomba del sesso” fu umiliata davanti al mondo intero dall’ultima stageur arrivata alla Casa Bianca.

Hillary Clinton bust Museum of Sex, NYC @ Davide Maggio .it





5
agosto

LA PRIMA VOLTA DI UNA PORNOSTAR

Adesso è la cera a farla da padrona.

Madame Tussauds Logo @ Davide Maggio .it

Essere immortalati in una statua di cera nel famosissimo Museo delle Cere (Madame Tussauds) è diventato un vero e proprio must.

Alcuni giorni fa Vi avevo mostrato l’immagine della statua di Brad Pitt e Angelina Jolie insieme al loro pargolo. La particolarità!?! Con questa statua, per la prima volta, ha fatto il suo ingresso al museo un bambino.

Ma pare che non siano finite le novità per Madame Tussauds.

A distanza di pochi giorni, infatti, una new entry ha fatto scalpore : la prima statua di una pornostar, Jenna Jameson.

Ad ospitarla è la sede di Las Vegas di Madame Tussauds che, per l’occasione, ha organizzato una cerimonia speciale in onore della superstar dei film per adulti.

Jenna Jameson @ Davide Maggio .it

La statua ritrae la pornodiva parzialmente nuda, inginocchiata su un tappeto di pelliccia di orso ed è talmente verosimile da riportare addirittura i Suoi ben noti tatuaggi (famoso l’ “Hearth Breaker” sulla natica destra).

Jenna, nella sua versione cerata, indossa peraltro una cintura (realmente appartenuta alla star) in pelle nera e diamanti falsi che riproducono il Suo nome.

“Questo è un grandissimo onore – ha dichiarato l’attrice a luci rosse dopo l’inaugurazione – soprattutto perchè sto facendo la storia come il primo personaggio del mondo del porno ad essere anche un’attrazione di Madame Tussauds e peraltro a Las Vegas, mia città natale. Ero eccitatissima quando chiesi di far parte dell’incredibile collezione di Madame Tussauds e lo sono ancora di più guardando la mia statua… è così reale!”

Vi è di più…

Jenna Jameson wax cera @ Davide Maggio .it

Si tratta di una statua interattiva. Dunque, i visitatori, potranno posare accanto all’icona cerata del porno per una foto ricordo e, udite udite, solleticando il tatuaggio presente sulla caviglia destra, Jenna Vi bisbiglierà un caldo messaggio.

Beh…diciamo che anche la versione in carne ed ossa è abbastanza interattiva!!!

Buon Week End