Puntata leziosa, troppo macchinosa per essere brillante. Lo stile affettato di Vladimir Luxuria e la generale tendenza della moderazione degli eventi, tutta tesa a voler strappare a forza un sorriso, rallentano lo stile dell’ultima puntata de L’Isola dei Famosi. Non basta Antonella Elia e il suo sbarco pieno di buone promesse a dare quella sferzata di ritmo. Ci vuole quasi una strizzata d’occhio a La Talpa che fu.
Per una mousse al cioccolato Guendalina sembra essere per un attimo una concorrente dell’ex reality, che proprio su Raidue vide le sue origini. La Tavassi, che a differenza del roditore proverbialmente poco dotato di vista, ha la focale lunga e capisce che esagerare la sua fobia può esserle televisivamente molto utile. Lo dice anche l’amica Andrea che ritiene un po’ esagerato lo strepitio al cospetto di piccole falene e formiche.
Non c’è quella verve più spontanea del daytime, eppure Nicola Savino sembra sapere benissimo che il pubblico adora quel friccicorio delle avventure quotidiane. E’ lui in prima persona a confessare di non poterne fare a meno. Il crollo dell’effervescenza sembra essere paragonabile al calo, forse fisiologico, delle benedizioni sul programma ad opera del Divino Otelma, in crisi, prigioniero delle alte aspettative che si hanno ormai su di lui ad ogni professione di parola.