Le Interviste di DM


9
novembre

X FACTOR 4, RUGGERO PASQUARELLI A DM: X FACTOR MEGLIO DI AMICI

Ruggero Pasquarelli

Ruggero, il cucciolo di X Factor 4, è stato punito dal televoto del pubblico sovrano nella serata più speciale del talent: quella del saturday night. I giudici non se la sono sentita di scegliere tra lui e Nevruz, finito allo scontro finale per la prima volta, e hanno mandato in “tilt” i telespettatori. Ai microfoni di DM, Ruggero Pasquarelli confessa le sue amibizioni e qualche infantile retroscena…

X Factor 4 per te si è concluso. Colpa del pubblico del sabato sera?

Sicuramente c’è stata una differenza tra il pubblico del sabato e quello del martedì. Quello del sabato era un pubblico più adulto e io ero votato dai più giovani. I giovani quella sera erano a passeggio, non davanti alla tv;

Hai avuto la sfortuna di finire al ballottaggio con Nevruz. Che cosa ha lui che tu non hai?

Non me lo aspettavo proprio che Nevruz finisse al ballotaggio ma dopo però ho avuto un po’ di speranza di farcela. Però poi il personaggio in tv conta di più. Hanno votato il personaggio e non il ragazzo giovane e fresco!

Perché, secondo te, il pubblico ama così tanto Nevruz?

Sicuramente Elio è un grande venditore dei suoi cantanti. Li promuove, li pompa. Nevruz è un grande artista ma anche un grande stratega, è sia sensibile che un po’ fuori di sè. In tv il suo personaggio funziona;

Enrico Ruggeri vede per te un futuro nel musical. Tu che ne dici?

A me piacerebbe unire tutte le arti: la danza, il canto, la recitazione. Un bel musical lo prenderei al volo ma anche un bel cd. In questi giorni, devo ragionare molto sul mio futuro;




8
novembre

GIGI D’ALESSIO A DM TV: SARO’ L’OSPITE DELL’ULTIMA PUNTATA DI MILLEVOCI. E SU LADY TATA A XF: E’ STATA POCO FURBA


6
novembre

X FACTOR 4. MARIKA LERMANI A DM: DAVIDE E RUGGERO GIOCANO SPORCO CON STEFANO

Marika Lermani

Marika Lermani era l’ultimo cavallo di battaglia per la giudice Anna Tatangelo, che sperava di poter rimanere in gara con la sua new entry. Ma il pubblico di XFactor ha punito sia Lady Tata che Marika, così il sogno della ventiquattrenne si è infranto dopo una sola settimana dal suo inizio. Ai microfoni di DM, Marika non si tira indietro quando c’è da lanciare qualche frecciatina contro i belloni del loft: Davide e Ruggero, ma non solo…

Sei entrata ad X Factor4, all’ottava puntata. Alla nona sei stata eliminata. Era inevitabile secondo te?

Sicuramente ero svantaggiata. Mettersi al pari con gli altri che erano dentro da due mesi ed erano già conosciuti non è stato facile. Dovevo sbloccarmi subito per far conoscere anche il mio carattere. Non pensavo di finire al ballottaggio in quella prima puntata in cui mi sarei esibita. Mi aspettavo che mi dessero la possibilità di farmi conoscere ma la gente ha ascoltato molto le critiche dei giudici. Nathalie era già conosciuta, aveva fatto un bel percorso dentro, con l’inedito avrebbe potuto farcela lo stesso se fosse uscita. Era la mia preferita!

Vuoi dire qualcosa a Maionchi, Elio e Ruggeri, i giudici che hanno preferito Nathalie a te?

Non lo so… Mi sono trovata tra due fuochi. Da una parte, non vedevo una bella atmosfera tra i giudici, Anna non piaceva ai tre colleghi, come persona, forse perchè ha solo 24 anni. Anche molte persone sul web hanno creduto che la mia eliminazione fosse dovuta al fatto che Anna stesse antipatica a molti, invece è una persona semplice, onesta, a posto e ci è rimasta male per la mia uscita

Anna Tatangelo aveva puntato su di te per poter rientrare in gara come giudice. Una bella responsabilità. Ti è pesato?

Era una grande responsabilità! Son salita su quel palco con ansia e agitazione, mi sono emozionata per la responsabilità di essere sola nella mia categoria. Avrei preferito cantare un pezzo in italiano, son passata per una cantante troppo tecnica quando invece sono un’autodidatta. Per sabato, se fossi rimasta, avevano scelto per me “Vorrei che fosse amore”, un pezzo di Mina, la mia cantante preferita, ma avrei preferito cantarlo subito. Anche “Summertime” era un pezzo troppo di nicchia per me, ci voleva un pezzo in cui avrei potuto dimostrare più grinta





5
novembre

MASSIMO BERNARDINI A DM: “E’ UN’ANOMALIA CHE ALCUNI GIORNALISTI DIRIGANO LE RETI. NON SANNO NULLA DI PROGRAMMI E SONO MICROFONI DEL POTERE”

Massimo Bernardini

Giornalista, discografico, conduttore televisivo e persino componente di un gruppo musicale. Massimo Bernardini nella sua carriera ha spaziato in tutti i campi sino a prendere in mano le redini di un programma che noi telemaniaci non possiamo trascurare: Tv Talk, piccolo gioiellino per intenditori, prodotto da RaiEdu e trasmesso da Rai 3. Non poteva non venirci a trovare su davidemaggio.it per una delle nostre “chiacchierate” in cui a farla da padrona ci sono state una schiettezza e una sincerità alle quali non può che andare il nostro plauso.

Dottor Bernardini, ho una curiosità impellente. Quest’anno ha cambiato look, non mi dica che è diventato vanitoso…

Andando in onda al pomeriggio, hanno deciso sulla mia testa e mi hanno imposto le maniche arrotolate (sorride, ndDM). Sono uno che non ha nessuna idea sul proprio look e mi limito a giacca (grigia o blu), camicia (possibilmente azzurra) e cravatta. E’ questo il mio unico orizzonte possibile.  Quando vado a comprare i calzoni mi viene l’angoscia al sol pensiero di doverli provare una seconda volta.

Se dovesse inviare un suo CV domani, come si qualificherebbe?

In una maniera semplicissima, scrivendo ciò che faccio da tanti anni: il giornalista. Non mi definisco e non mi sento altro.

Che ne pensa del massiccio “utilizzo” dei giornalisti in televisione?

Credo che ci sia qualcosa di inquinato, in questo momento, nell’uso dei giornalisti. Lo dico senza puntare il dito contro nessuno, ma non trovo che sia una grande idea far dirigere le reti televisive ai giornalisti.

Perchè?

Perchè non sanno nulla di programmi, ancorchè si tratti di giornalisti televisivi o radiofonici (come era nel caso di Ruffini). Si continuano, dunque, a scegliere delle figure bravissime ma che hanno bisogno di un lungo apprendistato prima di arrivare ad una propria politica di rete. Poi sono quasi sempre dei microfoni del potere. E’ un’anomalia del sistema.

Così come è un’anomalia del sistema il fatto che Carlo Freccero sia relegato a dirigere una rete come Rai4?


4
novembre

MILLEVOCI: MILLY CARLUCCI SVELA I SEGRETI DEL NUOVO TALENT CORALE DI RAI1

Milly Carlucci

[Davide Maggio per Tv Sorrisi e Canzoni] Ci fa ballare con le stelle dal 2005, ma adesso Milly Carlucci è pronta per una nuova sfida catodica: far cantare l’Italia. Il prossimo 4 dicembre debutta Millevoci, nuovo talent show di Raiuno dedicato ai gruppi corali, e la padrona di casa racconta in anteprima a Sorrisi i segreti dello show.

Milly, come le è venuto in mente di portare in scena dei gruppi corali?

Osservando il fenomeno “Glee” (serie americana di culto in onda su Sky e presto su Italia1, ndr). Volevamo portare anche in Italia questa realtà, tutta speciale, dei gruppi che cantano e ballano contemporaneamente.

Come mai è così entusiasta?

Perché è un “mondo” incredibile che non pensavamo esistesse. Un’aggregazione spontanea di tante persone che, per passione, si riuniscono con l’unico obiettivo di far musica. Per loro non c’è uno sbocco discografico ma tutt’al più raduni o feste di piazza. Nella prima puntata presenteremo i gruppi con le loro storie proprio perché non vivono di culto della personalità, ma è fondamentale lo spirito di squadra. Uno dei cori che prenderà parte al programma, per esempio, arriva da Bari, capitanato da un professore di matematica, e si è presentato ai provini con una delle componenti in dolce attesa, pronta a partorire a Roma “assistita” dal resto del gruppo (proprio come in una puntata di “Glee”, ndr). Racconteremo, quindi, anche la nascita di un nuovo elemento del gruppo che, nel frattempo, avrà visto la luce.

Qual è il concorrente più giovane e quale il più vecchio?

In un gruppo ci sono due pensionati, ma sono in forma perché devono anche ballare. I più giovani, invece, sono dei liceali che arrivano dal Lazio.

Quali saranno le prove?

Dopo una prima esibizione che rappresenterà il biglietto da visita del gruppo, ci saranno delle sfide a tema: per la seconda, per esempio, entrerà in scena l’ospite della puntata e ci si focalizzerà sui suoi successi discografici.

Lo sa che in Inghilterra “Don’t Stop Believing”, format simile a Millevoci, non è andato benissimo?





3
novembre

MONICA SETTA A DM: “APPRENDO LA NOTIZIA DA DM. UN PLAUSO ALLA RAI, MA MI RISERVO DI ACCETTARE O MENO”

Monica Setta

Monica Setta è soddisfatta. Pochi minuti dopo la pubblicazione della nostra anteprima sulla conferma del nuovo show di Rai2, la giornalista – contattata da DM – dichiara:

Apprendo la notizia da DM e mi fa moltissimo piacere. Questo significa che abbiamo a che fare con una RAI fatta da persone per bene e confermo la mia stima nei confronti del Direttore Generale al quale, proprio pochi giorni fa, avevo inviato una lettera”.

Non nasconde però le sue perplessità in merito al progetto:

“Mi riservo di accettare o meno visti i rallentamenti che ci sono stati e che non so se siano recuperabili. Per me i tempi non ci sono più, abbiamo perso anche un autore e il progetto originario era diverso: non quattro ma otto puntate, che sarebbero dovute andare  in garanzia. Solo per amore non è un programma sperimentale.“.

In realtà le perplessità di Monica Setta sarebbero legate ad alcuni diverbi avuti tempo addietro con il direttore di rete Massimo Liofredi. Per questo motivo, stando a quanto apprendiamo, la giornalista avrebbe chiesto che ad occuparsi del programma fosse il Vice Direttore Generale Antonio Marano.


2
novembre

COTTA MANGIATA E INTERVISTATA. BENEDETTA PARODI SI RACCONTA A DM E REGALA AI LETTORI UNA RICETTA INEDITA DEL SUO PROSSIMO LIBRO.

Benedetta Parodi

Questa donna mi mette il buonumore e desideravo intervistarla per capire qual è l’ingrediente base per far parte del mondo dello spettacolo ma, allo stesso tempo, esserne fuori, vivendolo  quasi come una qualunque telespettatrice del piccolo schermo nostrano. Con un passato da telegiornalista alle spalle, svariate conduzioni dell’edizione diurna di Studio Aperto, ha visto un’incredibile impennata della sua popolarità grazie ad una rubrica culinaria, tutt’altro che elaborata e ricercata, che quotidianamente delizia i telespettatori di Italia1, che le manifestano un affetto sempre maggiore. Forse è proprio la genuinità della ricetta di Cotto e Mangiato a rendere Benedetta Parodi e la sua cucina un’isola felice nel variegato e spesso avariato marasma catodico. Eccola per voi su DM cotta, mangiata e… intervistata!

Sei diventata una star…

Ma va là! Diciamo che la cucina mi ha dato una visibilità e una popolarità che dieci anni di conduzione del telegiornale non mi avevano dato. Del resto parlare di brutte notizie è una cosa meno divertente che parlare di cucina, cosa che piace a tutti.

Passare da argomenti più seri ad argomenti meno impegnati(vi) è un salto di qualità oppure professionalmente è meno qualificante?

Per me è stata la scelta più bella della mia vita perchè ho trasformato il mio hobby nel mio lavoro. E’ un privilegio di cui pochissimi possono vantarsi. E’ la cosa che mi piace di più al mondo e lo faccio anche meglio di come, secondo me, conducessi il telegiornale. Quello era un lavoro, questa una passione. Io, poi, mi sono sempre occupata di argomenti abbastanza leggeri; la mia specialità è sempre stata quella di prendere storie piccole e raccontarle. Non mi sono mai occupata di grandi casi di cronaca o di politica.

Posso essere un po’ venale?

Si.

Parli di hobby trasformato in lavoro, ma visto il grandissimo successo del tuo libro, dev’essere un hobby molto redditizio!

Io sono poco venale; Fabio (Caressa, il marito, ndDM) mi prende sempre in giro. Però non posso negare che il mio libro sia stata una grande soddisfazione anche da un punto di vista economico.

Qual è la chiave del successo?

Me lo sono chiesto anche io. Penso che la mancanza di filtri sia la chiave del successo: sono da sola a fare Cotto e Mangiato; non ho una redazione, non ho degli autori, decido semplicemente cosa cucinare, faccio la spesa e cucino davanti alla telecamera con il mio operatore; poi vado in redazione e monto tutto senza nessuno, lo faccio proprio io fisicamente. Tutto questo mi avvicina molto a chi mi ascolta perchè è nella stessa mia identica situazione.

Ad avere successo secondo te è il genere culinario oppure è Benedetta Parodi?


31
ottobre

BENEDETTA PARODI ARRIVA SU DAVIDEMAGGIO.IT. MARTEDI PROSSIMO, ALLE 11.30.

Benedetta Parodi

INTERVISTA A BENEDETTA PARODI

MARTEDI ALLE 11.30 su DAVIDEMAGGIO.IT