Quando è troppo è troppo! Questo, deve essersi detta, la Sciura De Filippi quando si è finalmente resa conto che il programma, a sua insaputa, stava diventando un coacervo di interessi paralleli (serate, manager) che esulavano dal concept originario: urla, strepiti, litigate da ballatoio, comportamenti ambigui finalizzati per chissà quali interessi strumentali. Se c’è una cosa che manda in bestia la Signora Maria è sentirsi presa in giro in modo così becero e gratuito: è troppo intelligente per capire che il limite era stato, ormai da tempo, oltrepassato e in un modo, per di più, assolutamente poco elegante e diseducativo.
Ragazzine diciottenni e ventenni con sguardi ed atteggiamenti da donne navigate che, alla prima esterna, “sparavano baci” come fossero noccioli in fiore (la primavera avanza), discussioni senza senso, pianti ed uscite teatrali dallo studio che si dissolvevano, poco dopo, come neve al sole, hanno fatto sì che la Signora della Tv, l’Ammazzaascolti, la Pasionaria, semplicemente la Regina dello Stakanovismo catodico (lavora 15 ore al giorno tutti i giorni 10 mesi e mezzo l’anno) abbia cominciato a dare i primi segnali di evidente fastidio. Poi via via ha cominciato a rimuovere tronisti paragnosti cacciandoLi/Le banalmente dallo studio, fino ad estrarre dal cilindro l’idea vincente: i terribili vecchietti, ed è stato subito boom di ascolti, come sempre d’altra parte. Ora sul mondo degli over 60, vero dato oggettivo di un’Italia sempre più anagraficamente datata, vorrei aprire una parentesi: non è un’equazione matematica che anagrafe e “rimbambimento” sia un assioma matematico, anzi.
Oggi i vecchietti sono esistenzialmente reattivi, con mille interessi, con rinnovata voglia di vivere, sono curiosi, cercano amore, sono “puliti”, un pò come bambini senza sovrastrutture, amano il ballo, si fanno ancora belli e profumati e magari attendono che la vita regali loro un nuovo amore sconfiggendo quella brutta bestia della solitudine ammazza-esistenze. Ma soprattutto lungi da loro tattiche becere, secondi fini, strumentalizzazioni gratuite: loro sono così. Tutto ciò è stato sicuramente recepito dalla Maria che con aria divertita, tatto che dovrebbe sempre convenirsi quando ci si relaziona con persone più grandi, delicatezza ed intelligenza, ha dato una sonora dimostrazione di come si possa “mettere in campo” un programma di mero divertimento ma sano. La Signora Rosetta, che sembra la mamma della Tina Cipollari, è una “sagomaccia delle sagomacce” e Lei, la Maria, come sempre si mette in un angolo, accende il fuocherello della puntata e lascia che le dinamiche si vadano a formare naturalmente senza trucchetti squallidi, baci fintamente appassionati, turpiloqui grevi e atteggiamenti da supereroi di borgata.