Tutto è pronto: questa sera pochi minuti dopo le ventuno si alza il sipario nello studio 5 di Cinecittà, si accendono i riflettori e gli occhi saranno tutti puntati su di lui. Giorgio Panariello torna in televisione con un nuovo one man show, Panariello non esiste, per la prima volta in onda su Canale 5. E’ sembrata una scelta insolita quella dell’ammiraglia del gruppo Mediaset che ha scommesso su un costosissimo varietà in sole quattro puntate, nonostante la tv commerciale di Cologno Monzese preferisca di solito prodotti a lunga (se non lunghissima) serialità.
Prima di Panariello, ci ha provato Checco Zalone: il suo varietà, forse più teatrale che televisivo, ha raccolto nelle due puntate trasmesse lo scorso dicembre, oltre cinque milioni di telespettatori, numeri ben lontani da quelli che a novembre ha fatto registrare Fiorello su Rai1, ma comunque una ‘manna dal cielo’ per la prima rete del Biscione. Per il comico toscano invece l’asticella da saltare sarà inevitabilmente più alta perché il paragone con Il più grande spettacolo dopo il week end e con Torno Sabato saranno inevitabili.
Proprio Torno Sabato, che almeno negli ingredienti non sembra allontanarsi troppo da Panariello non esiste, esordì su Rai1 nel 2000 con 7.343.000 telespettatori e il 32.27% di share, battendo il varietà “Buffoni” del Bagaglino su Canale 5. La seconda stagione di Torno Sabato, in onda nella stagione 2001-2002 e abbinata alla Lotteria Italia, registrò una media di 8.028.000 telespettatori con ben il 40.80% di share nelle quattordici puntate trasmesse. La terza edizione, Torno Sabato.. e tre, in onda nella stagione 2003-2004, dovette confrontarsi con la ’schiacciasassi’ di C’è Posta per Te, e chiuse con una media di 7.205.000 telespettatori con il 34.08% in quindici puntate.