Diciamolo, quante storie avremmo apprezzato fino in fondo se non ci fosse stato un cattivo a rendere arduo e desiderabile il lieto fine? Pensate a Jack e Rose in Titanic senza la corsa forsennata di Cal con in mano una rivoltella; ad Hansel e Gretel che, senza la strega, sarebbero stati probabilmente reclutati da Willy Wonka come nuovi oompa loompa o ad Alladin che, senza Jafar, sarebbe rimasto nel mercato di Agraba a trafugare cocomeri e a canticchiare con la sua bertuccia. Ebbene, anche Pechino Express 2 ha avuto i suoi “cattivi”, meglio conosciuti col nome di Giovanni e Costantino, detto Costia, Teodori, “i figli di” Gigliola Cinquetti.
Pechino Express 2 – Addio ai Figli Di
Entrati a metà della gara, i Figli Di hanno fatto di tutto per farsi odiare, tanto dai loro compagni d’avventura, quanto dal pubblico a casa. Con una virilità non particolarmente spiccata e una saccenza che ben faceva sperare nella trasformazione di Marco Maddaloni nell’Incredibile Hulk, Costia e Giovanni hanno proseguito il loro percorso indisturbati, supportati dall’antipatia delle altre coppie e uniti da quelli che molti ravvedevano come “complicità malvagia”. Perché i Figli Di, in fin dei conti, del filo da torcere agli avventurieri di Pechino Express l’hanno dato eccome: dalle prove vantaggio disputate ai passaggi negati, fino al miracoloso salvataggio della scorsa puntata, quando i Laureati gli hanno preferito i “Ciavarri“. Costia e Giovanni erano dappertutto e ovunque si parlava di loro.
La loro presenza, a volte irritante e a volte invasiva, stimolava i concorrenti a non darsi per vinti, a combattere per raggiungere l’obiettivo solo per ribadire chi fosse a comandare e a farli rigare dritto. Che poi, la strategia di risultare antipatici li ha aiutati eccome. Pensiamo alla cesta che Costia aveva provvidenzialmente acquistato per portare in giro Angelina, il maialino mascotte della settima puntata, cesta negata alle Modelle quando avevano in cura la piccola scrofa. Pensiamo, poi, alla collaborazione con Paolo e Massimo Ciavarro e a quel passaggio, dapprima intercettato da Padre e Figlio, e poi spillato dai Teodori. Il tutto in un crescendo di rancore ed emozione che voleva, fino all’ultimo, la loro eliminazione. Eppure, ora che sono fuori dai giochi e dalla finale, un po’ di tristezza rimane. Perché?