Lo leggevamo proprio di recente su DM: X Factor piace tanto ai giovani laureati e così la montagna è andata da Maometto. Il talent è perfetto per il suo target. Mentre la Marcuzzi va forte sulle fasce più popular, Facchinetti può permettersi di proporci uno show per palati un po’ più raffinati. Questa sera, nell’ennesimo “speciale”, Hollywood è venuto in soccorso della musica, ci ha regalato il piacere di ascoltare le più grandi colonne sonore del cinema e la teatralità è esplosa ad X Factor, facendoci pensare che se “pop star” non sfornerà, sicuramente ci farà scoprire nuovi interpreti da giocarci nei musical all’italiana.
Finalmente, all’ottava puntata, abbiamo ascoltato dei bravi cantanti: Dami (ahilui eliminato), Nathalie, i Kymera, Nevruz (alle prese con il melodico e straordinario Modugno), più che esecutori, sono stati ottimi “interpreti” dei loro brani e grazie a scene fantasmagoriche sono riusciti a trasportarci a Broadway. La scuola del loft comincia a funzionare!
Se il cinema è il pane di cui si nutrono i laureati appassionati di X Factor, ’sta volta si vola alto e i giudici ci raccontano, con competenza e amore per la materia, la storia delle colonne sonore e i retroscena musicali dei brani, rendendo il programma addirittura occasione di divulgazione culturale; del resto è lo stesso Elio, in versione Robespierre, a ripetere più volte che questo talent deve alzare il livello qualitativo. E così sia!
Le baruffe e i momenti di tensione, quelli dell’estinto Morgan, non sono più un ingrediente di X Factor ma il menù originale di questa tavola dimostra di saper passare con disinvoltura dalla nouvelle cousine alla trattoria, con leggerezza ed eleganza. La confezione è accuratissima, la regia pulita, il linguaggio a tratti aulico, come quando il saggio Ruggeri parla del tavolo delle quattro X, come il “simposio”, o come quando ad esibirsi è l’ospite Malika Ayane che poi giudica i quattro nuovi concorrenti candidati ad entrare nel cast, con grande dovizia tecnica.
Non manca, per fortuna, anche del sano e genuino pane e salame, come quando un filmato “pecoreccio” ci mostra un Ruggeri che adocchia il seno e il lato B di Sora Tata, che a sua volta si lascia andare a commenti poco consoni a una Lady. Altre portate, più speziate, ci propongono anche la versione di una Mara Maionchi, colta da ormone (a volte ritorna!) quando commenta fuori dalle scene il sex appeal del bell’Enrique Iglesias, ospite nella puntata precedente. Così come ci sorprende vedere le clip di un inedito Nevruz, tutt’altro che rock, quando frigna e piange come un vitellino nel reality del loft. Così, dal contorno, passiamo al dolcetto, quello che ci piace tanto, la proposizione di una buona selecta di talenti incompresi.
Oggi, X Factor ci ha convinti. Come dice Ruggeri, di fronte alla dura scelta tra i due concorrenti allo scontro finale, Dami e Davide, X Factor è un programma dove regna grande umanità e nel segno dell’umanità, sul finale, Mara, Enrico, ed Elio, chiamati a proporre 4 nuovi candidati ad entrare nel cast dei cantanti, schierano interpreti scarsi e poco competitivi. Il motivo? Forse far si che il pubblico da casa potesse fare il regalo più grande a Lady Tata, in panchina da tempo, ma che finalmente ora potrà rientrare in gioco come giudice e leader della nuova talentuosissima Marika Lermani. Come nel film più bello, un gran lieto fine!
1. mcooo ha scritto:
27 ottobre 2010 alle 02:23