Doveva essere grande spettacolo, lo è stato, ma forse solo a metà: buone esibizioni ma eccessivo indugio nella ritualità da serale. La “battaglia” delle case discografiche regala un grande parterre di ospiti a una Maria De Filippi visibilmente emozionata e soddisfatta della crescita del talent Amici, partito come piccola scommessa e diventato un brand capace di attrarre ormai i più grandi big nazionali e internazionali.
Il meccanismo della sfida a due con duetto importante vede svettare su tutti Emma, autrice della migliore esibizione della serata con il grande mito Anna Oxa, un’interazione ben studiata dalla Universal che ha azzeccato sia il pezzo sia il personaggio da affiancare alla talentuosa ragazza pugliese, ulteriormente ricompensata dall’uscita del suo ep, dal suo passaggio in radio garantito da Dondoni e da un trionfo nella sfida diretta con l’eterna nemica di gioco, Loredana.
Non si può dire che la Errore non abbia del talento ma puntata dopo puntata la sua rivoluzionarietà melodica acquisice un manierismo che non interpreta bene il testo. Esegue d’istinto, e questo non è di per sè un difetto, ma se il brano diventa solo un pretesto per uno sfogo emotivo a prescindere da ciò che si canta forse diventa un problema. Le sue vibrazioni riescono quasi ad impaurire persino un artista corazzato come Lucio Dalla che ad un certo punto sembra temere i boati della sregolatezza della ragazza occhi cielo, che ormai convince solo sul pezzo cucitole addosso da Antonacci.