“Non è il teatro che torna in tv dopo 33 anni, ma la tv che diventa teatro”. Con queste parole il direttore di Raiuno, Mauro Mazza, ha presentato ieri al Teatro Eliseo di Roma, con Massimo Ranieri, Mariangela Melato, Ennio Morricone e tutto il cast, il nuovo ambizioso progetto di Raiuno: riportare in tv, a distanza di decenni, il teatro di Eduardo De Filippo. Un esperimento che prende il via stasera alle 21,10 con la prima delle quattro commedie eduardiane, scelte nel vasto repertorio dell’artista per l’attualità dei temi trattati, “Filumena Marturano” .
Nelle vesti dell’ex prostituta con un bisogno disperato di avere una famiglia troviamo Mariangela Melato che in passato rifiutò il ruolo più volte a causa del suo sentirsi “troppo milanese” per la parte. Ora la Melato è più matura e pronta ad affrontare la sfida. A convincerla proprio l’elemento più innovativo e discusso della rivisitazione firmata da Massimo Ranieri: la traduzione dal napoletano all’italiano del testo originale del 1946. Accanto all’attrice lo stesso Ranieri che, cimentandosi nel doppio ruolo di regista e inteprete, veste i panni di Don Mimì.
Ma l’adattamento della commedia eduardiana al contesto televisivo non si esaurisce con la scelta del linguaggio, che abbandona il dialetto napoletano a favore di un italiano che renda la commedia comprensibile a tutti; a completarlo anche la scelta della forma e dei ritmi. Con mix tra teatro, fiction e film, la Filumena Marturano di Ranieri si propone come un prodotto nuovo, mai visto prima. Scelte che fanno discutere e che rendono il progetto tanto impegnativo quanto rischioso; ad abbassare il rischio flop la collocazione strategica nella serata del martedì.
Filumena Marturano, le cui musiche originali sono del maestro Ennio Morricone, sarà la prima delle quattro commedie eduardiane proposte da Raiuno. Nelle serate successive verranno proposte: “Napoli Milionaria”, l’indimenticabile affresco delle macerie fisiche e umane lasciate dalla seconda guerra mondiale; “Sabato, domenica e lunedì”, l’affresco leggero e tagliente dedicato a due ingredienti fondamentali nella coppia e nella famiglia: il dialogo e la fiducia; infine “Questi fantasmi”, il testo più pirandelliano di questa quadrilogia.
1. Zoro ha scritto:
30 novembre 2010 alle 17:17