Doveva essere grande spettacolo, lo è stato, ma forse solo a metà: buone esibizioni ma eccessivo indugio nella ritualità da serale. La “battaglia” delle case discografiche regala un grande parterre di ospiti a una Maria De Filippi visibilmente emozionata e soddisfatta della crescita del talent Amici, partito come piccola scommessa e diventato un brand capace di attrarre ormai i più grandi big nazionali e internazionali.
Il meccanismo della sfida a due con duetto importante vede svettare su tutti Emma, autrice della migliore esibizione della serata con il grande mito Anna Oxa, un’interazione ben studiata dalla Universal che ha azzeccato sia il pezzo sia il personaggio da affiancare alla talentuosa ragazza pugliese, ulteriormente ricompensata dall’uscita del suo ep, dal suo passaggio in radio garantito da Dondoni e da un trionfo nella sfida diretta con l’eterna nemica di gioco, Loredana.
Non si può dire che la Errore non abbia del talento ma puntata dopo puntata la sua rivoluzionarietà melodica acquisice un manierismo che non interpreta bene il testo. Esegue d’istinto, e questo non è di per sè un difetto, ma se il brano diventa solo un pretesto per uno sfogo emotivo a prescindere da ciò che si canta forse diventa un problema. Le sue vibrazioni riescono quasi ad impaurire persino un artista corazzato come Lucio Dalla che ad un certo punto sembra temere i boati della sregolatezza della ragazza occhi cielo, che ormai convince solo sul pezzo cucitole addosso da Antonacci.
Chiaroscuro anche per Pierdavide: meritato il suo trionfo su Matteo, che non riesce proprio a ingranare la marcia dell’espressività in tutto quello che canta, limitandosi ad esecuzioni precise ma che non graffiano e non stupiscono. Il cantautore pugliese sta perdendo un pò di smalto come personaggio televisivo ritirandosi sempre più nel chiuso del cantautorato. Ennesima perla il suo ultimo inedito, non troppo convincente il suo duetto con Fiorella Mannoia: sicuramente poco adatto il pezzo dei Negramaro ad un riarrangiamento così complesso e ad un numero che doveva impressionare.
Immensa soddisfazione per i ballerini: sia Stefano che Elena riescono a conquistare un contratto di un anno con due prestigiosissime compagnie americane come quelle di Parsons e Rhoden. Alla faccia di Garofalo e della Celentano, i due talenti si assicurano otto mesi di tour in giro per il mondo con lo spettacolo che inizieranno a preparare a New York pochi mesi dopo la fine del programma. Nel confronto tra i due valido per decidere il candidato al ballottaggio prevale il cocco di Garrison.
Alla fine, come profetizzato, è Elena a dover salutare i compagni, considerato il primo posto del tenorino Matteo che gli consente di evitare la sfidina finale, e il successo prevedibile della Errore nell’ultimo duello. Garofalo perde per sempre la sua vetrina migliore di celebrità popolare all’interno del programma, noi spettatori la possibilità di vedere uffici bollenti, pali, traverse e ormone a go go.
Resta solo da capire quale cantante non arriverà in finale tramite il pongoregolamento che presto svelerà un nuovo orizzonte di sfida.
1. Emy ha scritto:
16 marzo 2010 alle 13:29