Interviste


Le più importanti interviste ai personaggi della televisione italiana.


8
novembre

GIGI D’ALESSIO A DM TV: SARO’ L’OSPITE DELL’ULTIMA PUNTATA DI MILLEVOCI. E SU LADY TATA A XF: E’ STATA POCO FURBA




5
novembre

MASSIMO BERNARDINI A DM: “E’ UN’ANOMALIA CHE ALCUNI GIORNALISTI DIRIGANO LE RETI. NON SANNO NULLA DI PROGRAMMI E SONO MICROFONI DEL POTERE”

Massimo Bernardini

Giornalista, discografico, conduttore televisivo e persino componente di un gruppo musicale. Massimo Bernardini nella sua carriera ha spaziato in tutti i campi sino a prendere in mano le redini di un programma che noi telemaniaci non possiamo trascurare: Tv Talk, piccolo gioiellino per intenditori, prodotto da RaiEdu e trasmesso da Rai 3. Non poteva non venirci a trovare su davidemaggio.it per una delle nostre “chiacchierate” in cui a farla da padrona ci sono state una schiettezza e una sincerità alle quali non può che andare il nostro plauso.

Dottor Bernardini, ho una curiosità impellente. Quest’anno ha cambiato look, non mi dica che è diventato vanitoso…

Andando in onda al pomeriggio, hanno deciso sulla mia testa e mi hanno imposto le maniche arrotolate (sorride, ndDM). Sono uno che non ha nessuna idea sul proprio look e mi limito a giacca (grigia o blu), camicia (possibilmente azzurra) e cravatta. E’ questo il mio unico orizzonte possibile.  Quando vado a comprare i calzoni mi viene l’angoscia al sol pensiero di doverli provare una seconda volta.

Se dovesse inviare un suo CV domani, come si qualificherebbe?

In una maniera semplicissima, scrivendo ciò che faccio da tanti anni: il giornalista. Non mi definisco e non mi sento altro.

Che ne pensa del massiccio “utilizzo” dei giornalisti in televisione?

Credo che ci sia qualcosa di inquinato, in questo momento, nell’uso dei giornalisti. Lo dico senza puntare il dito contro nessuno, ma non trovo che sia una grande idea far dirigere le reti televisive ai giornalisti.

Perchè?

Perchè non sanno nulla di programmi, ancorchè si tratti di giornalisti televisivi o radiofonici (come era nel caso di Ruffini). Si continuano, dunque, a scegliere delle figure bravissime ma che hanno bisogno di un lungo apprendistato prima di arrivare ad una propria politica di rete. Poi sono quasi sempre dei microfoni del potere. E’ un’anomalia del sistema.

Così come è un’anomalia del sistema il fatto che Carlo Freccero sia relegato a dirigere una rete come Rai4?


4
novembre

MILLEVOCI: MILLY CARLUCCI SVELA I SEGRETI DEL NUOVO TALENT CORALE DI RAI1

Milly Carlucci

[Davide Maggio per Tv Sorrisi e Canzoni] Ci fa ballare con le stelle dal 2005, ma adesso Milly Carlucci è pronta per una nuova sfida catodica: far cantare l’Italia. Il prossimo 4 dicembre debutta Millevoci, nuovo talent show di Raiuno dedicato ai gruppi corali, e la padrona di casa racconta in anteprima a Sorrisi i segreti dello show.

Milly, come le è venuto in mente di portare in scena dei gruppi corali?

Osservando il fenomeno “Glee” (serie americana di culto in onda su Sky e presto su Italia1, ndr). Volevamo portare anche in Italia questa realtà, tutta speciale, dei gruppi che cantano e ballano contemporaneamente.

Come mai è così entusiasta?

Perché è un “mondo” incredibile che non pensavamo esistesse. Un’aggregazione spontanea di tante persone che, per passione, si riuniscono con l’unico obiettivo di far musica. Per loro non c’è uno sbocco discografico ma tutt’al più raduni o feste di piazza. Nella prima puntata presenteremo i gruppi con le loro storie proprio perché non vivono di culto della personalità, ma è fondamentale lo spirito di squadra. Uno dei cori che prenderà parte al programma, per esempio, arriva da Bari, capitanato da un professore di matematica, e si è presentato ai provini con una delle componenti in dolce attesa, pronta a partorire a Roma “assistita” dal resto del gruppo (proprio come in una puntata di “Glee”, ndr). Racconteremo, quindi, anche la nascita di un nuovo elemento del gruppo che, nel frattempo, avrà visto la luce.

Qual è il concorrente più giovane e quale il più vecchio?

In un gruppo ci sono due pensionati, ma sono in forma perché devono anche ballare. I più giovani, invece, sono dei liceali che arrivano dal Lazio.

Quali saranno le prove?

Dopo una prima esibizione che rappresenterà il biglietto da visita del gruppo, ci saranno delle sfide a tema: per la seconda, per esempio, entrerà in scena l’ospite della puntata e ci si focalizzerà sui suoi successi discografici.

Lo sa che in Inghilterra “Don’t Stop Believing”, format simile a Millevoci, non è andato benissimo?





3
novembre

MONICA SETTA A DM: “APPRENDO LA NOTIZIA DA DM. UN PLAUSO ALLA RAI, MA MI RISERVO DI ACCETTARE O MENO”

Monica Setta

Monica Setta è soddisfatta. Pochi minuti dopo la pubblicazione della nostra anteprima sulla conferma del nuovo show di Rai2, la giornalista – contattata da DM – dichiara:

Apprendo la notizia da DM e mi fa moltissimo piacere. Questo significa che abbiamo a che fare con una RAI fatta da persone per bene e confermo la mia stima nei confronti del Direttore Generale al quale, proprio pochi giorni fa, avevo inviato una lettera”.

Non nasconde però le sue perplessità in merito al progetto:

“Mi riservo di accettare o meno visti i rallentamenti che ci sono stati e che non so se siano recuperabili. Per me i tempi non ci sono più, abbiamo perso anche un autore e il progetto originario era diverso: non quattro ma otto puntate, che sarebbero dovute andare  in garanzia. Solo per amore non è un programma sperimentale.“.

In realtà le perplessità di Monica Setta sarebbero legate ad alcuni diverbi avuti tempo addietro con il direttore di rete Massimo Liofredi. Per questo motivo, stando a quanto apprendiamo, la giornalista avrebbe chiesto che ad occuparsi del programma fosse il Vice Direttore Generale Antonio Marano.


2
novembre

COTTA MANGIATA E INTERVISTATA. BENEDETTA PARODI SI RACCONTA A DM E REGALA AI LETTORI UNA RICETTA INEDITA DEL SUO PROSSIMO LIBRO.

Benedetta Parodi

Questa donna mi mette il buonumore e desideravo intervistarla per capire qual è l’ingrediente base per far parte del mondo dello spettacolo ma, allo stesso tempo, esserne fuori, vivendolo  quasi come una qualunque telespettatrice del piccolo schermo nostrano. Con un passato da telegiornalista alle spalle, svariate conduzioni dell’edizione diurna di Studio Aperto, ha visto un’incredibile impennata della sua popolarità grazie ad una rubrica culinaria, tutt’altro che elaborata e ricercata, che quotidianamente delizia i telespettatori di Italia1, che le manifestano un affetto sempre maggiore. Forse è proprio la genuinità della ricetta di Cotto e Mangiato a rendere Benedetta Parodi e la sua cucina un’isola felice nel variegato e spesso avariato marasma catodico. Eccola per voi su DM cotta, mangiata e… intervistata!

Sei diventata una star…

Ma va là! Diciamo che la cucina mi ha dato una visibilità e una popolarità che dieci anni di conduzione del telegiornale non mi avevano dato. Del resto parlare di brutte notizie è una cosa meno divertente che parlare di cucina, cosa che piace a tutti.

Passare da argomenti più seri ad argomenti meno impegnati(vi) è un salto di qualità oppure professionalmente è meno qualificante?

Per me è stata la scelta più bella della mia vita perchè ho trasformato il mio hobby nel mio lavoro. E’ un privilegio di cui pochissimi possono vantarsi. E’ la cosa che mi piace di più al mondo e lo faccio anche meglio di come, secondo me, conducessi il telegiornale. Quello era un lavoro, questa una passione. Io, poi, mi sono sempre occupata di argomenti abbastanza leggeri; la mia specialità è sempre stata quella di prendere storie piccole e raccontarle. Non mi sono mai occupata di grandi casi di cronaca o di politica.

Posso essere un po’ venale?

Si.

Parli di hobby trasformato in lavoro, ma visto il grandissimo successo del tuo libro, dev’essere un hobby molto redditizio!

Io sono poco venale; Fabio (Caressa, il marito, ndDM) mi prende sempre in giro. Però non posso negare che il mio libro sia stata una grande soddisfazione anche da un punto di vista economico.

Qual è la chiave del successo?

Me lo sono chiesto anche io. Penso che la mancanza di filtri sia la chiave del successo: sono da sola a fare Cotto e Mangiato; non ho una redazione, non ho degli autori, decido semplicemente cosa cucinare, faccio la spesa e cucino davanti alla telecamera con il mio operatore; poi vado in redazione e monto tutto senza nessuno, lo faccio proprio io fisicamente. Tutto questo mi avvicina molto a chi mi ascolta perchè è nella stessa mia identica situazione.

Ad avere successo secondo te è il genere culinario oppure è Benedetta Parodi?





31
ottobre

BENEDETTA PARODI ARRIVA SU DAVIDEMAGGIO.IT. MARTEDI PROSSIMO, ALLE 11.30.

Benedetta Parodi

INTERVISTA A BENEDETTA PARODI

MARTEDI ALLE 11.30 su DAVIDEMAGGIO.IT


29
ottobre

X FACTOR 4. DAMIANO SARDI A DM: ELIO, ANNA ED ENRICO NON ERANO INTERESSATI AL MIO PERCORSO

Damiano Sardi, Xfactor 4

Damiano Sardi, entrato alla quinta puntata, non ce l’ha fatta. Il suo viso angelico e la sua voce soul non sono piaciute al pubblico di XFactor che non lo ha televotato; ma il colpo più grosso glielo hanno inferto i giudici Anna, Enrico ed Elio, preferendo Davide a lui.  Ai microfoni di DM, ci mostra cosa c’è dietro quel “muro” di cui lo accusava Lady Tata e, a sua volta,  non risparmia frecciatine ai giudici che lo hanno tradito…

Per te fattore X significa “tanta fortuna unita al talento”.  Sei stato sfortunato?

Sono stato fortunato ad entrare ad X Factor, questa è una fortuna immensa. Però sono stato sfortunato ad entrare alla quinta puntata. Devi essere al posto giusto, al momento giusto. Io ero nel posto giusto, ma nel momento sbagliato;

Nonostante il tuo appello accorato, Anna, Enrico ed Elio ti hanno eliminato. Cosa gli vuoi dire?

Io posso solo dire che il mio percorso a loro non interessava molto. Hanno parlato di un muro che dovevo abbattere e di alcuni miei difetti e io ci ho lavorato; con il mio “cavallo di battaglia” le emozioni trasparivano. Se fossero stati interessati mi avrebbero dato il tempo per lavorare sui miei difetti;

Sei finito allo scontro finale contro Davide. Allora non è vero che il televoto di X Factor è ad appannaggio solo di giovani fanciulle affascinate da visini puliti?

Quella di Davide, Ruggero e me era una categoria nuova per X Factor 4, una categoria che separava gli uomini dalle donne. E’ vero che il pubblico di X Factor è composto da giovani ma non sono solo le giovani donne ad apprezzare questa categoria. Quando siamo andati alla serata di Fiorello e al concerto di Ruggeri, c’erano un sacco di nonne che ci facevano apprezzamenti. In una di queste occasioni io ero ancora poco conosciuto ma loro ricevevano complimenti,  poi da Fiorello abbiamo avuto affetto da persone di tutte le fasce d’età. Diciamo che le giovanissime lo manifestano più vistosamente ma la categoria maschi under 24 piace anche a persone più adulte;

Anna e Mara hanno parlato di un “muro” che interporresti tra te e il pubblico. Ma cos’è questo muro?


26
ottobre

PAOLO BONOLIS A DM: MI VOLEVANO AL PRESERALE.

Paolo Bonolis

Continua quest’oggi la nostra chiacchierata, iniziata ieri, con Paolo Bonolis. (Se l’hai persa, clicca qui). 

Tu accetteresti mai un’intervista come quella de Il Senso della Vita?

Si, mi piacerebbe perchè dopo che sei stato trent’anni a dare buona parte di te al pubblico, non mi dispiacerebbe potergli ricordare che hanno visto una parte di me che corrispondeva a ciò che sono ma sempre “servita” indossando un vestito diverso da quello che è il quotidiano.

C’è qualcosa che avresti voglia di raccontare e che, invece, non ti è mai stata chiesta?

Ci sono tante cose di cui mi piacerebbe chiacchierare ma non perchè quello che ho da dire sia particolarmente importante. Io conto come il due di coppe a pallanuoto.

Ma non è vero…

Invece si. Però Se mi devo dedicare a parlare con qualcuno e a comunicare qualcosa, allora mi piacerebbe parlare di qualcosa che mi sta più a cuore. Poi non sposto niente perchè quello che dice chiunque altro.

Ma non e’ vero neanche questo. Hai una forza comunicativa superiore e diversa dagli altri…

Si, ma dipende dalla circostanze. Io parlo del contenuto  di ciò che dico che non è diverso da quello degli altri; a me è solo concesso poterlo dire però poi non mi viene chiesto niente di cui mi piacerebbe parlare perchè si finisce di parlare delle solite cose tipo “perchè non si fanno cose nuove?”.

Paolo, perchè non si fanno mai cose nuove in tv?

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