Lele Mora dimagrito



23
agosto

LELE MORA: DIMAGRITO E REDENTO IN PELLEGRINAGGIO AL SANTUARIO DELLA MADONNA DEL PILASTRELLO

Lele Mora

Redenzione: una parola, mille perché. Una conversione sentita che possa sopperire un’esistenza di sbagli e passi falsi o una semplice manovra pubblicitaria per accattivarsi un pubblico compassionevole e cristiano. Lele Mora sembra davvero aver voltato le spalle alla sua vita da nababbo con cubisti e vallette per abbracciare la fede, o almeno così sembra. Novella 2000 lo immortala in uno scatto che lo ritrae in pellegrinaggio presso il Santuario della Madonna del Pilastrello, in provincia di Rovigo.

L’ex agente dei vip si dimostra sereno, in silenzioso raccoglimento mentre tiene in mano un cero per onorare la Vergine. Dopo 400 giorni di carcere, delazioni e una dieta ferrea, Lele si sente un uomo nuovo e richiede di farsi chiamare con il suo nome di battesimo Gabriele.

Nella nuova vita che gli si è spalancata dopo i 13 mesi di carcere, Mora (e i giornali) hanno potuto riconoscere chi fossero i suoi veri amici, coloro che gli sono stati vicino anche nel periodo buio che ha attraversato. Prime fra tutti spiccano Sabrina Ferilli e Cristina Parodi, mentre altri lo hanno rinnegato senza troppi problemi. Gli aneliti religiosi di Lele Mora saranno credibili e sinceri come può apparentemente sembrare?




5
agosto

ECCO LELE MORA CON 50 CHILI IN MENO DOPO IL CARCERE

Lele Mora dopo il carcere con 50 chili in meno (via Dagospia)

La prima intervista di Lele Mora dopo la scarcerazione.

Paolo Colonnello per La Stampa.it via Dagospia

La barba un po’ lunga, le occhiaie profonde, i capelli più radi e bianchi, il volto scavato. Eppure lo sguardo è sereno, il sorriso più schietto: eccolo Lele Mora nella sua prima fotografia fuori dal carcere. Bisogna riconoscerlo: è davvero un altro uomo. E non soltanto perché si vedono bene i 50 chili persi in un anno e due mesi di cella.

«Lei l’altro giorno mi ha chiesto cosa ho pensato appena fuori dal carcere… Ebbene, guardando un cielo per me insolitamente blu, pensavo a quel mondo di acute sofferenze che mi lasciavo dietro, un mondo di privazioni, di sacrifici sia per i sorvegliati che per i loro sorveglianti, una umanità dimenticata: che sarà anche ignorante del mondo delle regole, ma è comunque ricca di amore e sensibilità che il più delle volte non ha possibilità di esprimere».

Dove sono le olgettine, i tronisti e quell’altra umanità che fa di tutto per non essere dimenticata e che rappresentava la sua corte ai tempi d ‘o r o del Twiga e della movida sfrenata di Corso Como?

«Non ci sono e, in fondo, non ci sono mai stati veramente. Io ho trattato soprattutto star di livello internazionale. Ma comunque il Lele Mora delle riviste di gossip, di un certo mondo patinato e opaco non lo vedrete mai più».