Lo leggevamo proprio di recente su DM: X Factor piace tanto ai giovani laureati e così la montagna è andata da Maometto. Il talent è perfetto per il suo target. Mentre la Marcuzzi va forte sulle fasce più popular, Facchinetti può permettersi di proporci uno show per palati un po’ più raffinati. Questa sera, nell’ennesimo “speciale”, Hollywood è venuto in soccorso della musica, ci ha regalato il piacere di ascoltare le più grandi colonne sonore del cinema e la teatralità è esplosa ad X Factor, facendoci pensare che se “pop star” non sfornerà, sicuramente ci farà scoprire nuovi interpreti da giocarci nei musical all’italiana.
Finalmente, all’ottava puntata, abbiamo ascoltato dei bravi cantanti: Dami (ahilui eliminato), Nathalie, i Kymera, Nevruz (alle prese con il melodico e straordinario Modugno), più che esecutori, sono stati ottimi “interpreti” dei loro brani e grazie a scene fantasmagoriche sono riusciti a trasportarci a Broadway. La scuola del loft comincia a funzionare!
Se il cinema è il pane di cui si nutrono i laureati appassionati di X Factor, ’sta volta si vola alto e i giudici ci raccontano, con competenza e amore per la materia, la storia delle colonne sonore e i retroscena musicali dei brani, rendendo il programma addirittura occasione di divulgazione culturale; del resto è lo stesso Elio, in versione Robespierre, a ripetere più volte che questo talent deve alzare il livello qualitativo. E così sia!