Redenzione: una parola, mille perché. Una conversione sentita che possa sopperire un’esistenza di sbagli e passi falsi o una semplice manovra pubblicitaria per accattivarsi un pubblico compassionevole e cristiano. Lele Mora sembra davvero aver voltato le spalle alla sua vita da nababbo con cubisti e vallette per abbracciare la fede, o almeno così sembra. Novella 2000 lo immortala in uno scatto che lo ritrae in pellegrinaggio presso il Santuario della Madonna del Pilastrello, in provincia di Rovigo.
L’ex agente dei vip si dimostra sereno, in silenzioso raccoglimento mentre tiene in mano un cero per onorare la Vergine. Dopo 400 giorni di carcere, delazioni e una dieta ferrea, Lele si sente un uomo nuovo e richiede di farsi chiamare con il suo nome di battesimo Gabriele.
Nella nuova vita che gli si è spalancata dopo i 13 mesi di carcere, Mora (e i giornali) hanno potuto riconoscere chi fossero i suoi veri amici, coloro che gli sono stati vicino anche nel periodo buio che ha attraversato. Prime fra tutti spiccano Sabrina Ferilli e Cristina Parodi, mentre altri lo hanno rinnegato senza troppi problemi. Gli aneliti religiosi di Lele Mora saranno credibili e sinceri come può apparentemente sembrare?