I talent ci hanno insegnato che, con un po’ d’impegno, si può imparare a cantare e ballare decentemente anche se prima non l’avevi mai fatto, ma imitare è un’altra cosa, almeno sembrerebbe. Ma con dei truccatori e parrucchieri bravi alle spalle, con dei costumi impeccabili e con un personaggio da imitare che abbia delle caratteristiche particolari, si può fare. E poi, se Fabrizio Frizzi è stato in grado di diventare Pero Pelù ieri sera su Rai 1 e vincere la prima puntata di Tale e Quale show 3, allora c’è speranza per tutti.
Fabrizio Frizzi/Pero Pelù vince la prima puntata di Tale e Quale show 3
La terza edizione di Tale e Quale show ha raccolto dieci artisti molto diversi tra loro che nella prima puntata si sono esibiti in ruoli ancor più diversi e diversi erano anche i gradi di difficoltà da affrontare. Prendete una Roberta Lanfranchi, per esempio, brava quanto vogliamo, che deve imitare Laura Pausini senza avere nessuna possibilità di avvicinarsi a quella voce così potente e senza avere nessuna caratteristica fisica a cui aggrapparsi, a parte i denti larghi. Sembrava spacciata ma un quarto posto l’ha portato a casa lo stesso.
Altra cosa quando invece il personaggio da proporre si fa notare per la propria fisicità, come il Demis Roussos di Riccardo Fogli che, anche solo per la sua tunica viola e dorata riempita a dovere per farne lievitare il corpo, poteva cavarsela (ma è finito comunque in fondo alla classifica). C’è poi chi come Fiordaliso ha finito quasi con l’essere posseduta dal suo alter ego, Loredana Bertè, tanto da non riuscire a smettere di farle il verso neanche ad esibizione finita; chi come Kaspar Capparoni, merito dell’impegno o della natura, sembrava proprio avere la fisionomia di David Bowie e chi, come Attilio Fontana, era meglio o quasi dell’originale Nek.