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ottobre

PECHINO EXPRESS 2: I FIGLI DI E QUELLA “CATTIVERIA” CHE NON FA MAI MALE

Pechino Express 2 - Costia e Giovanni Teodori

Diciamolo, quante storie avremmo apprezzato fino in fondo se non ci fosse stato un cattivo a rendere arduo e desiderabile il lieto fine? Pensate a Jack e Rose in Titanic senza la corsa forsennata di Cal con in mano una rivoltella; ad Hansel e Gretel che, senza la strega, sarebbero stati probabilmente reclutati da Willy Wonka come nuovi oompa loompa o ad Alladin che, senza Jafar, sarebbe rimasto nel mercato di Agraba a trafugare cocomeri e a canticchiare con la sua bertuccia. Ebbene, anche Pechino Express 2 ha avuto i suoi “cattivi”, meglio conosciuti col nome di Giovanni e Costantino, detto Costia, Teodori, “i figli di” Gigliola Cinquetti.

Pechino Express 2 – Addio ai Figli Di

Entrati a metà della gara, i Figli Di hanno fatto di tutto per farsi odiare, tanto dai loro compagni d’avventura, quanto dal pubblico a casa. Con una virilità non particolarmente spiccata e una saccenza che ben faceva sperare nella trasformazione di Marco Maddaloni nell’Incredibile Hulk, Costia e Giovanni hanno proseguito il loro percorso indisturbati, supportati dall’antipatia delle altre coppie e uniti da quelli che molti ravvedevano come “complicità malvagia”. Perché i Figli Di, in fin dei conti, del filo da torcere agli avventurieri di Pechino Express l’hanno dato eccome: dalle prove vantaggio disputate ai passaggi negati, fino al miracoloso salvataggio della scorsa puntata, quando i Laureati gli hanno preferito i “Ciavarri“. Costia e Giovanni erano dappertutto e ovunque si parlava di loro.

La loro presenza, a volte irritante e a volte invasiva, stimolava i concorrenti a non darsi per vinti, a combattere per raggiungere l’obiettivo solo per ribadire chi fosse a comandare e a farli rigare dritto. Che poi, la strategia di risultare antipatici li ha aiutati eccome. Pensiamo alla cesta che Costia aveva provvidenzialmente acquistato per portare in giro Angelina, il maialino mascotte della settima puntata, cesta negata alle Modelle quando avevano in cura la piccola scrofa. Pensiamo, poi, alla collaborazione con Paolo e Massimo Ciavarro e a quel passaggio, dapprima intercettato da Padre e Figlio, e poi spillato dai Teodori. Il tutto in un crescendo di rancore ed emozione che voleva, fino all’ultimo, la loro eliminazione. Eppure, ora che sono fuori dai giochi e dalla finale, un po’ di tristezza rimane. Perché?

I Figli Di… Corinne Clery

Il mondo dei buoni non ha mai fatto per noi, troppi sorrisi e sdilinquimenti non riuscirebbero a rendere accattivante una storia. Occorre un cattivo, un qualcuno su cui indirizzare la propria attenzione e i propri tweet graffianti e, se Corinne Clery ben si prestava a questo scopo, i Figli Di sono stati i suoi degni eredi, facendo sì che la fiamma di Pechino Express si tenesse viva fino all’ultimo. O quasi. Alla fine Costantino e Giovanni Teodori hanno dimostrato il proprio valore e sono riusciti a rendere competitivo e avvincente uno dei migliori programmi della stagione. La missione è finita, andate da Gigliola. Amen.

Tutto sulla semifinale di Pechino Express 2



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9 Commenti dei lettori »

1. gio ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 13:24

In qualsiasi narrazione i protagonisti e gli antagonisti sono indispensabili l’uno per l’altra. Loro però non possono neppure essere definiti cattivi,perchè non hanno il fascino dei cattivi,sono semplicemente irritanti con la loro spocchia ingiustificata, la vera dark lady era la clery che era la principale antagonista delle modelle nel ruolo di Matrigna cattiva alla Grimilde strappava pure qualche risata a differenza dei figli di che rappresentavano solo la raffigurazione dei peggiori difetti che può avere un essere umano non a caso erano visti come le sorrellastre Anastasia e Genoveffa rispetto alle modelle. Le modelle da parte loro hanno rappresentato le protagoniste positive quelle che riscattano l’immagine delle belle donne spesso accussate di essere superficiali e vuote e invece hanno dimostrato gran carattere e forza e si sono guadagnate la simpatia del pubblico con la loro spontaneità. Ora restano gli sportivi come antagonisti,ma loro hanno basato la competizione sul piano fisico e su un maschilismo fastidioso,mentre i laureati si sono dimostrati molto strategici,saccenti e uniti solo quando vincono,le modelle da parte loro si sono guadagante anche le simpatie delle donne proprio perchè hanno ribaltato i pregiudizi sulle belle donne spesso ritenute vuote e superficiali,loro invece hanno dimostrato,forza,intelligenza e carattere dimostrando di non essere affatto il sesso debole,ma anche nella loro coppia esiste questo dualismo,alla melensità della Romero che a lungo andare avrebbe stufato si contrappone la dinamicità ed esuberanza della Fioretti che si trascina dietro la compagna.



2. Lella ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 13:47

i figli di sono due personaggi che male o bene fanno parlare e discutere, al loro arrivo non sono stati certamente accolti … sportivamente, anzi, quindi cosa avrebbero dovuto fare? Con il loro comportamento al limite dell’odioso, mi sono piaciuti.



3. tinina ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 13:47

Io le modelle le trovo eccessive in tutto: nelle urla (non le sopporto proprio), nelle manifestazioni di affetto (bisognerebbe spiegare loro che a quelle latitudini non amano molto essere tocchicciati, abbrancicati, sbaciucchiati come noi popolazioni latine), e le ho trovate anche un po’ presuntuosette quando ieri insistevano sul fatto che gli sportivi avevano copiato loro la parola “mercato” (non sono mica le uniche intelligentone del gruppo! E comunque, anche se fosse vero – e io non lo credo – imparassero a urlare di meno!). Concordo col fatto che hanno dimostrato di essere in gamba oltre che belle (la Fioretti molto di più di Ariadna che a me sembra un sorcetto!). I laureati mi sono scaduti molto.



4. dianthus ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 14:28

Perché in una televisione sempre più pregna di mediocrità, due persone che argomentano con dialettica e proprietà di linguaggio come i figli di, sono una benedizione.



5. Markos ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 16:47

Ma loro non sono stati cattivi, ma cazzimmosi!!



6. Andrea ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 17:19

Tinina, sono completamente d’accordo con te. Al 100%. Io tutte quelle urla non le sopporto più. Io la notte mi sogno dei lunghissimi, strazianti “ARIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII AAAARIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIIII”… brr…

Dianthus, non sempre ad una buona forma corrisponde anche un buon contenuto. I due fratelli erano senza dubbio esperti di fuffa.



7. Dasmix ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 20:12

Tinita ahahaha beh dai un sorcetto no!
Per il resto hai ragione.. Son brave però urlano davvero troppo.
Sti figli di.. Meno male che son usciti verrebbe da dire! Anche se un colpo di scena mandando in finale tutte e 4 le coppie ci poteva anche stare!



8. tinina ha scritto:

29 ottobre 2013 alle 20:57

Dasmix

Dai, ho detto sorcetto, quasi con affetto (quasi, eh!) mica pantegana! E’ quello che mi viene in mente quando le fanno il primo piano durante il confessionale!



9. Dasmix ha scritto:

30 ottobre 2013 alle 00:29

Ahahahaha.. Allora è piu’ un cricetino a guardarla bene ;)



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