Televisione


6
agosto

GLI INTOCCABILI, PAOLO GABRIELE CONFESSA: “IL CORVO IN TV ERO IO”

Paolo Gabriele

Il “Corvo” ha rotto gli indugi e si è messo a cantare. Ad ascoltare bene, pare abbia intonato un solenne Confiteor. Paolo Gabriele, il maggiordomo accusato di aver sottratto i documenti riservati del Papa, ha confessato di essere stato l’unico responsabile del Vatileaks, lo scandalo che ha fatto tremare i Sacri Palazzi. Torchiato dagli inquirenti vaticani, l’ex assistente di camera di Benedetto XVI ha ammesso di aver contattato il giornalista Gianluigi Nuzzi per consegnargli le scottanti carte rese pubbliche dalla sua trasmissione, Gli Intoccabili, e dal libro-inchiesta “Sua Santità”.

Gabriele si è dunque riconosciuto come unico colpevole del trafugamento dei documenti vaticani. Secondo il Corriere, che riporta la notizia, l’ex maggiordomo di Ratzinger ha anche affermato di essere lui la persona apparsa con la voce ed il volto camuffati durante la puntata de Gli Intoccabili trasmessa il 22 febbraio scorso su La7. In quell’occasione, Gianluigi Nuzzi (che a settembre ritroveremo all’Infedele con nuove inchieste) mandò in onda l’incredibile testimonianza di una “spia” interna alle Mura leonine.

Con ogni probabilità quelle immagini verranno vagliate dalla Magistratura vaticana, che dovrà fare giustizia sul caso. Ebbene, se osservate con attenzione, esse potrebbero evidenziare alcune incongruenze. Oggi l’ex maggiordomo dichiara infatti di aver agito da solo ma il soggetto intervistato dagli Intoccabili sosteneva invece che le persone coinvolte “calcolando i vari organismi, potrebbero essere una ventina“. Dunque, quale delle due versioni è da considerarsi attendibile? Il Vatileaks è opera di una sola mente raffinatissima oppure esiste una regia a più mani?




5
agosto

IL DOMANDONE

Il Domandone

Pensavo. Ma se ogni giorno proponessimo qui sul blog una ‘gran domanda’, per dirla alla Geppi Cucciari, ad un personaggio pubblico o un addetto ai lavori che, bontà sua, potrebbe rispondere ai nostri dubbi… sareste d’accord0?

Il Domandone potrebbe provenire direttamente da DM o dai vostri commenti lasciati in un apposito post quotidiano.

Che ne dite? Come procedereste? Come chiamereste la rubrica?

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5
agosto

TOPAZIO: LA TELENOVELA CULT TORNA A SETTEMBRE SU VERO

Topazio

Così piccola…e fragileProbabilmente non esiste casa italica in cui tra il 1989 e il 1991, almeno per una sera, la canzone di Drupi non abbia risuonato. La composizione del cantante di Pavia è stata la sigla iniziale di Topazio, indimenticabile telenovela venezuelana degli anni ottanta, naturalmente interpretata da Grecia Colmenares, vera e propria regina incontrastata di quel genere televisivo.

Ebbene, la notizia è che – ad oltre un anno di distanza dall’ultima messa in onda sul satellite su Lady Channel (dal febbraio all’agosto 2011) – Topazio ritorna sul piccolo schermo in chiaro. A partire da settembre infatti le 187 puntate della telenovela saranno visibili su Vero, l’emittente che – come tutti voi saprete – ha acquisito dall’ormai defunto canale satellitare una parte della programmazione destinata al pubblico femminile. Non si conoscono ancora l’orario né il giorno di partenza, considerata anche la mutevolezza di un palinsesto che aspetta proprio il mese di settembre per trovare un suo assetto definitivo.

Per dare un’idea del successo della produzione, basti ricordare che la messa in onda in prima tv è avvenuta su Rete4 nello slot preserale, dove aveva raggiunto un ascolto superiore ai 4mln di spettatori, per poi essere stata promosso addirittura in prima serata superando la soglia dei 5mln per uno share del 25.9% raggiunto nella puntata del 2 luglio 1991. Si tratta di numeri strabilianti che illustrano un successo di pubblico trasformatosi ben presto in un vero e proprio fenomeno di costume. Basti pensare che, grazie al successo di Topazio, Grecia Colmenares vinse un Telegatto (1990) spiccando il volo verso tutta una serie di nuove produzioni (Pasiones, Manuela, Milagros) grazie alle quali ottenne una grandissima popolarità in Europa e soprattutto nel Belpaese dove fu spesso ospite di Buon Pomeriggio, il programma di Patrizia Rossetti dedicato alle telenovelas.

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5
agosto

I MENU’ DI BENEDETTA: ARRIVA IL PUBBLICO IN STUDIO NEL PROGRAMMA DELLA PARODI

Promo de I menù di Benedetta

Benedetta Parodi cambia ricetta. I risultati non eccezionali – almeno per quanto riguarda gli ascolti – de I Menù di Benedetta hanno spinto la cuoca giornalista e Magnolia a varare qualche novità per la nuova stagione del cooking show de La7.

Dal 10 settembre Benedetta potrà contare su un traino nuovo di zecca, costituito dalla seconda parte (quella più gossipara) del nuovo magazine condotto da sua sorella Cristina. Leggermente diverso e un tantino più ambizioso sarà anche l’orario (si va dalle 18.25 alle 19.20). Ma la novità più stuzzicante è un’altra.

Al pari de La Prova del Cuoco, la seconda edizione de I Menù di Benedettà  avrà il pubblico in studio. Ebbene sì la cucina di Benedetta sarà anche un po’ salotto. Interessante sarà vedere come e se questa novità impatterà sul format perchè ad occhio e croce potrebbe rivelarsi assai significativa. 


5
agosto

INFORMAZIONE MEDIASET: UNA NIGHT LINE DEL TG5 PAPABILE EREDE DI MATRIX. TERRA! E QUINTA COLONNA (CON DEL DEBBIO?) SU RETE4

Alessio Vinci

Lavori in corso a Canale5. In vista della prossima stagione televisiva, la rete ammiraglia di Mediaset sta mettendo a punto una ‘rivoluzione’ annunciata che interesserà soprattutto l’infotainment e, in particolare, la domenica pomeriggio. Come vi abbiamo comunicato, la principale novità riguarderà la prossima edizione del contenitore domenicale, che sarà affidato ad Alessio Vinci. Al giornalista, il compito di preparare un nuovo programma all’insegna dell’informazione: dunque, basta con l’intrattenimento ed il gossip. Una scelta, questa, particolarmente impegnativa ma anche rischiosa.

Il programma domenicale di Canale5, infatti, andrà a scontrarsi con la collaudata Arena di Massimo Giletti sul terreno comune dell’attualità, e forse questa scelta potrebbe rivelarsi autolesionista. Intanto, il conduttore designato Alessio Vinci sta lavorando alla nuova creatura assieme a Tgcom24 e alla redazione di Matrix, il programma che conduceva in seconda serata. Prego, notare il verbo al passato: nella prossima stagione, infatti, il talk show targato Mediaset potrebbe essere messo a riposo proprio per concentrare tutte le forze della testata sul nuovo esperimento domenicale.

Al posto di Matrix potrebbe arrivare una night line di approfondimento curata dal Tg5 di Clemente Mimun, che dovrà affrontare un’annata politicamente cruciale, con la prospettiva di nuove elezioni e di un possibile ritorno in campo di Silvio Berlusconi. Come riporta Il Giornale, la rivoluzione interesserà anche il settimanale Terra! di Toni Capuozzo, che verrà spostato su Rete4. Sulla stessa rete tornerà – confermatissimo – Quarto Grado con Salvo Sottile, pronto ad affrontare nuovi casi di cronaca nera.





5
agosto

ECCO LELE MORA CON 50 CHILI IN MENO DOPO IL CARCERE

Lele Mora dopo il carcere con 50 chili in meno (via Dagospia)

La prima intervista di Lele Mora dopo la scarcerazione.

Paolo Colonnello per La Stampa.it via Dagospia

La barba un po’ lunga, le occhiaie profonde, i capelli più radi e bianchi, il volto scavato. Eppure lo sguardo è sereno, il sorriso più schietto: eccolo Lele Mora nella sua prima fotografia fuori dal carcere. Bisogna riconoscerlo: è davvero un altro uomo. E non soltanto perché si vedono bene i 50 chili persi in un anno e due mesi di cella.

«Lei l’altro giorno mi ha chiesto cosa ho pensato appena fuori dal carcere… Ebbene, guardando un cielo per me insolitamente blu, pensavo a quel mondo di acute sofferenze che mi lasciavo dietro, un mondo di privazioni, di sacrifici sia per i sorvegliati che per i loro sorveglianti, una umanità dimenticata: che sarà anche ignorante del mondo delle regole, ma è comunque ricca di amore e sensibilità che il più delle volte non ha possibilità di esprimere».

Dove sono le olgettine, i tronisti e quell’altra umanità che fa di tutto per non essere dimenticata e che rappresentava la sua corte ai tempi d ‘o r o del Twiga e della movida sfrenata di Corso Como?

«Non ci sono e, in fondo, non ci sono mai stati veramente. Io ho trattato soprattutto star di livello internazionale. Ma comunque il Lele Mora delle riviste di gossip, di un certo mondo patinato e opaco non lo vedrete mai più».


4
agosto

FICTION RAI: LA DELOCALIZZAZIONE DELLE SERIE TV FA PERDERE OGNI ANNO MILIONI DI EURO AL NOSTRO PAESE

Tipica piazza romana ricostruita in Serbia per Il Restauratore

La missione di Viale Mazzini è molto chiara, tagliare le spese e cercare di rimettere in sesto le casse della Rai. Il nuovo presidente Anna Maria Tarantola, che si è recentemente tagliata lo stipendio, e il D.G. Luigi Gubitosi, costretto a rinunciare al contratto a tempo indeterminato (ma non all’ottima remunerazione di 650 mila euro l’anno), hanno già sfoderato le forbici e sono pronti a sfoltire i rami secchi dell’azienda.

Tagli e risparmi su tutti i fronti, compresa l’offerta televisiva in materia di fiction, genere in grado di garantire grandi ascolti, ma allo stesso tempo tra i più costosi per quanto concerne la realizzazione. Per arginare gli enormi costi, seguendo la moda di altre aziende italiane, da alcuni anni anche la Tv di stato ha scelto di trasferire buona parte delle proprie produzioni all’estero, o meglio ancora, trattandosi di fiction realizzate da società esterne, di finanziare serie e miniserie da realizzare interamente o in parte fuori dall’Italia.

Una scelta in parte comprensibile ma che lascia l’amaro in bocca se si pensa alle enormi somme di denaro pubblico che anziché finire nelle mani delle maestranze italiane escono dai confini nazionali. Il Clic (Coordinamento Lavoratori Industria Cineaudiovisivo) attraverso petizioni e manifestazioni sotto il palazzo di Viale Mazzini, da tempo denuncia la situazione, criticando la realizzazione di progetti finanziati dall’ente pubblico (quindi con investimento e relativo rischio d’impresa quasi nulli), che servono solo a trasferire risorse e garantire occupazione estera.

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4
agosto

LE FAVOLE BELLE DELLE OLIMPIADI DI LONDRA 2012: WOJDAN SHAHERKANI E OSCAR PISTORIUS

Olimpiadi di Londra 2012- Wojdan Shaherkani

Niente come i giochi olimpici realizza meglio l’idea di villaggio globale di McLuhan, mai come in questo caso la televisione realizza alla potenza la sua vocazione di finestra sul mondo: spesso anche un piccolissimo gesto, in una cornice così importante come le gare planetarie, può assumere nella geografia culturale il valore di una grande conquista, una svolta simbolica epocale. Già a partire dalla sfilata della cerimonia d’apertura, così bella e intensa per la possibilità di vedere insieme tutte le nazioni, ognuna con le proprie caratteristiche e i segni della millenaria tradizione che porta dentro di sé.

Le Olimpiadi di Londra 2012 segnano tanti piccoli primati, magari invisibili, impensabili già solo qualche anno fa. Innanzitutto l’aumento della percentuale di atlete in gara e, all’interno di questo specifico traguardo, il debutto di una donna saudita in gara. Non era mai successo, ebbene sì. La judoka Wojdan Shaherkani, questo il suo nome, spesso ignorato dalle cronache, è entrata di diritto nella storia dello sport, della cultura e del suo paese.

In una nazione in cui alle donne è ancora proibito anche prendere la patente di guida riuscire a partecipare ad una spedizione olimpica insieme ai colleghi ha il valore di una medaglia d’oro, forse di platino, nonostante poi in gara l’avventura sia durata poco o meglio pochissimo, dato che alla sfidante portoricana Melissa Mojica è bastato solo un minuto per metterla al tappeto.