Interviste


Le più importanti interviste ai personaggi della televisione italiana.


25
ottobre

PAOLO BONOLIS A DM: “A DIFFERENZA DI SANTORO, NON HO BISOGNO DI UN NEMICO PER FARE ASCOLTI”

Paolo Bonolis

Non ha bisogno di presentazioni, Paolo Bonolis. Siamo noi, invece, ad aver bisogno di un bilancio quando il giro di boa del contratto biennale col Biscione è già alle spalle. Siamo curiosi e impertinenti come al solito, ma il conduttore di Chi ha incastrato Peter Pan ci stupisce quando, senza troppi giri di parole, ci manifesta la sua voglia di raccontare e di raccontarsi, andando al di là del “personaggio pubblico” che ogni settimana siamo abituati a vedere.

Sei pronto caro Paolo? Ho deciso che in questa intervista devo farti sputare sangue! (ridiamo, ndDM)

Che meraviglia! E’ adorabile come inizio. E’ la stessa cosa che mi ha detto il dottore all’esame della prostata, solo che lui si è intrufolato in una maniera…

Per carità! Scherzi a parte, Bonolis è imbattibile?

No, no. Io sono imbattibile come chiunque altro non giochi una partita senza senso. La partita non è quella degli ascolti ma quella della qualità e dell’entusiasmo investiti nel lavoro. Tantissime volte questo paga con ottimi risultati che fanno contento sia l’ego del protagonista sia le aziende che gli commissionano il lavoro. Il mio dovere è fare il meglio, lavorare col cuore e consegnare una trasmissione. Poi un’azienda ha tre possibilità: esaltare, penalizzare o utilizzare il prodotto finito.

Evidentemente con Chi ha incastrato Peter Pan l’opzione è stata la terza…

Chi ha incastrato Peter Pan sta ottenendo dei risultati inconcepibili in una serata come quella del giovedi dove galleggiano…

Galleggiano?!?

Galleggiano nel senso che sono visibili in superficie il nostro prodotto, quello di Insinna e soprattutto un prodotto che è talmente attuale e contemporaneo da essere una variabile incontrollata perchè non sappiamo cosa può accadere nella settimana. Parlo di Santoro. Detto questo, credo che Chi ha incastrato Peter Pan sia una trasmissione piccolina che riesce a portare a casa 5.800.000 telespettatori,  solo 200.000 di differenza con un Santoro così potente che sta vivendo una contemporaneità forte. Nell’ultima puntata si è trattato anche il caso Saviano…

Secondo te Santoro fa questi ascolti grazie a Masi o perchè mette in piedi un prodotto valido?

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23
ottobre

TELEVOTO, IL SUPER HACKER FABIO GHIONI A DM: LA DECISIONE DELL’ANTITRUST NON SERVIRA’ A NULLA, ECCO GLI ALTRI MODI PER INFLUENZARE LE PREFERENZE

Fabio Ghioni

Alcuni lo venerano come il principe degli hacker. Altri lo ricordano inafferrabile ai tempi del Tiger Team, l’apparato di digital security della Telecom di cui è stato capo carismatico. Poi c’è chi lo ha arruolato per proteggere le proprie ville e siti web dai pirati informatici, come ha fatto la popstar Jennifer Lopez. Fabio Ghioni è uno dei massimi esperti di sicurezza a livello mondiale, per lui le tecnologie non hanno mai avuto segreti. Figuriamoci quelle del ’semplice’ televoto. Per questo abbiamo deciso di commentare e approfondire assieme a lui la decisione dell’Antitrust di escludere le utenze business dai meccanismi di preferenza tv con l’obiettivo di bloccare eventuali abusi. Proprio il Garante ha confermato di aver avviato due istruttorie su Rai e Rti per verificare che il televoto sia trasparente nei confronti dei consumatori…

Fabio, pensa che questa decisione servirà ad arginare le irregolarità?

Penso che non servira’ proprio a nulla. Il sistema del televoto e’ stato rilasciato senza sufficienti accorgimenti di sicurezza e di certificazione delle transazioni. Questo significa che attualmente si possono effettuare “frodi” a partire dai call center, ma soprattutto dalle postazioni di amministrazione del sistema informatico e della banca dati dei voti. Da lì si può fare di tutto, ad esempio influenzare o cambiare i valori registrati senza lasciare nessuna traccia.

Quindi il tanto denunciato utilizzo di chiamate multiple da un call center non è l’unico modo per influenzare il televoto o falsarne il risultato…

Assolutamente no. Il modo migliore per effettuare questo tipo di operazioni è quello di interagire direttamente con la banca dati  attraverso un’intrusione esterna o, cosa molto piu’ probabile, direttamente dalle postazioni di gestione del sistema.

Come funzionano nel dettaglio queste altre tecniche?

Quella che ho menzionato è molto semplice. Si accede alla banca dati da una postazione amministrativa o da remoto con un account amministrativo e si cambiano i numeri. La cosa però può avvenire anche al nostro conto corrente (dove anche i nostri soldi diventano numeri in una banca dati) o al nostro tabulato telefonico. C’è pure un altro metodo di frode, che a volte è usato anche dalle compagnie telefoniche, quello di utilizzare un apparato gsm box caricato con un numero imprecisato di sim card, supponiamo duecento. Il voto verà effettuato da quello, basterà una sola persona per farlo, e al terminale risulteranno duecento voti.


22
ottobre

INTERVISTA A PAOLO BONOLIS. LUNEDI SU DM

Paolo Bonolis

INTERVISTA A PAOLO BONOLIS

LUNEDI, SU DAVIDEMAGGIO.IT

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22
ottobre

X FACTOR 4, CASSANDRA RAFFAELE A DM: IO CON X FACTOR NON C’ENTRAVO NIENTE

Cassandra Raffaele, Xfactor 4

Cassandra Raffaele è l’ultima eliminata da X Factor 4. Entrata a far parte del talent solo nella quarta puntata, Cassandra si era inserita con grinta nel cast del programma. Elio la adorava per il suo essere così originale ed eccentrica; per lui, era l’alter-ego femminile di Nevruz, ma qualcosa non ha funzionato. Ai microfoni di DM, Cassandra ammette: “E’ stato un bel colpo. Avrei voluto fare qualche altra puntata. Dopo le polemiche con Anna Tatangelo, avevo comunque raggiunto un buon equilibrio e volevo andare avanti”.

Vuoi dire qualcosa a Maionchi, Tatangelo e Rugerri, i giudici che hanno preferito Ruggero a te?

L’unica cosa che mi è saltata all’occhio è stato il commento di Ruggeri. E’ stato un tantino incoerente: aveva detto che non saprebbe cosa potrebbe fare Ruggero una volta fuori da X Factor e poi lo ha scelto, forse perché gli piace la sua faccia, e così ha mandato a “puttane” la mia partecipazione. In ogni caso, ho rispettato il resoconto finale.

Elio ti vedeva come la nuova rivelazione blues di X Factor. Cosa non ha funzionato nel tuo (breve) percorso?

Non lo so. Forse io non c’entro niente con X Factor ed è per questo che potevo essere una rivelazione. Poi ci hanno provato a farmelo essere ma non è andata così perché è il pubblico che decide. Per Elio ero una rivelazione ma il pubblico rappresenta un’altra realtà in cui valgono altri fattori che vanno al di là della musica. Ero una nota stonata lì, in un contesto di cose stonate, tranne Nevruz.

Al tuo primo ballottaggio, decretato dal televoto, Elio si è scagliato contro il pubblico, accusandolo di “provincialismo”. Tu sei d’accordo?

Sì. Mi è piaciuto tantissimo. Ero così dispiaciuta, ho sofferto come un cane. Era stata una settimana difficile, non ho avuto neanche il tempo di rendermi conto. In 1 minuto e 40 ho dovuto rischiarmi tutto, così ero più attenta all’esecuzione che all’interpretazione e con “Come ti vorrei” mi han segato le gambe.


21
ottobre

ESCLUSIVA PER IL WEB. LORELLA CUCCARINI A DM: “DOMENICA IN ONDA E’ LA MIA RINASCITA E CERCHERO’ DI BISSARE IL SUCCESSO DEL 95. SE AVESSI IL TRAINO DI GILETTI…”

Lorella Cuccarini

Proprio alle spalle del cavallo morente di Viale Mazzini. Abbiamo incontrato lì Lorella Cuccarini e tra un cappuccino e un cornetto abbiamo parlato della nuova sfida professionale che la vede al timone di Domenica In Onda sulla prima rete della tv pubblica. Dopo un esordio al 16%,  cresciuto ad uno stimolante 19% nella seconda puntata, pensavamo che i risultati della terza (14%) ci facessero incontrare una Cuccarini delusa. Ed invece è serena Lorella, fiduciosa di poter bissare la “scalata al successo” dell’edizione di Buona Domenica del 1995…

Non sono nuova alla domenica, l’ho fatta per tre anni. I primi due, quelli dell’edizione con Marco Columbro, sono stati molto fortunati. Quella del 1995, invece, iniziò malissimo con un “meccanismo” legato alle quattro stagioni che non funzionava ma lavorai tanto facendolo arrivare ad ottenere ascolti molto alti. Sembro una ragazza molto tranquilla ma sono una guerriera.

Che significato ha per te Domenica In Onda? 

Questo per me è il programma della rinascita. E’ un momento in cui poter finalmente affrontare un determinato tipo di programma che dieci anni fa non avrei saputo fare. E’ arrivato al momento giusto: sono serena e più tollerante nei miei confronti anche se continuo a non riguardarmi mai. Non mi piaccio, mi prenderei a schiaffi…

Ci sono dei paletti al di là dei quali non puoi andare o Domenica In Onda e’ un contenitore nel quale poter inserire di tutto? 

Non abbiamo paletti precisi. Diciamo che ce li siamo messi noi.  

Spiegaci…  

Beh, ci precede l’Arena di Giletti, un talk show che si occupa di attualità; è un mondo che non percorriamo perchè non ne sarei capace, non è il mio pane e non sarei credibile. Dopo di noi viene, invece, Carlo che fa il gioco per eccellenza e anche quello non è ambito nostro. Cerchiamo dunque di ritagliarci uno spazio, comunque molto ampio, che è quello dell’intrattenimento puro. Non voglio inseguire le tragedie, la cronaca nera. Non vuol essere una critica nei confronti degli altri. E’ proprio una scelta, appoggiata dal direttore che è felicissimo di come stiamo facendo la domenica. Intrattenimento, alleggerimento, musica, spettacolo, divertimento senza farci mancare anche uno spazio dedicato alla riflessione: quella che facciamo noi è sempre su tematiche di grande emozione, che vogliono dare un messaggio positivo.  

Guarda che hai dimenticato la Grey… 





20
ottobre

INTERVISTA A LORELLA CUCCARINI. DOMANI, IN ESCLUSIVA PER IL WEB, SU DAVIDEMAGGIO.IT

Lorella Cuccarini

INTERVISTA A LORELLA CUCCARINI

DOMANI, IN ESCLUSIVA PER IL WEB, SU DAVIDEMAGGIO.IT

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18
ottobre

X FACTOR 4, DORINA LEKA A DM: E’ UNA STRONZATA DIRE CHE STEFANO NON SAPPIA CANTARE.

Dorina Leka

Dorina Leka, ultima concorrente della giudice Tatangelo è stata eliminata alla sesta puntata. A punirla è stato il “tilt”, quindi il pubblico sovrano. Ai microfoni di DM, riconferma i suoi modi rock ma sfata alcune voci sulla sua reputazione ad X Factor.

X Factor 4 per te si è concluso. Te lo aspettavi?

Qualsiasi persona dovrebbe aspettarsi di uscire. Se uno non teme il ballottaggio vuol dire che è una persona poco umile. Io mi aspettavo di andare al ballottaggio, in ogni puntata;

Che cosa hanno i Kymera che tu non hai?

Hanno un altro genere. Sono diversi! Hanno semplicemente un loro modo che è diverso dal mio;

I giudici, di fronte alla tua uscita, erano esterrefatti. Cosa pensi non abbia funzionato nel tuo rapporto col pubblico?

Forse risultavo più aggressiva rispetto a tutti gli altri. Io non penso di esserlo ma ho questo modo di rapportarmi. Son fatta così! E’ anche il mio genere, non è un genere mieloso e pop, faccio rock. Ma poi, ti giuro, sono anche una persona dolcissima. Forse alla gente non piace che gli siano dette le cose in viso, magari preferiscono una carezza;

All’inizio ti eri scagliata contro la tua caposquadra perchè non ti fidavi di lei. Quanta responsabilità ha Lady Tata sul tuo percorso ad X Factor?

Bisogna soffermarsi sulle parole: io non ho detto “non mi fido”, io ho detto “imparerò a farlo” che è una cosa ben diversa. Perchè, in quel momento, quando mi è stata fatta quella domanda, mi son messa in discussione non come artista ma come persona. Non sono una persona ipocrita, non potevo dire di sì, perchè dire di sì sarebbe stato veramente da ipocriti. Dire di si quando un minuto prima c’era la clip che diceva che eravamo completamente diverse. Io preferisco fare i conti con me stessa che con un pubblico che rimane abbagliato da un perbenismo gratuito. Lady Tata ha avuto tanta responsabilità sul mio percorso, come tutti gli altri giudici, e forse anche di più visto che è sempre stata una persona in mezzo all’occhio del ciclone da un punto di vista mediatico. In Italia preferiamo vedere la vita privata delle persone quindi lei è stata, a sua volta, molto giudicata. Probabilmente, a penalizzarla è stata anche la sua età, come giudice; non è stata vista come capace di fare il giudice, cosa che io col tempo ho rivalutato. Tanti suoi giudizi col tempo erano molto simili a quelli che avrei dato io. E’ stata un ‘esperienza anche per lei, si è messa in gioco più lei di tanti altri;


15
ottobre

LA ZINGARA TORNA SU DM, CLORIS BROSCA: “TORNEREI A FARE LE CARTE. NON HO SAPUTO CAVALCARE L’ONDA MEDIATICA”

Cloris Brosca

Ogni tanto una vena amarcord pervade anche DM.  Chi, ad esempio, non ha mai cercato di rispondere a uno degli indovinelli della Zingara? Proprio per questo abbiamo pensato di “portare” Cloris Brosca su davidemaggio.it per saperne di più sugli sviluppi post-Luna Park. Contrariamente alle aspettative, e nonostante un curriculum teatrale attivissimo, Cloris non rinnega nulla del suo passato e si è dichiarata disponibile qualora qualcuno volesse rispolverare la Luna Nera.  Leggete la nostra chiacchierata.

Cloris, anni fa dicevi che dalle carte dipende la sorte. La sorte cosa ti ha riservato?

Credo alla sorte fino a un certo punto, noi siamo fautori del nostro destino . Sono ritornata a fare teatro in maniera continuativa . In questo periodo sto facendo le prove di uno spettacolo  molto interessante (La Spallata di Gianni Clementi) e sono anche diventata autrice di vari testi. Mi sono anche sposata nel 2000 con un cardiologo.  

Come arriva un’ attrice teatrale “impegnata” a interpretare la Zingara di Raiuno?

Molto casualmente. Sono andata alla Rai di Napoli ad ascoltare il concerto di Antonio Fraioli e nei corridoi ho incontrato Aurelio Castelfranchi, produttore di Luna Park; l’avevo conosciuto in uno speciale sull’Accademia di Arte Drammatica dalla quale provengo, mi riconobbe e mi disse che ci sarebbero stati i provini per il primo preserale che la Rai stava organizzando per contrastare La Ruota della Fortuna. Io pensavo fosse un gioco per ragazzi e ho detto: ”figurati se scelgono me”. Ero però in un momento in cui cercavo di superare ed affrontare i punti deboli del mio carattere tra i quali la timidezza. Quindi sono andata.

Su Facebook esistono diversi gruppi che si chiedono che fine abbia fatto Cloris Brosca. A te dispiace o fa piacere essere ricordata essenzialmente per un personaggio?

All’inizio avevo un pò di pudore, venendo dal teatro avevo paura delle critiche dei miei colleghi. Ho cercato di fare la Zingara professionalmente  studiando a memoria le battute e il modo in cui dovevano essere dette. Ovviamente non è solo per la mia bravura che viene ricordata, era proprio il gioco ad essere indovinato, con la Luna Nera diventata un’icona. Anche i duetti con Pippo Baudo sono rimasti nell’immaginario delle persone. A me ovviamente fa piacere essere ricordata per la Zingara  ma all’epoca non mi rendevo conto della fama che avevo. Ho lavorato come un bravo soldatino e il successo mediatico non l’ho cavalcato per niente.

Come mai?

La Zingara era abbastanza lontana dalle cose che faccio di solito. Non sapevo come sfruttare quel tipo di notorietà, non ho avuto a fianco a me le persone che me lo facessero capire. Un pò ho provato a chiedere in giro però dopo qualche “no” ricevuto non ho insistito.

In una tv generalista che spesso resuscita antichi filoni, la domanda è automatica: torneresti a fare la Zingara?