27
maggio

PARLA CON ME: SERENA DANDINI E LA VERITA’ NASCOSTA (DI CLAUDIO VELARDI)

Il Direttore Generale della Rai Mauro Masi vuole la “testa” di Serena Dandini, riducendo il “divano rosso” di Rai3 Parla con me ad un solo appuntamento settimanale. Considerando le famose intercettazioni di Trani e le ultime dichiarazioni rilasciate, viene naturale collegare la notizia alla volontà del Premier Silvio Berlusconi di eliminare quelle trasmissioni “pagate con il soldi pubblici che si dilettano ad avere come unico bersaglio il Governo”. A mettere un po’ di pepe sulla questione e a svelarci un’altra verità sul “caso Dandini” ci hanno pensato Fabrizio Rondolino e Claudio Velardi per TheFrontPage.

Vi starete probabilmente chiedendo chi siano costoro. Il primo è stato esponente della FGCI, lavorando poi all’Unità e nello staff di Massimo D’Alema; il secondo è stato esponente del PCI, del PDS e dei DS, lavorando nello staff di Massimo D’Alema, Antonio Bassolino (ex Governatore della Regione Campania) e nel 2010 in quello di Renata Polverini (neo Governatore della Regione Lazio) ed è socio fondatore e vice presidente della Pay per Moon, società produttrice di fiction nata nel 2001.

Veniamo al dunque. Secondo lo “spin-doctor” Claudio Velardi, il “caso Dandini” è strettamente collegato allo “spirito democristiano di Viale Mazzini”. Mentre Gianni Alemanno festeggiava la vittoria alle comunali di Roma (e “il sistema di potere culturale costruito da centrosinistra era dunque virtualmente dissolto”), Walter Veltroni cercava urgentemente una nuova sistemazione per Serena Dandini (e per i suoi collaboratori), all’epoca Direttore Artistico del Teatro Ambra Jovinelli di Roma (“Incassi pochi, sovvenzioni molte”) che di lì a poco sarebbe stato chiuso per sequestro. La soluzione venne fornita dall’ex Direttore di Rai3 Paolo Ruffini, che aveva tutte le intenzioni di sgomberare l’ingombrante Tg3 di mezza sera, diretto dall’attuale Direttore della terza rete Antonio Di Bella. Detto fatto: Parla con me dal 2008 occupa quattro seconde serate e al Tg3 sono stati concessi nuovi mezzi per Linea Notte a patto di partire a mezzanotte.

Un quadro inquietante che spiegherebbe per quale motivo Mauro Masi (anche ex capo di gabinetto di Massimo D’Alema) chiese insistentemente la sostituzione di Ruffini con Di Bella (il primo riconducibile all’Ulivo, il secondo ai DS). Di certo l’unica ad uscirne con le ossa rotte è di nuovo l’azienda pubblica, piegata per l’ennesima volta al volere della politica – anche di sinistra.

Non possiamo comunque non esprimere dubbi sulla versione fornita dalla coppia Velardi-Rondolino, se non altro per le ombre che si celano sulla Pay per Moon, a cui fu affidata (da Agostino Saccà), non senza perplessità in quel di Viale Mazzini - come raccontato da Carlo Rognoni nel suo libro “Rai, addio”, la produzione della fiction Raccontami, poi chiusa alla seconda stagione da Fabrizio Del Noce.

Insomma, ognuno tira acqua al proprio mulino?



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7 Commenti dei lettori »

1. Vince ha scritto:

27 maggio 2010 alle 15:32

I sodali di D’Alema, Velardi e Riondino si confermano ancora una volta i migliori alleati di Berlusconi…



2. Vince ha scritto:

27 maggio 2010 alle 15:33

Rondolino e non Riondino… che lapsus! .-)



3. Daniele Pasquini ha scritto:

27 maggio 2010 alle 18:51

Fatto sta che la Rai sta diventando una sorta di porto di mare, dove i favori si scambiano alla faccia di qualsiasi credo politico.
Ma poi… parliamo pure di chi predica bene e razzola male. E c’è ancora qualcuno che osa parlare di “conflitto di interessi” :)? Per favore su…



4. Vince ha scritto:

27 maggio 2010 alle 23:29

Ah sì. Siccome la Dandini secondo Velardi è raccomandata, allora non esiste più il “conflitto d’interessi” e non se ne può più parlare?
O per sollevare la questione bisogna essere per lo meno in odore di santità?
Rondolino poi non è il marito di un’autrice la cui trasmissione “Sfide” è stata praticalmente tolta dal video per far spazio al programma della Dandini?
E poi, visto che qui si bada più agli ascolti che alla qualità dei programmi, “Parla con me” non ha fatto ascolti record in questa stagione?



5. Daniele Pasquini ha scritto:

27 maggio 2010 alle 23:37

Come no? Però non voglio sentire più gente che parla perennemente di conflitto di interessi, quando anche dall’altra barricata (centrosinistra) ce ne è a volontà.

Gli autori di Sfide saranno impegnati con Emozioni su Rai2.



6. giovanna ha scritto:

28 maggio 2010 alle 09:29

Ma si dai giustifichiamo così il fatto che vogliano togliere la Dandini con la supposizione che sia stata raccomandata…. RIDICOLI!!!!! La Dandini è PROFESSIONISTA, togliamo anche la BALIVO AMICA DELLA CARFAGNA RACCOMANDATA DA DEL NOCE, TOGLIAMO LA DANIELE E LA ISOARDI TUTTE RACCOMANDATE… CHI SONO COSTORO CHE COSA HANNA FATTO DI COSI’ PROFESSIONALE, DOVE SONO GLI ANNI DELLA GAVETTA E DELLE ESPERIENZE VENTENNALI COME QUELLE DANDINI? RIDICOLI RIDICOLI RIDICOLI!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!



7. sepese ha scritto:

28 maggio 2010 alle 12:41

Ormai pur di non parlare del clima da regime che anche televisivamente si sta affermando in Italia, si va a pescare in ogni direzione.Il problema ora non è che si sta cercando di smantellare per l’ennesima volta un programma non allineato al governo, ma che la conduttrice è raccomandata da qualcuno! Eh sì, è proprio questo il problema..

@ Daniele Pasquini: io spero tu stia scherzando. Il problema del conflitto di interessi di Berlusconi travalica la dimensione meramente televisiva, va al di là di chi possa aver messo parla con me in tv, è una cosa DIVERSA, più ESTESA, molto più estesa,tocca corde che riguardano la correttezza e la libertà di informazione, tanto per dirne una.



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