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febbraio

Sanremo 2022, le pagelle della terza serata. Promossi Mahmood e Blanco e Drusilla. Bocciati Zanicchi e Bravi

Amadeus e Cremonini (ufficio stampa Rai)

Promossi

9 a Mahmood e Blanco. Un pezzo intenso e un’interpretazione intimista e allo stesso tempo capace di sprigionare carattere fondendo due voci particolarissime.  Sono nuovi e contemporanei, hanno conquistato l’Ariston, stanno macinando record su Spotify e si meritano di vincere questo Festival. Senza alcun dubbio.

8 a Drusilla Foer. Ci voleva l’alter ego di Gianluca Gori a dare luce al ruolo di spalla di Amadeus, dopo due serate da dimenticare. Ironica e dalla battuta pronta, Drusilla non sbaglia un colpo. Conturbante.

7 a Cesare Cremonini. Al netto di valutazioni sull’opportunità di ospitare cantanti italiani non in gara, bisogna ammettere che l’esordio del cantautore bolognese sul palco dell’Ariston presenta ben pochi punti deboli. Padronanza scenica, non stecca e si spende dando la scossa all’Ariston (e alla Civitillo) con 50 Special.

6 1/2 a Highsnob e Hu. A vederli non gli daresti una lira, ma proprio l’aspetto anticonvenzionale mescolandosi con la canzone crea un effetto emotivamente straniante e coinvolgente. Il pezzo non è da primo ascolto.

6 + alla terza serata del Festival di Sanremo. Non c’è l’effetto curiosità, ci sono tante canzoni, eppure la serata scorre con ritmo, sorretta dalla brama di riascoltare le canzoni. Mancano i fuochi d’artificio ma è promossa per essere una terza serata.

6 a Roberto Saviano. Faticavamo a comprendere da dove fosse sbucato il suo nome e come sempre la spiegazione è la più semplice: promozione del suo nuovo programma. Lo scrittore racconta una storia nel suo stile senza upgrade sanremesi. Si poteva dare maggiore concretezza all’intervento.

6- a Giusy Ferreri. Miele è un brano orecchiabile, che si fa ascoltare senza troppe pretese. Peccato che la Ferreri sembri un po’ spaesata, come se stesse lì in attesa che – parafrasando il suo brano – il vento le porti la musica dell’estate.

Bocciati

5 ai collegamenti Rovazzi-Berti dalla Nave da Crociera. Meglio di una telepromozione, molto peggio di un momento di spettacolo. La rivelazione over rende meno nelle cose scritte mentre il suo partner non accende più gli animi come un tempo. Per le esibizioni, si poteva pensare a qualcosa di diverso di un’autocelebrazione del Festival di un anno fa.

5 al passaggio tra i big dei Giovani Matteo Romano, Yuman e Tananai. Chi per un motivo, chi per un altro, faticano a lasciare il segno in mezzo ad un lungo elenco di concorrenti. Del resto, in un mese non si diventa un campione.

4 a Michele Bravi. Vorremmo dire qualcosa di più sulla canzone, tra il poetico e deprimente, ma il suo look ci ha troppo distratto. Ci chiediamo poi come sia possibile passare da interpretazioni così drammatiche alla goliardia del fantasanremo in pochi secondi. Shock.

3 alla battuta di Iva Zanicchi con Drusilla Foer. Purtroppo da un po’ di tempo l’Aquila di Ligonchio pensa di essere simpatica ma è solo sgradevole. Ok, è meglio stare zitti.



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8 Commenti dei lettori »

1. Antonio ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 01:55

Per la questione ospiti italiani: se tu porti il tuo repertorio, intrattieni, ti spendi al 100% sodisfando fan e non allora ben vengano le ospitate di cantanti italiani (come stasera Cremonini) e poi nello spettacolo ci sta che promuovi anche nuovi progetti. Non come la Pausini che invece va canta una canzone in promozione e va via (cosa che non è la prima volta che fa).



2. Saverio ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 07:30

Ma… Questo accanimento su Michele Bravi…
Questo rimarcare la depressione… Perché?
Abbiamo capito che può stare agli zebedei all’autore, ma anche meno.

Non le piace, non è di suo gradimento, Amen.



3. Alberto&laura ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 09:32

4 a Michele Bravi? A me la canzone piace, la trovo elegante, raffinata, intensa, destinata a crescere a ogni ascolto perché magari non immediata in quanto non ha un refrain che entra subito in testa. E lui è carismatico. Poi ognuno ha i propri gusti e la propria sensibilità.



4. Luigi ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 09:42

Non capisco i giudizi, meglio le critiche, a Bravi. Gli si contestano fatti che lo accomunano ad altri cantanti. La canzone di Mahmood non è deprimente? Vogliamo parlare dell’abbigluamento di Blanco? Quanto alla goliardia, forse chi giudica non ha mai visto in teatro un dramma o un’opera lirica. Perché si meraviglierebbe di sapere che gli attori che un minuto prima piangevano disperati, alla chiusura del sipario ridono e si fanno degli scherzi. Perfino Tosca che si è appena buttata da Castel Sant’Angelo – udite udite: ha l’ardire di rialzarsi e sorridere. 4 a Maria Callas. Si chiama interpretazione.



5. Eustachio ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 09:51

Certo che però sembra quasi un accanimento verso Michele Bravi articolo dopo articolo, che vi ha fatto questo ragazzo? Carismatico, poetico, audace e stiloso nel look (sì, esistono anche look gender fluid, nel 2022 non esistono solo giacca e camicia nera per l’uomo), poi sì, ha un suo stile malinconico e decadente, ma fa parte della sua cifra e poetica musicale, ed è giusto che ci sia anche un mood così tra tanti allegri e scanzonati per rappresentare la vasta gamma di emozioni dell’essere umano. Tra l’altro è uno dei pochi educati che ringrazia sia pubblico che orchestra ogni volta, e ieri il suo scambio con Drusilla prima di iniziare a cantare è stato a dir poco meraviglioso.



6. Chiara ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 10:03

Il 4 a Michele è un po’ ridicolo. Ha il testo migliore in gara quest’anno e una voce intima e delicata non significa necessariamente deprimente. Chi giudica il pezzo come depresso è proprio chi non ha avuto l’attenzione, minima per altro, di ascoltarne le parole e la sensibilità di farlo prima di giudicarlo “deprimente”.
In realtà è un bellissimo inno a riscoprire la bellezza nelle cose semplici.
Michele poco prima del festival ha detto: “Chi ama ha il dono di vivere più lentamente il percorso di un’esistenza e assorbire il tempo come occasione per abitare dentro i dettagli” ed è proprio vero che questo non è da tutti.
Per quanto riguarda Cremonini, uno con classe, mestiere e repertorio come quello merita almeno 10!



7. gordeon ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 16:14

Ancora una volta dispiace che, per ragioni estremamente personali,
si sorvoli ampiamente sulla presenza di Elisa che ha proposto
un brano da incanto e che lei veramente ha fatto venire i ”brividi”
di emozione pura!! La sua e’ la canzone che merita veramente la
vittoria, ma come al solito il televoto ”rovinera” tutto!!
Per quello che riguarda Michele Brani, trovo che la canzone sia
piuttosto insulsa, mentre il look del cantante si fa guardare con
piacere…



8. Ildebrando ha scritto:

4 febbraio 2022 alle 18:43

Sostanzialmente concordo con i giudizi espressi. Riguardo alla vittoria finale però vedrei più volentieri Elisa o Emma.
Piena aderenza infine per la ormai insopportabile Zanicchi. Non basta avere una voce potente, bisogna anche sapersi comportare civilmente.



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